UNA VECCHIA NOVITA'
Curiosa
e interessante scelta, quella operata da Rizzoli, di recuperare un
testo del '35 di Giorgio Scerbanenco. Si tratte de Gli uomini in
grigio, il primo romanzo dell'autore, uscito a puntate sulla
rivista Il Novellino, pubblicata
da Rizzoli, diretta in quel periodo, fra gli altri, da Zavattini.
E' un
classico giallo, una ricca vedova ricattata da un misterioso signor
X, due fidi collaboratori che cercano di aiutarla, l'orfanotrofio che
ha costruito, costretto a chiudere, e un contorno di personaggi buoni
e cattivi. In mezzo al turbinio di eventi e di personaggi si muove
Mario, l'orfano prediletto dalla signora Verre, ragazzino coraggioso
e determinato; vuole a tutti i costi combattere la sua battaglia
contro gli Uomini Grigi, una sorta di setta criminale, dedita al
furto, ai ricatti e alle rapine attraverso mezza Europa.
La
pubblicazione a puntate ha fatto sì che ciascun capitolo fosse denso
di colpi di scena, con segreti svelati, vittorie e immediate
sconfitte dei buoni; cattivi sempre più cattivi e cinici, intenti a
rapinare angeliche vecchiette, magari miliardarie; e lo scioglimento
del bandolo della matassa solo alla fine, anche se qualcosa il
lettore e la lettrice più accorti lo possono immaginare anche prima.
E' una
lettura godibilissima che richiama per certi versi gli intrecci dei
romanzi di Conan Doyle, con il suo famoso nemico mortale, Moriarty,
cattivo imprendibile e astuto, circondato d una schiera estesissima
di sodali. Ma c'è anche molto delle ambientazioni dickensiane, o,
più semplicemente, il richiamo a Vamba e al suo Giornalino di
Gian Burrasca.
Anche
il linguaggio ci rimanda un italiano 'd'epoca', con parole oggi
inconsuete e una ricchezza di descrizioni, di tipizzazioni dei
personaggi, che affascina per il gusto un po' retrò.
Fin
qui, soprattutto, quello che può colpire un lettore adulto, che trae
molti spunti dall'introduzione di Cecilia Scerbanenco e dalla nota
finale di Luca Crovi; ragazze e ragazzi, viceversa, penso possano
essere catturati da una narrazione che non rallenta mai,
costantemente sostenuta da un intreccio complesso, ma non per questo
dispersivo; dai personaggi così fortemente caratterizzati, dal
piacere dell'enigma, che affianca lo svolgersi dell'azione. E', se
vogliamo, una perfetta introduzione al giallo classico, a quel genere
di romanzo poliziesco in cui è necessario cogliere gli indizi per
immaginarsi la conclusione.
Copertina
ed illustrazioni sono di Peppo Bianchessi, che è riuscito
perfettamente a rendere lo spirito dell'epoca; la copertina in
particolare ricorda le vecchie collane di libri gialli e sottolinea
l'ambiguità e l'indecifrabilità dei personaggi.
Una
lettura avventurosa, avvincente, la scoperta di un grande autore
della narrativa noir italiana; consigliata a ragazze e ragazzi a
partire dagli undici anni.
Eleonora
“Gli
Uomini in Grigio”, G. Scerbanenco, Rizzoli 2016
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