venerdì 17 giugno 2016

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


STRANE ADOZIONI



Ci sono animali che ricorrono frequentemente nei libri per bambini e momenti in cui la frequenza di qualcuno di loro curiosamente aumenta; se questo è stato incontestabilmente l'anno delle balene e delle api, che hanno segnato positivamente la produzione editoriale, le volpi sono invece frequentatrici abituali, che però, talvolta ci regalano delle interpretazioni superlative.


Questo è il caso, fra altri, de Chi ha paura della Volpe Cattiva?, esilarante fumetto di Benjamin Renner proposto dalla Rizzoli.
La nostra volpe, molto molto vicina all'ottimo Wile Coyote, personaggio dei Looney Tunes, non è particolarmente coraggiosa e tanto meno fortunata; gli animali della fattoria, in cui tenta a vuoto le sue scorribande, la compatiscono e il simpatico maiale ogni volta le prepara premurosamente un bel cesto di rape, per compensare i suoi insuccessi venatori. Interviene il Lupo Cattivo e propone alla disperata volpe un metodo alternativo di caccia: rubare delle uova e allevarsi degli ottimi, pasciuti pulcini.


Alla volpe non sembra vero ed eccola rubare nottetempo le uova di una agguerritissima gallina, che metterà sotto sopra tutta la fattoria per ritrovare le sue uova, fino ad organizzare un seguitissimo corso di autodifesa per galline.


La volpe, intanto, cova le uova fino a trovarsi tre pulcini pigolanti che la nominano subito Mamma. Fra imbarazzi e goffaggini, la volpe alleva i tre pestiferi pulcini, mentre il lupo attende con ansia il momento di papparseli.
La povera volpe, che racconta ai pulcini la favola della Volpe Cattiva, è stretta fra due fuochi: da una parte le incursioni bellicose delle galline, per niente rassegnate, dall'altra l'impazienza del lupo; e lei, inutile dirlo, oramai ha il cuore spezzato all'idea di perdere i suoi rampolli.
Fra wrestling, travestimenti improbabili e colpi di scena, ci si avvicina al finale, che non svelo, letteralmente scoppiettante.


Benjamin Renner è un validissimo autore francese di cartoni animati, ha vinto fra l'altro l'Academy Awards del 2014 per Ernest e Celestine; in questa storia, che suppongo diventerà un lungometraggio, si vede bene la capacità di costruire una vicenda dal ritmo serratissimo, e di creare una serie di personaggi perfetti, tutti con un proprio ruolo e tutti dotati di una grande simpatia, anche se il lettore e la lettrice sono naturalmente portati a tifare per la sfortunata e imbranata protagonista. Ciascun personaggio è disegnato con cura, con ironia e con tanti riferimenti alla stagione d'oro dei cartoni Warner Bros., che hanno allietato la nostra infanzia.
Quanto poi alla metamorfosi della volpe affamata in mamma amorevole, anche se decisamente isterica, che dire, ognuno tirerà la storia nel verso che crede, pensando magari a temi attuali e scottanti. Personalmente preferisco vedere in questo bel personaggio tutta l'impreparazione, la riottosità con cui ci si trova a svolgere un ruolo imprevisto; quell'essere buoni nostro malgrado, non per vocazione ma per accidente, magari perché la cattiveria ha una grandezza che non ci appartiene. E poi, si, c'è la tenerezza involontaria, il legame imprevedibile, la svolta improvvisa provocata da sentimenti fino a quel momento sconosciuti, ma forti abbastanza da farci accettare pranzi e cene a base di rape. Il tutto con grandissima leggerezza e ironia. Evviva! Lettura estiva per bambine e bambini a partire dagli otto, nove anni.

Eleonora

“Chi ha paura della volpe cattiva?”, B. Renner, Rizzoli 2016



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