venerdì 22 luglio 2016

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


ASSOLUTAMENTE , ELVIS, ASSOLUTAMENTE

Io, Elvis Riboldi e il ristorante cinese, Bono Bidari
Sironi Ragazzi 2016


NARRATIVA PER MEDI (dai 7 anni)

"Boris e io continuavamo a parlare senza metterci d'accordo, quando comparve un ragazzo in bicicletta che ci lasciò il volantino di un ristorante cinese. Siccome l'apertura di un ristorante cinese a Icaria era una novità pazzesca, non abbiamo resistito alla tentazione di andare a dare un'occhiata. Boris non aveva un soldo, i miei genitori avevano nascosto le loro carte di credito, le loro azioni di Apple e i loro buoni statali del Tesoro, così decisi di sacrificare Teddy"

Apparentemente nulla di variato a Icaria. Boris continua a essere lo stesso ragazzino di un anno fa. Ha gli stessi amici: uno solo, Boris. Ha gli stessi nemici: Pinkerton, Jennifer e Lagunilla. Ha dalla sua parte madre e padre e il Signor Lugosi che continua imperterrito a dispensare pillole di saggezza. Lui, Elvis, sempre un po' sopra le righe, sempre immaginifico, e sempre un po' innamorato di Emma che, imperterrita, non fa che maltrattarlo.
Le uniche novità sono Sunte Lee, il ragazzo cinese in bicicletta, nuovo compagno di classe dei quattro, e il ristorante cinese appena aperto dallo zio cinese del ragazzo cinese. 



La novità e il nerbo dell'intera storia sta appunto nella presenza di un elemento insolito nel tran tran di quella cittadina. La curiosità verso 'l'esotico' non lascia indenne nessuno di loro. Nel bene e nel male. Naturalmente fin da subito si crea una divisione netta tra chi considera questa nuova presenza come ostile e chi invece è più cauto nel giudicare.
Tutto ruota intorno a un fatto 'anomalo': la sparizione, uno dopo l'altro, di tutti i cani della città. Armati dei peggiori pregiudizi, tutti (o quasi tutti) associano la scomparsa dei cani con la comparsa del ristorante. Perché -si sa- che i cinesi sono soliti cucinare la carne di cane.


Come previdibile, le uniche voci fuori dal coro sono quelle dei genitori di Elvis e del Professor Lugosi che sanno ancora ragionare con la propria testa. La storia di Fuentevacuna e delle due galline scomparse e dell'ingiusta accusa nei confronti del povero cuoco Franky è un efficace esempio di come una comunità possa mettere al bando persone o gruppi solo sulla base di dicerie e preconcetti. In questo senso, il saggio professor Lugosi mette sull'avviso i ragazzi e suggerisce loro di cercare sempre le prove, le testimonianze, i riscontri di ciò che si sente dire in giro, piuttosto che unirsi in modo acritico alla voce comune.


Questo è davvero il nocciolo di questa storia molto movimentata e raccontata con la consueta leggerezza a cui Bono Bidari ci ha abituato. Una riflessione fatta ridendo, ma in fondo molto seria su quanto possa rivelarsi pericoloso il pregiudizio, la diceria e quanto il gruppo possa incidere sull'emarginazione e l'isolamento del singolo, considerato diverso.
Allegramente, con registri del racconto sempre diversi, la squadra che si nasconde dietro Bono Bidari fa un buon lavoro in tal senso.
Sebbene tocchi in modo un po' stereotipato quelle che sono le consuete declinazioni della Cina e dei cinesi nel nostro immaginario, ovvero gli involtini primavera, i vasi di porcellana, le arti marziali e la mafia, tuttavia la capacità di riassumere in due pagine il crescendo di rumors intorno alla famiglia di Sunte Lee e al suo ristorante risulta efficace agli occhi di un lettore o di una lettrice. Sebbene molto diverso nell'aspetto, il bel libro Le mele del signor Peabody (Feltrinelli 2003) di Madonna (qui) traduce in immagine, le piume di un cuscino sparse ovunque dal vento, gli effetti che hanno i pregiudizi nel diffondersi e mettere solide radici nelle teste di un gran numero di persone.

Carla

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