CHI FA DA SE'...
Il principe
antipatico,
Jeanne Willis, Toni Ross (trad. Daniela Gamba)
Gribaudo 2016
ILLUSTRATI PER PICCOLI
(dai 5 anni)
"Fin dal giorno
della sua nascita, il Principe Antipatico si lamentava di ogni cosa.
'Voglio essere un
panda, non un principe!' frignava. 'Voglio abitare in un grande
palazzo d'oro' urlava 'non in questo stupido palazzetto d'argento!
Non c'è abbastanza spazio per far roteare un elefante!' Dal momento
in cui si svegliava a quello di andare a dormire, si lagnava."
A
colazione pretendeva toast a forma di marinaio, maltrattava il
maggiordomo e il cocchiere che lo portava a spasso nei giardini
reali. Le sue richieste impossibili - da un unicorno a una sirena -
trovarono una fine quando il giullare maltrattato dal principino
disse finalmente: Poffarbacco! Me ne vado. E come accade spesso, il
coraggio del primo sconfigge la fifa dei secondi; così dietro al
giullare andarono via con i bagagli in mano maggiordomo, cuoco,
cocchiere, governate e balia.
Insomma tutti i 'maltrattati e le
maltrattate' di sempre, ad eccezione di re e regina. Essi compresero
subito di essere nei guai, senza servitù: non si può regnare e
contemporaneamente badare al principe!
Così
il piccolino dal giorno successivo fu affidato alla amorevoli cure
di...se stesso. Sui colori dell'alba non ebbe nulla da eccepire e
trovò buona anche la colazione che si era preparato da solo. Imparò
a vestirsi, a gironzolare e a giocare tutto da solo e lo trovò molto
divertente.
Così la sera, quando si mise il pigiama, da solo, il re
gli chiese se aveva passato una buona giornata lui non si lamentò e
quando la mamma gli diede il bacio della buona notte si accorse
subito che davanti a lei non c'era più il Principe Antipatico, ma un
Principe Simpatico, deciso a rimanere tale per l'eternità...o quasi.
Toni
Ross e Jeanne Willis sono come pane e burro: perfetti insieme. Una
sintonia consolidata che si basa su un medesimo registro narrativo,
l'ironia - il noto humor britannico? - nel raccontare la vita, in
particolare quella dei bambini e delle bambine. L'infanzia che
raccontano con parole e figure non è quasi mai gentile e carina, di
solito è viziata, esigente e piagnucolosa, proprio nello stile del
Principe Antipatico. Quest'ultimo è talmente insopportabile nel suo
caratteraccio che si è guadagnato, scritto con la maiuscola, un nome
proprio che è un aggettivo che lo definisce alla perfezione.
Imbronciato fin dalla copertina e dal frontespizio che lo ritrae in
carrozzina, il principe cresce e pagina dopo pagina è sempre più
grande, ma non migliora la sua indole. Nel suo pigiama a righe
ricorda tanto la sua alter-ego la Principessina sempre imbronciata
che vuole - libro dopo libro - il suo ciuccio, la sua mamma, la luce
accesa, un doppio compleanno, il suo vasino e la sua pappa mentre non
vuole andare a letto, oppure lavarsi le mani (Lapis, 2010-2014).
La
morale che se ne ricava è che corona e vizi o pretese vanno molto
d'accordo. Ma non è l'unica.
Carla
Noterella
la margine: Il Principe Antipatico è il quarto titolo di questa
collana Gribaudo, marchio Feltrinelli, che si intitola Facile!
alludendo all'alta leggibilità ottenuta attraverso la font leggimi,
brevettato da Sinnos nel 2006. Piccolo cartonato a un prezzo
'politico'.
Meritoria
scelta.
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