I FIGLI DELLE STELLE...
IL PUZZLE INFINITO, Diego
Bianki (trad. Elena Rolla)
Kalandraka, 2017
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)
"Tu mi guardi.Io ti guardo.
Tu mi parli.Io ti ascolto.
Tu sorridi.Io sorrido.
Tu sei fedele.Io sono fedele.
Tu diventi rossa.Pure io.
Tu mi indichi.Io ti indico.
Nano nano..."
Il dialogo a
specchio che fino a ora ha messo in contatto le figure della pagine
di sinistra con quelle di destra fa una brusca sterzata. Quel nano
nano genera crisi, genera distanza. Quel nano nano insinua il dubbio
che quella evidente diversità con la verde creatura generi
lontananza, distacco.
E l'essere così differenti sia la prova di una
incomunicabilità non valicabile. Ma a guardare meglio, e da più
vicino, come se fossimo sotto la lente di un enorme microscopio, gli
atomi che ci compongono sono tutti figli di medesimi genitori: le
stelle. La comune incubatrice dentro ci siamo sviluppati è la
fusione nucleare di astri ormai scomparsi. Siamo tutti fatti di
polvere di stelle (e in tempi non sospetti qualcuno disse che siamo
tutti fatti della stessa materia dei sogni...). E come tali, nelle
nostre diverse declinazioni, siamo parte di qualcosa di molto più
grande che ci contiene: il mondo. E il filo che ci tiene tutti
connessi è proprio l'essere tutti diversi.
La retorica è in
agguato, ma Diego Bianki, alias Pequeño Editor, sguscia e non si fa acchiappare. Fuori da
ogni logica didascalica e con un lessico piuttosto originale, mette sulla
pagina mosche, iene, pappagalli, cani, ragazze, scheletri, alieni
verdi, creandoli attraverso l'assemblaggio di scatoline di riciclo,
grossomodo uguali e dipinte di colori differenti. E con questo ci
dimostra una incontrovertibile verità.
Senza dir niente,
la connessione che si crea immediata tra la scatolina, componente
base di ogni figura rappresentata, e l'atomo figlio delle stelle,
elemento costitutivo di ogni vivente, è lì per essere colta su ogni
pagina.
Diego Bianki però
si concede un passetto ulteriore: se siamo davvero tutti composti da
singoli elementi, perché non provare, almeno sulla pagina, a
ricomporre in modo 'alternativo' le figure originarie, mettendo occhi
di ragazza su musi di cane e musi di cani come bocche di ragazza?
Non se ne fa cenno
a parole, eppure è a disposizione di ogni mente ragionante che
sfogli questo libro.
Mischiarci un po'
di più ci farebbe un gran bene...
E ancora un
passetto: alludere alla polvere di stelle che ci compone, non è solo
un dato di fatto, a me pare sia anche un voler cogliere la poesia che
spesso si nasconde nella scienza!
Poesia e scienza,
entrambe invincibili, e metterle insieme fa di Puzzle infinito,
titolo che pare contenerle entrambe, un libro intelligente oltre che
bellissimo in senso più strettamente estetico.
Studiato in ogni
dettaglio, accurato e molto efficace negli accostamenti cromatici,
come nella scelta dei fondi, il libro che l'anno passato ha preso una
menzione nel Braw, si apre fin dai risguardi con un campionario di
personaggini colorati che popola e contrappunta le pagine a figura
intera, ma fa anche di più: diventa lettering originale della doppia
paginona centrale che si apre, ingigantendosi, per la gioia degli
occhi.
Nelle pagine che precedono, la composizione è il frutto di
una giustapposizione di scatoline colorate ad hoc a formare l'uomo
con il cappello, presenza costante, e i suoi interlocutori ogni volta
diversi: la mosca con gli occhi composti, la iena nel suo rictus che
l'ha resa famosa, il pappagallo in giacca e cravatta per alludere al
suo lato 'umano'. Senza mai smettere di giocare con il lettore,
Bianki sfrutta la forma della scatola in tutte le sue potenzialità.
L'aspetto di
ripetibilità,cui sono dedicate le pagine finali, è quello che mi
entusiasma meno, ma so che manderà in visibilio insegnanti e
operatori sempre in cerca di idee creative per solleticare la
fantasia dei bambini e delle bambine. Confesso però che la mia
perversione per i contenitori in genere, mi ha costretto a
soffermarmi sulla pagina delle scatole prima di essere dipinte e
scoprire che Tres Patitos è una marca di fiammiferi, con cui
accendersi le Marlboro pudicamente un po' nascoste, che le gocce del
Dr. Selby sturano il naso congestionato e l'Hisradin tiene sotto
controllo l'allergia e che l'infuso di boldo ha proprietà
digestive...potrei continuare.
Carla
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