TORTA BAROZZI TRA PROUST E TOLSTOJ
Io a Vignola non sono mai stata. Se ci
dovessi passare tra maggio e giugno mangerei solo ciliegie. Se invece
ci dovessi capitare in altri periodi dell'anno, mi fermerei alla
pasticceria Gollini per un pezzo di torta Barozzi.
Vignola non è mai stata nei miei
percorsi abituali, ma lo è stata invece nell'infanzia di Eleonora.
Lei racconta, come Proust, di un ricordo ben preciso legato al sapore che aveva la
Barozzi, mangiata da bambina.
E allora questa ricetta la dedico a lei
che della sua infanzia padana ha talvolta una grande nostalgia...
Ingredienti
80 g di burro
150 g di zucchero
4 uova
250 g di cioccolato fondente
100 g di mandorle dolci spellate
1 fondo di caffè
un bicchierino di rum (una fialetta di
aroma al rum)
Fate fondere a bagnomaria burro e
cioccolato. Nel frattempo, tostate per qualche minuto al forno le
mandorle pelate e poi tritatele molto finemente. In una grande
ciotola montate i tuorli con lo zucchero finché non diventano una
spuma cremosa, quindi aggiungete le mandorle, il fondo di caffè di una
caffettiera da uno, il rum (o l'aroma) e il cioccolato sciolto con il
burro.
Otterrete un composto piuttosto consistente a cui aggiungerete con molta cautela le chiare montate a neve soda che lo rendereranno più cremoso, ma non liquido.
Otterrete un composto piuttosto consistente a cui aggiungerete con molta cautela le chiare montate a neve soda che lo rendereranno più cremoso, ma non liquido.
Rivestite di carta argentata uno stampo
dai bordi un po' alti e versatevi la miscela ottenuta fino a
raggiungere grossomodo i 3 cm. di spessore. Quindi infornate a 180°
per mezz'ora almeno.
La torta, a cottura ultimata, dovrebbe rimanere molto morbida e umida
all'interno e per tagliarla, una volta fredda del tutto, gli stessi pasticceri suggeriscono di avvolgerla per intero nella carta stagnola.
In tal modo, poiché è molto friabile, si evita di sbriciolarla
troppo e di perderne anche minuscole particole.
Il che sarebbe un vero peccato.
Carla
Della
torta Michele Serra scrive:
‹‹…per descrivere la Torta
Barozzi bisognerebbe essere per lo meno Tolstoj, mi scuso con la
Torta se non son degno. Si presenta come una piccola zolla di terra,
e come una zolla si sbriciola. È un incantevole mistero fatto di
mille aromi che confondono il palato in una sinfonia di dolcezze…››
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