PER CHI HA MANI CHE SANNO CERCARE...
Piccino, Elisa Mazzoli,
Tatiana Gambetta
Il Leone verde 2017
ILLUSTRATI PER PICCOLISSIMI (dai 18
mesi)
"Con mamma la nanna
profuma d'amore
ssss
Il latte da bere
ha un dolce sapore
mmmm
c'è cuor di papà
che batte per me
tum tum tum"
Poi in braccio alla nonna il bimbo è
un po' re, poi gioca a sorpresa, si imbarca a quattro zampe in
un'impresa, si gusta la vita mordendo una mela, e sa che la storia
non è finita perché la sfoglia e la risfoglia, prosegue gattoni
verso il mare e non si arrende poi scala una montagna uff uff...
Un librino per mani piccolissime, per
orecchie nuove in cerca di ritmi, di assonanze e onomatopee.
Cartonato, quadrato senza angoli vivi e soprattutto, ed è qui la
novità dopo tanta e lunga latitanza, fotografico.
Rarissimi i libri di fotografia, quando
invece sarebbero ideali per creare nello sguardo dei più piccoli un
catalogo di oggetti, colori, forme, utilissimo al loro immaginario.
Sto pensando con nostalgia ai libri di Tana Hoban, sempre
irrimediabilmente modernissimi e bellissimi.
Buonanotte a tutti, di Giuseppe
Mazza (Clavis 2012) oppure il tanto amato Io e il ragno di
Francisco Alonso (Kalandraka 2011) sono mosche bianche in un
repertorio di libri per il 99% illustrati da disegni, che in alcuni
casi 'scimmiottano' addirittura la fotografia, come i recenti Quando
mangio oppure Quando
gioco editi da Il Castoro e illustrati dalla Possentini.
Piccino parte con immagini
delicate con filtri soffusi per gli scenari dei primi giorni di vita,
che via via si perdono per lasciare posto a una vivacità di colore e
di movimento con bambini e bambine che cominciano a muoversi in
autonomia, a correre e ad arrampicarsi.
Piccino ha un suo fratello di
latte in Gioco il mondo dove però il testo è più lungo e
articolato e con rime ricorrenti, vere e proprie filastrocche. Se in
Piccino l'obiettivo è quello di mettere in elenco alcuni tra
i gesti consueti dei lattanti e con loro le persone che li compiono:
mamma, papà, nonna ecc., e di stabilire un seppur sommario percorso
di crescita - dall'allattamento al seno alla conquista di una duna di
sabbia - nel libro Gioco il mondo la relazione tra testo e
immagine diventa più complessa, i colori delle fotografie si
accendono, quasi fosse pensato per bambini e bambine
impercettibilmente più grandi. Si parla di fame di conoscenza e
voglia di indipendenza. Spetta però all'ironica chiave di lettura di
alcune immagini il valore aggiunto di questo secondo titolo. Penso
per esempio alla bimbetta che esplora le narici del pacifico cane che
è seduto vicino a lei, e su cui il testo ironizza: per chi ha mani
che sanno cercare...
La qualità delle fotografie di Tatiana
Gambetta è alta per talento tecnico, ma anche per sensibilità nel
cogliere gesti, altamente riconoscibili nella quotidianità di un
bambino. Spesso ritratti di spalle o dall'alto, i piccoli fotografati
non sono mai, o quasi mai, in posa e non cadono mai nell'oleografia.
Al contrario, senza mai cedere al gusto per il repertorio, ci sono
bambini biondi, bambini scuri, bambine calciatrici o vestite con i
merletti.
Non riesco a vedere una progettazione
per le singole inquadrature, al contrario una grande spontaneità.
Bene così.
Carla
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