FRATELLI
Sembra una ragazzata qualsiasi,
l’impresa architettata da Martin, insieme al fratellino Charlie, a
un anno di distanza da una mitica vacanza in Cornovaglia.
Si tratta, in realtà, di una difficile
impresa, con aspetti assai contraddittori. Vuole infatti ritornare,
ovviamente di nascosto, a St Bernard's, la località turistica dove
hanno passato le vacanze con la famiglia l’anno precedente.
E’ il protagonista, Martin, a
raccontarci la storia in prima persona, descrivendo con precisione
maniacale le tappe di questo viaggio, non troppo lungo, ma abbastanza
complicato da mettere in crisi le capacità organizzative di un
tredicenne.
Il ragazzino, dunque, si sveglia
all’alba e senza dire niente a nessuno, comincia il viaggio in
treno, che prevede diverse fermate e cambi, insomma una cosa
complicata di per sé, soprattutto se si è dei fuggitivi. Si è ben
preparato, nel suo zaino ci sono dei biscotti speciali e il quaderno
per scrivere poesie, quello che gli ha suggerito un saggio
professore.
Perché c’è bisogno di questo
viaggio avventuroso e complicato? Perché la vacanza dell’anno
precedente è stata davvero speciale: Charlie, il fratellino nato
prematuro e di salute cagionevole, lì ha vissuto la sua avventura
più bella, un delfino che ogni giorno, con l’alta marea, si
ripresentava nel porto di St Bernard's.
Naturalmente la storia non è tutta
qui: tutto il romanzo, L’Oceano quando non ci sei. Storia di due
fratelli e dell’estate che cambiò la loro vita, di Mark Lowery, è
disseminato di indizi, che man mano fanno crescere nel lettore
qualche dubbio su Charlie, fratellino ciarliero, che si nasconde ogni
volta che si presenta qualche altra persona.
L’estate del delfino è stata
un’estate indimenticabile anche perché Charlie ha voluto tuffarsi
per salvare quello splendido animale, rimasto impigliato in una rete
di pescatori.
L’avrete capito, Martin sta
viaggiando da solo e la scatola che porta nello zaino non contiene
biscotti.
Ancora una volta ci troviamo di fronte
a un romanzo decisamente ed esplicitamente rivolto a un pubblico di
ragazzini/e, che si incentra sul tema del lutto e degli affetti
familiari: su quanto possa essere devastante il rinchiudersi ciascuno
nel proprio dolore, perdendo di vista il bisogno di vicinanza dei più
fragili. Quanto il dolore possa allontanare gli uni dagli altri. E
quanto sia necessario saper ricominciare a vivere.
Qui, l’argomento è trattato con
delicatezza, anche con ironia, nel ricostruire il rapporto fra i due
fratelli. A parte un eccesso di enfasi nel capitolo finale, che segna
il ricongiungimento della famiglia, lo stile di Lowery è misurato,
riesce a far concentrare il lettore sulle vicissitudini del viaggio,
distraendolo dai molti indizi di cui è disseminata la narrazione e
che annunciano il colpo di scena. E’ un modo quasi ellittico,
indiretto di affrontare un tema dal forte coinvolgimento emotivo,
spingendo, per tutta la prima parte del romanzo, su registri
‘leggeri’, il viaggio, la bravata, il rapporto ambivalente fra i
due fratelli.
E’ una lettura coinvolgente, non
sempre convincente, adatta a lettrici e lettori a partire dagli
undici anni.
Eleonora
“L’Oceano quando tu non ci sei.
Storia di due fratelli e dell’estate che cambiò la loro vita”,
M. Lowery”, De Agostini 2018
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