GIALLI D’EPOCA E NON SOLO
Come si è visto, la narrativa ‘di
genere’ negli ultimi mesi si è arricchita di proposte: non solo
fantasy, dunque, ma una discreta produzione, fra l’altro, di libri
gialli o horror.
Diverse le tipologie dei libri, diverse
le ambizioni di autori ed editori, ansiosi di trovare il nuovo filone
d’oro della narrativa per ragazzi.
Una proposta un po’ diversa viene
dalla Piemme, con una collana finalmente con una buona grafica e una
buona impaginazione, pur con l’edizione direttamente in brossura.
Si tratta della collana Giallo e Nero, arrivata da poco in libreria
con quattro titoli, di cui tre sono ristampe e l’ultimo, ‘Cercasi
commessa al Reparto Omicidi’ è invece una novità assoluta,
firmata da Katherine Woodfine.
L’operazione condotta dall’autrice
inglese si fonda sulla rivisitazione del classico romanzo giallo di
stampo britannico, che vede in Agatha Christie e in Arthur Conan
Doyle i principali esponenti; ma è evidente anche l’influenza di
P.D. James, per la cura estrema dei dettagli e per l’attenta
ricostruzione d’ambiente.
Veniamo alla trama: siamo nel 1909 a
Londra, dove sta per aprire il grande magazzino Sinclair.
Partecipiamo al grande evento attraverso gli occhi di una giovane
commessa, Sophie Taylor, costretta a guadagnarsi da vivere a causa
della morte prematura del padre. Veniamo condotti per mano da un
reparto all’altro, fra cappellini e vestiti, mentre si sta
allestendo anche una mostra di oggetti preziosi, fra cui un uccellino
meccanico.
La descrizione dell’ambiente è
minuziosa, così come dell’abbigliamento, lo stile di vita, la
coesistenza, a poche strade dal centro, di alta società e
bassifondi, in questo ricordando molto da vicino le memorabili
descrizioni della Londra vittoriana da parte di Conan Doyle,
Sophie non è molto amata, proprio
perché è una ragazza assai sveglia; riesce comunque a farsi degli
amici: il goffo fattorino Billy e la ballerina, nonché modella, Lil;
a questo terzetto, si aggiunge Joe, un ragazzo di strada, in fuga
dalla temibile banda del Barone.
La notte prima dell’inaugurazione
vien compiuta una rapina, con conseguente omicidio. Vengono trafugati
gli oggetti preziosi messi in esposizione , per finalità che
sconfinano nello spionaggio.
I ragazzi vengono coinvolti, anche loro
malgrado, nelle indagini, e il finale sarà ricco, come vuole la
tradizione dei romanzi d’azione, di colpi di scena.
L’autrice è molto brava nel
mimetizzarsi con uno stile di scrittura ‘d’epoca’, che vive
soprattutto di atmosfere, di sospetti, di pochi e risolutivi passaggi
che portano alla felice conclusione. Anche Peacock, in ‘L’occhiodel corvo’ e nei romanzi che ne sono seguiti, aveva fatto un’operazione
simile, riproducendo fedelmente le atmosfere di romanzi di Sherlock
Holmes, con tonalità, ovviamente, più cupe.
Questo, invece, è un romanzo per certi
versi più leggero, più ‘facile’ anche per la diversa
descrizione del male. Presenta viceversa, altre difficoltà: le
ragazzine, e i loro compagni maschi, sono poco avvezze a strutture
narrative in cui al centro c’è la descrizione d’ambiente; ne
deriva forse una qualche difficoltà di lettura in più. E’
comunque un testo adatto a lettrici e lettori a partire dai dieci
anni.
Va segnalata la cura grafica, con la
copertina e le immagini interne che introducono i diversi capitoli a
cura di Julia Sarda.
Ricordo anche gli altri titoli della
collana , che promette un bel recupero di testi di catalogo,
provenienti da diversi editori del gruppo: ‘La strana scomparsa del
signor Goody’, di Natalie Babbit, pubblicato per la prima volta in
Italia nel 1990, ‘L’ombra dello sciacallo’, di Didier Convard,
pubblicato nel 1998, ‘Il gioco dell’assassino’ di Sandra
Scoppettone (prima edizione 1991).
Eleonora
“Cercasi commessa al Reparto
Omicidi”, K., Woodfine, Piemme 2018
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