Tortartè, Ma la torta di che artista
è?, Thé Yjong-Khing
Beisler 2018
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 3 anni)
Tutto succede in un sogno. Si è
appisolata sulla poltrona. Forse è stanca per i preparativi di una
festa (quella torta in primo piano sarà bene per qualcuno...) o
forse i libri di storia dell'arte che sono aperti ai sui piedi
l'hanno affaticata?
O forse?
Nel suo grande sogno sta succedendo
qualcosa di inaspettato. Mentre tutti sono intenti a spostare e
appendere quadri di pittori famosi, avviene un furto. Non sono però
le tele dei grandi artisti a prendere il volo e neanche la solita
torta, quanto piuttosto il suo ritratto.
A inseguire il ladro si
mettono tutti e mentre lui attraversa i campi di grano di Van Gogh,
la folla che lo tallona esce di gran fretta dal Guggenheim di Bilbao,
inseguito e inseguitori attraversano i campi sotto le Viaduct de
l'Estaque di Braque e proseguono per Murnau Kohlgruberstrasse di
Kandinsy. Se il ladro non fosse inciampato in un gatto picassiano,
forse li avrebbe distanziati. Ma la sua vera fortuna arriva nella
Metafisica quando tra gli inseguitori si sfiora la rissa (che
esagerazione, per un piedino pestato...)
il ladro con il ritratto di torta
sembra sparito, mentre quelli che lo tampinavano passano come se
niente fosse tanto nel paesaggio fiorito a maggio di Hockney quanto
tra le ballerine Czardas di Kirchner e la Jane Avril di
Toulouse-Lautrec. E il violinista di Chagall, per l'occasione è
sceso dal cielo. Non si fermano neanche un secondo a guardare Moore,
o Matisse, o Mondrian sotto i drappeggi di Haring. Sono tutti diretti
alla pompa di benzina di Hopper. Fortunatamente il Leone di Rosseau
il Doganiere ha messo alle strette il ladro che ora è arrampicato su
un albero del Paesaggio marino coi pioppi di Beckmann.
Sotto gli
alberi di Gaugin le piccole scaramucce interne al gruppo sembrano
ricomporsi, ma l'inseguimento prosegue via mare e, sulla cresta
dell'onda di Hokusai, il ladro viene raggiunto e catturato. Fradici
ma soddisfatti per aver recuperato il quadretto mancante, mettono la
parola fine al sogno. Ma non al libro che ha una sua ultima pagina
rivelatrice.
Talvolta accade che studi universitari
di quasi una vita fa si rivelino di una qualche utilità anche
nell'ambito della letteratura illustrata per l'infanzia.
Thé Thiong-Khing, l'autore
olando-cino-indonesiano di una bella serie di silent books che
ruotano intorno a una torta (in Italia tutti pubblicati da Beisler),
ha abituato il suo pubblico più giovane e non distrarsi neanche un
momento quando 'legge' i suoi libri e a tenere sempre a mente che
nello stesso momento molte cose accadono possono accadere.
Dopo Tortinfuga e Tortintavola arriva
Tortartè, parimenti silenzioso e movimentato come gli altri, ma in
questo caso dedicato al mondo dell'arte contemporanea. Dopo essersi
occupato di Bosch, in un libro che ha avuto grande riscontro anche se
personalmente ho sempre pensato che di quel pittore visionario ne
avesse saputo restituire solo una minima parte, ora gioca con un
panorama ancora più allargato: la storia dell'arte occidentale tra
la fine dell'Ottocento e le avanguardie del Novecento.
L'adulto, leggendo il libro si diverte
a riconoscere, ride per Van Gogh con Ghery o per Mondrian nascosto
sotto Keith Haring. Gli esami all'università con i riconoscimenti e
la mano sulla didascalia sono acqua passata: ora è solo puro
divertimento. E i bambini? Loro che ne sanno della Belle Epoque? O
del Surrealismo di Magritte o dell'arte naive di Rousseau o dei
Fauves e dei Cavalieri azzurri? Loro si concentreranno sulle
questioni interne degli inseguitori, si divertiranno alla sorpresa
finale, ma senza colpo ferire i loro occhi incamereranno il rosso di
Matisse, i cieli di Hockney, i prati di Van Gogh, la schiuma immobile
di Hokusai, la luce di Hopper. E se avranno la fortuna, da più
grandi, di aver qualcuno che li porta al Guggenheim di Bilbao, senza
ricordarselo in modo consapevole, i loro occhi gli confermeranno che
tanta bellezza l'hanno già incontrata. Da piccoli, in un libro
divertente.
Carla
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