SIRENE
Questo albo, ‘Julian è una sirena’,
pubblicato qualche mese fa in Italia da Franco Cosimo Panini, è di
una semplicità disarmante nel presentare una situazione che
potrebbe imbarazzare qualcuno e indurre qualche solerte
amministratore veneto ad applicare un’inesorabile censura.
La storia, raccontata con delicatezza
dall’americana Jessica Love, vede un bambino, Julian, incontrare
per caso tre bellissime signore travestite da sirene.
E’ una folgorazione, anche lui vuole
diventare una sirena; si guarda allo specchio e si immagina fra le
onde, con una lunga chioma e una splendida coda da sirena; lo dice
alla nonna, che sul momento non reagisce. Lui allora, mentre la nonna
è occupata, si attrezza da solo per il travestimento, utilizzando
quello che trova in casa: qualche ramo di felce in testa, abbellito
con fiori freschi, una tenda annodata che diventa un lungo mantello,
con la coda. Eccola lì la sirena, pronta ad affrontare il giudizio
della nonna, che non apre bocca , ma regala a Julian una bella
collana.
Poi, insieme, vanno ad una festa
mascherata sulla spiaggia, piena di coralli, pesci, e, naturalmente,
sirene.
Come si vede, niente retorica, niente
lezioni impartite nello stile politically correct, niente spiegazioni
e manifesti. Una storia semplice, delle scelte semplici: Julian che
decide di vestirsi da sirena, la nonna che decide di assecondarlo,
senza enfasi, solo con grande naturalezza.
E’ bello pensare di poter diventare
ciò che si vuole, anche se in quel momento è solo un gioco.
L’albo, con una calda ambientazione
all’apparenza caraibica, popolato da belle signore dalle forme
abbondanti e altre belle ragazze piene di allegro splendore, racconta
senza commentare, mostra senza giudicare e questo credo sia il suo
più grande punto di forza.
Le illustrazioni, realizzate con
acquarello, guazzo e inchiostro, sono state realizzate in un primo
momento su carta bianca e poi su carta colorata, di un caldo ocra
chiaro. Tutti i personaggi sono ‘afro’, realizzati con una fresca
stilizzazione. Due sono i personaggi in primo piano: la nonna,
compassata, presa dalle sue occupazioni, che guarda al bambino con il
solo sguardo possibile, quello dell’affetto; e Julian, indeciso,
poi via via più determinato vivere quel sogno che gli si è
presentato in treno, allegro e stupito di se stesso.
Jessica Love
è una giovane autrice di talento, con un segno grafico sicuro, molto
‘tradizionale’, nello stesso tempo con una grande capacità di
sintesi: le sue tavole raccontano moltissimo attraverso lo scambio di
sguardi fra nonna e nipote, mentre il testo si limita quasi
esclusivamente ai dialoghi. La narrazione scorre fluida da una pagina
all’altra, lasciando un senso di solare allegria.
L’albo è stato premiato come Opera Prima alla Fiera Internazionale del Libro per ragazzi di Bologna.
Lo consiglio caldamente per la sua semplicità a lettrici e lettori a
partire dai sei anni.
Eleonora
“Julian è una sirena”, J. Love,
Franco Cosimo Panini 2018
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