venerdì 8 marzo 2019

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


IL CAMBIO DELLA LUNA

Il sapore della luna, Michael Grejniec (trad. Gabriella Manna)
Kalandraka 2019


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Da molto tempo gli animali guardavano il cielo di notte.
Che sapore aveva la luna? Era dolce o era salata?
Volevano solo assaggiarne un pezzettino e perciò stiravano il collo, allungavano le zampe e drizzavano anche la coda.
Cercavano di toccare la luna, ma neanche il più grosso di loro ci riusciva."

La tartaruga pensa che salendo in cima al monte la raggiungerà, la luna. Ci si avvicina, ma per toccarla ci vuole ben altro. Si rivolge a chi è molto più grande di lei: l'elefante. Anche così però la luna è sempre irraggiungibile. L'elefante, a sua volta, chiama la giraffa. La giraffa convoca la zebra. Ma anche adesso che sono in quattro, uno sulla groppa dell'altro (la tartaruga sotto a tutti con il suo carapace robusto non sembra cedere), la luna non si fa acchiappare. Lei ha capito il gioco e man mano che la torre di animali si alza, si sposta nel cielo andando sempre più in alto. 


Ormai sono in sette, uno sopra l'altro e la luna è ancora irraggiungibile. D'altronde se è lei stessa che continua a muoversi sempre un po' più in là...l'impresa sembra impossibile.
Eppure. Sebbene non sia stato chiamato da nessuno, il topo, che di lì passa per caso, porta a casa il risultato.

Il 'topos'...letterario è lì sotto gli occhi di tutti. E con lui anche il messaggio che la sostanza della storia tiene in sé. Fino qui non ci sono novità di rilievo, a parte una inequivoca piacevolezza che storie costruite sull'accumulazione e la ripetizione dimostrano di avere tra i più piccoli.
La fiaba dei Musicanti di Brema, che anche visivamente ha nessi con la storia di Grejniec rappresenta, lasciato da parte il lato 'sociale' di alcuni suoi aspetti, un canone in tal senso: il desiderio di uno può diventare il desiderio di molti e se questi molti si consorziano nel tentativo di realizzarlo, le possibilità di riuscita sono decisamente superiori ai risultati che si otterrebbero in solitario.
In sistesi: l'unione fa la forza. Dai Musicanti alle class action è un soffio.
La storia editoriale di questo libro è piuttosto lunga. Per la prima volta in Italia fu pubblicato da Arka con un testo un po' diverso da quello attuale. 


Le differenze non risiedono soltanto nella traduzione che oggi è stata affidata a Gabriella Manna e nel 1993 fu fatta a quattro mani da Umberto e Ginevra Costanzia, ma in una revisione più sostanziale.
Sono spariti i singoli ragionamenti dei vari animali che si susseguono sul carapace della tartaruga riguardo ai loro gusti alimentari: se la luna sapesse di insalata la tartaruga la mangerebbe, se sapesse di acacia piacerebbe all'elefante, se avesse lo stesso gusto delle foglie di mimosa sarebbe perfetta per la giraffa e così via.
Perché tutto questo sia stato eliminato nella revisione che lo stesso autore ha fatto del testo italiano, titolo compreso, resta piuttosto misterioso.
Un po' egoista, magari, ma di certo divertente.
Si potrebbe pensare che il testo sia stato rinnovato con la funzione di far convergere tutto sulla questione di fondo, ovvero l'essere squadra per un unico fine: toccare la luna.
Al contrario, nella prima edizione i singoli animali salivano uno sulla groppa dell'altro con un solo scopo molto personale: assaggiarla e, verificatone il sapore, mangiarsela tutta, evidentemente da soli e in santa pace.
Se da una parte il testo a questo punto è costruito in una prospettiva più 'politicamente corretta', ha perso però il divertente gioco 'interno' sui gusti di ciascuno, in fatto di cibo. 


Di certo sono sopravvissute le ridondanze, sorta di ritornelli interni.
Altrettanto si è mantenuto il valore di gioco tra animali e luna dove i primi inseguono e la seconda scappa. Si è persa invece l'offesa finale che nell'edizione originale era il motivo del rimpicciolimento, ed è stata soppiantata da una più neutra sorpresa.
La piccola chiosa del pesce sott'acqua che riguarda la 'fame di luna' e che ha lo scopo di ridimensionare lo sforzo degli animali, mettendolo un po' in ridicolo è giustamente rimasto a chiudere anche questa rinnovata edizione.
La struttura narrativa continua a essere perfetta per una lettura con i più piccoli sebbene il testo sembra essersi perso qualcosa per strada. L'illustrazione, invece, resta bellissima e ancora di grande impatto. Il nero dello sfondo di tutte le tavole ha il merito di esaltare la luminosità di qualsiasi colore gli si appoggi sopra. Il fascino del 'castell' che si rastrema verso l'alto, perché gli animali via via sono sempre più piccoli, come è giusto che sia, è ancora lì a fare bella mostra di sé. L'effetto 'felpato' del collage è un marchio di fabbrica per Michael Grejniec che lo rende inconfondibile e unico. 


Ed è un piacere che il faccione di luna sia di nuovo lì, fortunatamente su una carta meno lucida, che ne accentua luminosità e materia.

Carla

Nessun commento:

Posta un commento