mercoledì 17 aprile 2019

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


LARGO AI BAMBINI ‘BUONI’!


Vengono presentati come ‘classici’, pubblicazioni originali rispettivamente del 1985 e del 1978, che hanno avuto un grande successo in America e che ora Bompiani propone al pubblico italiano con le illustrazioni di Sergio Ruzzier: parliamo di due volumetti, rilegati, e con titoli che potrebbero essere facilmente fraintesi. Il primo che vorrei sottoporvi è ‘Storie per bambini perfetti’, di Florence Parry Heide.


Si tratta di otto raccontini brevi, dall’ironia fulminante e caratterizzati dalla vittoria incontrastata di bambini che tutto sono fuorché perfetti; ciascuno di loro è in grado di dirottare il corso del destino a proprio favore, con trucchi di ogni genere riescono a raggiungere i propri obbiettivi facendo fessi i genitori: c’è chi intende l’espressione ‘guardare’ la sorellina più piccola come stare ad osservarla mentre distrugge mezza casa; chi fa sparire in un sacchetto le schifose carote, ben contento di mangiarsi poi una torta gigantesca; chi rompe tutti i piatti che gli capitano in mano per farsi esentare dall’asciugarli, mentre la sorella un po’ tonta li asciuga alla perfezione. 


L’altro testo è ‘Favole a cui non badare troppo’, nove storie scritte dalla stessa autrice insieme a Sylvia Worth Van Clief: anche qui abbiamo brevi storie ‘edificanti’, ove la morale della favola, letteralmente, è un simmetrico ribaltamento che dimostra, con solida evidenza, che essere buoni ed obbedienti non conviene. I personaggi principali non possono non emergere per pigrizia, distrazione, furbizia. E quando invece sono sinceri, guai a loro!

Questi testi sono un vero manifesto alla libertà dei bambini: libertà dall’obbligo di essere pure emanazioni dei grandi, libertà di essere decisamente discoli e anche piuttosto scaltri.
Da una parte, dunque, degli adulti di cui Ruzzier giustamente ci fa vedere solo le ampie gonne e i piedi, adulti distratti, che non sanno interpretare i comportamenti dei figli; dall’altra dei bambini e delle bambine che hanno un’idea molto chiara di ciò che vogliono.
E’ decisamente un’immagine irriverente, un grande sberleffo a chi pensa di avere realmente sotto controllo il comportamento dei figli. E lo è con quella piccola vena di cattiveria , i buoni sono dei tonti, mentre i bambini che mentono, cospirano, dissimulano hanno la strada spianata, che non può che ispirare simpatia e molte risate liberatorie da parte di chi quei trucchi li ha messi in campo senza successo. Infatti, bisogna dire che questo esercito di discoli esercita il proprio diritto alla disubbidienza senza una vera malizia, ma con grande semplicità: questi piccoli sono quello che sono, detestano asciugare i piatti insieme alla mamma, mettere in ordine la cameretta, mangiare le carote. E chi può contestarglielo. L’originalità sta nel mostrare apertamente questa alterità, con una buona dose di irriverenza.


Sicuramente sono testi in contro tendenza rispetto alle aspirazioni moraleggianti di tanti libri per bambini, quei libri di varia natura che spiegano come va, o dovrebbe andare, il mondo e come ci si debba comportare.
Ruzzier interpreta il testo sottolineando furbizia e ingenuità negli sguardi in tralice, nei sorrisi soddisfatti, nel rendere trucchi e sotterfugi. Grande ironia nel tratto e una buona dose di complicità con i malandrini che popolano queste pagine.
I testi brevi, i caratteri grandi fanno di questi libri un’eccellente prova per lettori e lettrici alle prime armi, con buona pace delle perplessità di insegnanti e genitori.

Eleonora

“Storie per bambini perfetti”, F. Parry Heide, S. Ruzzier, Bompiani 2019
“Favole a cui non badare troppo”, F. Parry Heide e S. Worth Van Clief, S. Ruzzier, Bompiani 2019








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