LANCIARE SEGNALI
‘Lettere dall’Universo’, romanzo
di Erin Entrada Kelly premiato con la Newbery Medal nel 2018,
presenta un sottotitolo italiano, immagino proposto dall’editore
Rizzoli, leggermente fuorviante: ‘alcune amicizie sono scritte
nelle stelle’ potrebbe far pensare a un romanzo sentimentale, una
storia tutta incentrata sulle relazioni fra i diversi personaggi.
In parte è così, abbiamo quattro
ragazzini: Victor, di origine filippina e con una nonna fantastica
che lo ricopre di affetto e di storie tradizionali; Kaori Tanaka,
coetanea di origini giapponesi, dedita, con l’aiuto della sorella
più piccola, all’arte della divinazione e convinta, per ovvi
motivi, che nel cosmo tutto è collegato; Valencia, ragazzina sorda,
di cui è segretamente innamorato Virgil; e Chet, detto il Toro,
bullo, in realtà fifone, della scuola, il motore che scatena gli
eventi della storia.
Cosa hanno in comune questi ragazzi,
tutti ragazzi e ragazze delle medie? La loro singolarità, l’essere
diversi dalla media, o per le caratteristiche fisiche, Victor è
mingherlino, Valencia è sorda, o per le loro scelte, le loro
passioni.
Il fatto scatenante è opera di Chet
che, incontrando Victor nel bosco che lo separa dalla casa di Kaori,
dove è diretto, gli prende lo zainetto, in cui c’è anche
Gulliver, il porcellino d’india, e lo butta in un pozzo. Cosa può
fare Victor, se non calarsi nel pozzo, salvo poi non essere capace di
trarsene fuori? Dunque uno dei protagonisti, il fragile, ma risoluto
Victor è intrappolato con il suo porcellino in fondo a un pozzo.
Per sua fortuna, Kaori è a sua volta una ragazza testarda e non si
convince che il ritardo di Victor sia casuale. Da lei in quel momento
c’è proprio Valencia ed entrambe non sanno che il cruccio di
Victor, cui Kaori dovrebbe porre rimedio, è proprio Valencia. Così,
dopo molte titubanze, le ragazze, con sorellina al seguito, si
mettono in cammino nel bosco, dove incontrano anche Chet, morso da un
serpente. Dopo diversi tentativi di cogliere segnali dal cosmo, che
spieghino il mistero, Valencia ha un’intuizione che le fa ritrovare
il pozzo fatale.
Nel frattempo, Victor tenta di vincere
la paura cercando aiuto in un personaggio delle storie della nonna,
Ruby, che gli spiega come mandare messaggi nell’universo, rivolti
alla sua famiglia.
In questo universo fantastico in cui si
mescolano legami concreti e fantasie popolari, tutto è collegato,
tutto si tiene in un groviglio di relazioni che non lascia solo
nessuno.
Questi pensieri danno la forza al
ragazzino di resistere in fondo all’oscurità del pozzo e di
uscirne fuori molto cambiato, come se avesse vissuto una vera e
propria iniziazione.
Tornerà a casa in compagnia di un cane
randagio, fino ad allora custodito da Valencia, e con il cuore grande
di un eroe. Solo la nonna, fra gli adulti, comprende questo
cambiamento e quelli che seguiranno.
‘Lettere dall’Universo’ è un
romanzo d’avventura ben congegnato, con un perfetto meccanismo
narrativo che riserva a ciascun personaggio il proprio ruolo; è
anche un romanzo sulla crescita, sull’affrontare quelle prove che
fanno lasciare, ma non del tutto, il mondo dell’infanzia. E’
soprattutto una delicata narrazione del mondo visto con gli occhi di
chi è speciale, in uno dei tanti modi in cui lo si può essere. E’
anche un modo di raccontare la vita, l’universo delle relazioni
umane, come un insieme interconnesso di relazioni, più o meno
complesse. E se anche non si volesse pensare come Kaori, che ne l
mondo non esistono coincidenze, è affascinante l’idea che i nostri
pensieri possano viaggiare nel cosmo portando quelle emozioni e quei
sentimenti che magari non sappiamo esprimere a parole.
‘Tutti riceviamo lettere
(dall’universo) – ribatté Ruby – Però alcuni sono più bravi
ad aprirle’
Lettura avvincente e delicata, per
lettrici e lettori che non disdegnano la riflessione, oltre
l’avventura. Consigliata dagli undici anni in poi.
Eleonora
“Lettere dall’Universo. Alcune
amicizie sono scritte nelle stelle”, E. Entrada Kelly, Rizzoli 2019
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