lunedì 17 giugno 2019

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


LANCIARE SEGNALI


‘Lettere dall’Universo’, romanzo di Erin Entrada Kelly premiato con la Newbery Medal nel 2018, presenta un sottotitolo italiano, immagino proposto dall’editore Rizzoli, leggermente fuorviante: ‘alcune amicizie sono scritte nelle stelle’ potrebbe far pensare a un romanzo sentimentale, una storia tutta incentrata sulle relazioni fra i diversi personaggi.
In parte è così, abbiamo quattro ragazzini: Victor, di origine filippina e con una nonna fantastica che lo ricopre di affetto e di storie tradizionali; Kaori Tanaka, coetanea di origini giapponesi, dedita, con l’aiuto della sorella più piccola, all’arte della divinazione e convinta, per ovvi motivi, che nel cosmo tutto è collegato; Valencia, ragazzina sorda, di cui è segretamente innamorato Virgil; e Chet, detto il Toro, bullo, in realtà fifone, della scuola, il motore che scatena gli eventi della storia.
Cosa hanno in comune questi ragazzi, tutti ragazzi e ragazze delle medie? La loro singolarità, l’essere diversi dalla media, o per le caratteristiche fisiche, Victor è mingherlino, Valencia è sorda, o per le loro scelte, le loro passioni.
Il fatto scatenante è opera di Chet che, incontrando Victor nel bosco che lo separa dalla casa di Kaori, dove è diretto, gli prende lo zainetto, in cui c’è anche Gulliver, il porcellino d’india, e lo butta in un pozzo. Cosa può fare Victor, se non calarsi nel pozzo, salvo poi non essere capace di trarsene fuori? Dunque uno dei protagonisti, il fragile, ma risoluto Victor è intrappolato con il suo porcellino in fondo a un pozzo. Per sua fortuna, Kaori è a sua volta una ragazza testarda e non si convince che il ritardo di Victor sia casuale. Da lei in quel momento c’è proprio Valencia ed entrambe non sanno che il cruccio di Victor, cui Kaori dovrebbe porre rimedio, è proprio Valencia. Così, dopo molte titubanze, le ragazze, con sorellina al seguito, si mettono in cammino nel bosco, dove incontrano anche Chet, morso da un serpente. Dopo diversi tentativi di cogliere segnali dal cosmo, che spieghino il mistero, Valencia ha un’intuizione che le fa ritrovare il pozzo fatale.
Nel frattempo, Victor tenta di vincere la paura cercando aiuto in un personaggio delle storie della nonna, Ruby, che gli spiega come mandare messaggi nell’universo, rivolti alla sua famiglia.
In questo universo fantastico in cui si mescolano legami concreti e fantasie popolari, tutto è collegato, tutto si tiene in un groviglio di relazioni che non lascia solo nessuno.
Questi pensieri danno la forza al ragazzino di resistere in fondo all’oscurità del pozzo e di uscirne fuori molto cambiato, come se avesse vissuto una vera e propria iniziazione.
Tornerà a casa in compagnia di un cane randagio, fino ad allora custodito da Valencia, e con il cuore grande di un eroe. Solo la nonna, fra gli adulti, comprende questo cambiamento e quelli che seguiranno.
‘Lettere dall’Universo’ è un romanzo d’avventura ben congegnato, con un perfetto meccanismo narrativo che riserva a ciascun personaggio il proprio ruolo; è anche un romanzo sulla crescita, sull’affrontare quelle prove che fanno lasciare, ma non del tutto, il mondo dell’infanzia. E’ soprattutto una delicata narrazione del mondo visto con gli occhi di chi è speciale, in uno dei tanti modi in cui lo si può essere. E’ anche un modo di raccontare la vita, l’universo delle relazioni umane, come un insieme interconnesso di relazioni, più o meno complesse. E se anche non si volesse pensare come Kaori, che ne l mondo non esistono coincidenze, è affascinante l’idea che i nostri pensieri possano viaggiare nel cosmo portando quelle emozioni e quei sentimenti che magari non sappiamo esprimere a parole.
‘Tutti riceviamo lettere (dall’universo) – ribatté Ruby – Però alcuni sono più bravi ad aprirle’
Lettura avvincente e delicata, per lettrici e lettori che non disdegnano la riflessione, oltre l’avventura. Consigliata dagli undici anni in poi.

Eleonora

“Lettere dall’Universo. Alcune amicizie sono scritte nelle stelle”, E. Entrada Kelly, Rizzoli 2019


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