lunedì 29 luglio 2019

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


UN SOGNO ATTUALE


‘Un sogno sull’Oceano’, di Luigi Ballerini, pubblicato dalle Edizioni San Paolo, è un romanzo dedicato alla vicenda del Titanic, il transatlantico naufragato, per la collisione con un iceberg, fra il 14 e il 15 aprile del 1912. E’ una vicenda ben nota, che ha ispirato registi e scrittori. Eppure qualcosa da raccontare c’era e Ballerini ha scelto di raccontare, in una trama a metà fra ricostruzione storica e narrazione, il punto di vista di chi lavorava nelle cucine.
In quella immensa nave da crociera, dove si affiancavano il lusso e la povertà, lavoravano schiere di addetti; fra questi i cuochi, i camerieri, il personale di sala e il direttore, Monsieur Gatti, che sul Titanic dirigeva il Ritz, ristorante destinato all’alta società, in funzione da mattina a sera, con piatti raffinati e ingredienti di prima scelta. A lavorarvi, a diversi livelli, molti italiani, fra i tanti che andavano cercando fortuna all’estero e che vedevano nell’ingaggio sul Titanic un fortunato trampolino di lancio verso future professioni.
I personaggi del romanzo sono reali e l’autore ne rispetta le biografie, romanzando quel che basta i caratteri, le aspirazioni, i legami sentimentali.
Tutta la vicenda è raccontata in soggettiva da due personaggi, che si alternano nel racconto: Monsieur Gatti, il grande manager della ristorazione, capace di mettere in piedi un ristorante perfetto nella forma e nella sostanza; e il giovane Italo, partito in cerca di fortuna e presto innamorato della bambinaia di una famiglia facoltosa. Tutto scorre nel migliore dei modi, l’immagine perfetta di un transatlantico a misura dell’alta società viene confermata ogni giorno. Ma, e credo questo sia vero, a bordo sono spariti i binocoli e i dispacci che segnalano la presenza di iceberg sono sommersi dalle comunicazioni private.
Sta di fatto che arriva la notte della collisione e i destini di tutti si compiono nel giro di poche ore. Gatti sceglierà di rimanere a fianco della sua brigata di cucina, destinata a non trovare mai posto sulle scialuppe di salvataggio.

Alcune considerazioni su questo romanzo, che si presenta come una cronaca distaccata di un disastro di un secolo fa. Intanto la rigorosa, dettagliata ricostruzione d’ambiente, che disegna l’immagine vivissima di un mondo profondamente classista, in cui viaggiare in prima classe è appartenere a un altro mondo, che entra in contatto con gli ‘altri’ attraverso la schiera di ancelle, servi, bambinaie, camerieri. E’ un mondo feroce, che non offre molte alternative a chi cerca di cambiare la propria condizione. Emigrare, appunto.
I ritratti di questo mondo di persone non miserabili, ma dignitosamente povere, sono efficaci: raccontano di sogni, speranze, progetti affidati al futuro e al duro lavoro. Li abbiamo lì davanti a noi, questi ragazzi in cerca di fortuna, armati di qualche mestiere e disposti a tutto pur di migliorare la propria condizione e quella della propria famiglia.
In questa lucida fotografia di un mondo che vorremmo tramontato, emerge la pacata dignità di un’ultima cena, una cena da signori, consumata dalla brigata di cucina insieme al suo capo.
Sarebbe molto facile fare parallelismi con il presente, ma penso che le lettrici e i lettori, dagli undici anni poi, sapranno sicuramente trarre qualche illuminante richiamo alle persone oggi in cammino, per cercare fortuna, e guarderanno con diversa consapevolezza alle vite, ai desideri, alle speranze di chi attraversa il mare.
Eleonora


“Un sogno sull’oceano”, L. Ballerini, Edizioni San Paolo 2019


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