CHOLESTEROL FREE
Incubi al formaggio,
Ross Collins (trad. Leonardo Sorrentino)
Biancoenero Edizioni
2019
NARRATIVA PER MEDI (dai
7 anni)
" 'Con quale
formaggio posso tentarti oggi, amico mio?' gli chiese togliendo della
feta dal suo grembiule.
Nell'ultimo mese Hal
era stato molte volte nel suo negozio.
'Niente formaggio
oggi', disse Hal. 'Devo risolvere il mistero degli incubi al
formaggio'. Tirò fuori dal suo zaino un pacchetto di etichette e le
mostrò a Mr Halloumi. 'Tutti questi formaggi mi fanno venire degli
incubi terribili, e voglio scoprire perché'."
Tutti
quei formaggi provengono dalla stessa fabbrica che ha un nome poco
rassicurante:
Casa
del formaggio della Contessa
(per-niente-malvagia)
von Udderstein.
Si
tratta di una fabbrica che produce formaggio per bambini. A Bovinia.
Hal
e il suo cane grasso, Rufus, partono alla ricerca. Dopo un viaggio
sempre più estenuante che parte dall'aeroporto e finisce a dorso di
capra, Hal fa una serie di scoperte molto istruttive: la fabbrica è
interamente gestita e occupata da mucche che hanno come obiettivo
punire l'umanità che pretende sempre più latte e sempre più suoi
derivati. In particolare i bambini che mangiano yogurt, gelati con
panna e frappè riceveranno la loro dose di formaggio malvagio,
prodotto con latte malvagio, che provocherà orribili incubi e forse
li farà desistere e cambiare abitudini alimentari.
Hal
con il suo cane sono prigionieri nella fabbrica: non resta che
tentare una fuga in piena regola, non prima però di aver messo fuori
uso l'intera catena di montaggio produttiva.
Libro
da mettere in tasca e da leggere in montagna, vicino a un alpeggio e
a una malga, tra mucche brucanti, in una pausa dell'escursione verso
la vetta.
Per
varie ragioni, non ultima la scrittura facilitata, Incubi
al formaggio ha il dono di poter
essere 'letto e assaporato' con grande velocità e grandi risate.
Di
questo libro lieve, molto comico, certamente cholesterol-lowering
la cosa che più colpisce sono alcune assurdità narrative, come per
esempio il sistema di trasporti, o il linguaggio bovino, o il cane
Rufus, ma soprattutto il disegno.
Ross
Collins d'altronde questo mestiere fa, l'illustratore.
Scozzese
di origine, britannico nello stile, dimostra di conoscere l'ironia e
certe distorsioni della Gravett e i grandi occhi di Kitamura.
Eclettico,
di ognuno sa rielaborare la lezione con una prospettiva però
piuttosto personale.
Digeribile,
nonostante tutto il formaggio che contiene, il libro oltre a far
ridere, ha una piccola missione da compiere. Che è quella di mettere
a fuoco nella testa dei bambini e delle bambine che il cibo ha un suo
costo preciso (e che non siamo noi a pagare), che diventa impattante
se non regolato a dovere.
Senza
necessariamente diventare vegetariani o vegani (e meno male che
esistono), tuttavia ragionare un po' sullo sfruttamento del bestiame
da allevamento credo non possa nuocere alla salute. Anzi.
L'umanità
ha la fortuna di occupare e presidiare, nella piramide alimentare, la
vetta. E su questa questione forse dovremmo mostrarci più sensibili
e attenti.
Per
questa ragione se ne consiglia la lettura accanto a un alpeggio, dove
gli animali vivono in condizioni relativamente accettabili.
Una
volta ridiscesi a valle, le cose purtroppo dovremo constatare che
molto spesso vanno diversamente.
Carla
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