COME E’ NATA?
La domanda, tutt’altro che banale,
riguarda l’origine della vita sulla Terra. Oggetto tuttora di
ricerche e diatribe scientifiche, questo argomento da tempo
appassiona schiere di scienziati, alla ricerca della spiegazione
definitiva, che racconti come, nella Terra primordiale, cosparsa di
vulcani attivi e oggetto del bombardamento di meteoriti, si siano
palesate le prime molecole organiche.
In un libro per bambini dei primi anni
delle elementari tutte queste controversie non hanno senso. Quello
che ha senso è delineare con un certo grado di approssimazione i
passaggi fondamentali della storia della vita, almeno secondo le
teorie più accreditate. E’ quello che fa, con grande coraggio, il
libro illustrato pubblicato da Ideeali: ‘Come è nata la vita. Il
mio primo libro sull’evoluzione’, di Catherine Barr e Steve
Williams, con le illustrazioni di Amy Husband.
E’ una bella sfida raccontare il
mondo primordiale, risalente a circa 4,5 miliardi di anni fa, che non
ha nulla a che vedere con il mondo come è ora.
Dunque, lo scenario iniziale è assai
movimentato: vulcani eruttanti lava, meteoriti che si scagliano sulla
superficie terrestre e vulcani sottomarini, le cosiddette fumarole
nere, che riempiono il mare primordiale di preziosi elementi chimici.
Tutti questi elementi, in sé inerti, sottoposti alle continue
scariche elettriche dei temporali, hanno dato vita alle prime
componenti organiche, proteine, o acido ribonucleico, o Dna, secondo
le varie teorie. Milioni di anni dopo, ecco comparire la prima
cellula e poi gli ammassi di cellule, alcune delle quali in grado di
emettere ossigeno. Da questo cambiamento dell’atmosfera deriva la
possibilità che prendano vita organismi differenziati con organi
specializzati, e che poi si facciano strada gli organismi
pluricellulari, con il seguito di preziosa biodiversità che
conosciamo.
La storia della vita, come questa
descrizione estremamente sommaria fa immaginare, non è certo stata
lineare: nella storia più ‘recente’, a partire da 450 milioni di
anni fa, si sono susseguite cinque estinzioni di massa, periodi in
cui buona parte delle specie viventi si sono estinte.
L’ultima, la più nota, è quella che
ha coinvolto i dinosauri, lasciando campo libero ai mammiferi e, in
ultima analisi, a noi.
Tutto questo è decisamente
affascinante e anche complicato: gli autori hanno cercato di trattare
l’argomento tenendo lontana il più possibile la complicazione,
riducendo la spiegazione al minimo indispensabile e supportandola con
l’immagine, che, in questo caso, svolge un ruolo fondamentale nel
rappresentare concetti difficili.
Qui mi sembra consista la questione più
importante: a quale livello di astrazione possiamo portare la
descrizione del mondo e della sua storia, quando abbiamo a che fare
con lettrici e lettori proprio alle prime armi? Ci sono state
proposte coraggiose, tutte da verificare, che hanno anticipato di
molto la proposta di tematiche astratte come i concetti della fisica,
ad età prescolare. In questo caso mi sembra che la proposta sia più
equilibrata e riesca bene nel difficile compito di ridurre una
materia complicata, e controversa, in un racconto semplice, ben
esemplificato dalle immagini della brava Amy Husband. Quanto al tema,
direi che risponda bene alla catena di domande sulle ‘origini’
che spesso assillano le bambine e i bambini.
Come ha mostrato il libro,nessuna domanda è proibita, sono le risposte che, nel massimo
rispetto possibile di ciò che sappiamo, si devono adattare all’età
dell’interlocutore.
‘Come è nata la vita’ è un altro
tassello, dopo ‘L’Origine delle specie’
, di un modo più efficace di trattare argomenti importanti e non
solo carrellate di animali di tutte le forme e dimensioni, con tutto
il rispetto per i repertori zoologici, spesso bellissimi, che
l’editoria per ragazzi propone.
Consiglio caldamente la lettura
condivisa, a partire dai sei anni.
Eleonora
“Come è nata la vita”, C Barr e S.
Wlliams, illustrazioni di A. Husband, Ideeali 2019
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