lunedì 9 settembre 2019

FAMMI UNA DOMANDA!


COME E’ NATA?


La domanda, tutt’altro che banale, riguarda l’origine della vita sulla Terra. Oggetto tuttora di ricerche e diatribe scientifiche, questo argomento da tempo appassiona schiere di scienziati, alla ricerca della spiegazione definitiva, che racconti come, nella Terra primordiale, cosparsa di vulcani attivi e oggetto del bombardamento di meteoriti, si siano palesate le prime molecole organiche.
In un libro per bambini dei primi anni delle elementari tutte queste controversie non hanno senso. Quello che ha senso è delineare con un certo grado di approssimazione i passaggi fondamentali della storia della vita, almeno secondo le teorie più accreditate. E’ quello che fa, con grande coraggio, il libro illustrato pubblicato da Ideeali: ‘Come è nata la vita. Il mio primo libro sull’evoluzione’, di Catherine Barr e Steve Williams, con le illustrazioni di Amy Husband.
E’ una bella sfida raccontare il mondo primordiale, risalente a circa 4,5 miliardi di anni fa, che non ha nulla a che vedere con il mondo come è ora.


Dunque, lo scenario iniziale è assai movimentato: vulcani eruttanti lava, meteoriti che si scagliano sulla superficie terrestre e vulcani sottomarini, le cosiddette fumarole nere, che riempiono il mare primordiale di preziosi elementi chimici. Tutti questi elementi, in sé inerti, sottoposti alle continue scariche elettriche dei temporali, hanno dato vita alle prime componenti organiche, proteine, o acido ribonucleico, o Dna, secondo le varie teorie. Milioni di anni dopo, ecco comparire la prima cellula e poi gli ammassi di cellule, alcune delle quali in grado di emettere ossigeno. Da questo cambiamento dell’atmosfera deriva la possibilità che prendano vita organismi differenziati con organi specializzati, e che poi si facciano strada gli organismi pluricellulari, con il seguito di preziosa biodiversità che conosciamo.
La storia della vita, come questa descrizione estremamente sommaria fa immaginare, non è certo stata lineare: nella storia più ‘recente’, a partire da 450 milioni di anni fa, si sono susseguite cinque estinzioni di massa, periodi in cui buona parte delle specie viventi si sono estinte.
L’ultima, la più nota, è quella che ha coinvolto i dinosauri, lasciando campo libero ai mammiferi e, in ultima analisi, a noi.
Tutto questo è decisamente affascinante e anche complicato: gli autori hanno cercato di trattare l’argomento tenendo lontana il più possibile la complicazione, riducendo la spiegazione al minimo indispensabile e supportandola con l’immagine, che, in questo caso, svolge un ruolo fondamentale nel rappresentare concetti difficili.


Qui mi sembra consista la questione più importante: a quale livello di astrazione possiamo portare la descrizione del mondo e della sua storia, quando abbiamo a che fare con lettrici e lettori proprio alle prime armi? Ci sono state proposte coraggiose, tutte da verificare, che hanno anticipato di molto la proposta di tematiche astratte come i concetti della fisica, ad età prescolare. In questo caso mi sembra che la proposta sia più equilibrata e riesca bene nel difficile compito di ridurre una materia complicata, e controversa, in un racconto semplice, ben esemplificato dalle immagini della brava Amy Husband. Quanto al tema, direi che risponda bene alla catena di domande sulle ‘origini’ che spesso assillano le bambine e i bambini.
Come ha mostrato il libro,nessuna domanda è proibita, sono le risposte che, nel massimo rispetto possibile di ciò che sappiamo, si devono adattare all’età dell’interlocutore.
‘Come è nata la vita’ è un altro tassello, dopo ‘L’Origine delle specie’ , di un modo più efficace di trattare argomenti importanti e non solo carrellate di animali di tutte le forme e dimensioni, con tutto il rispetto per i repertori zoologici, spesso bellissimi, che l’editoria per ragazzi propone.
Consiglio caldamente la lettura condivisa, a partire dai sei anni.

Eleonora

“Come è nata la vita”, C Barr e S. Wlliams, illustrazioni di A. Husband, Ideeali 2019


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