SKELETON TREE
Scorrendo la quarta di copertina di
questo romanzo, firmato da Iain Lawrence e pubblicato dalle Edizioni
San Paolo, verrebbe da pensare: un altro! Da quando si sono
nuovamente proposti romanzi d’avventura, ne sono usciti diversi che
sembrano ricalcare uno schema comune: nel nostro caso, la trama
richiama ‘Nelle terre selvagge’ di Paulsen, in entrambi i casi un
incidente che isola il o i protagonisti dal resto del mondo, in
entrambi i casi la natura selvaggia, in entrambi i casi il dover fare
ricorso a tutte le proprie capacità per sopravvivere. Ma vedremo che
le somiglianze finiscono qui.
Intanto la trama: c’è un io
narrante, un ragazzino di tredici anni, che insieme a un altro di
poco più grande, Frank, salpa per un viaggio in barca a vela insieme
allo zio. Molto velocemente, il viaggio si trasforma in tragedia, c’è
un naufragio, in cui lo zio muore, e i due ragazzi si ritrovano
fortunosamente a riva, nella selvaggia costa dell’Alaska
meridionale.
Qui comincia la loro avventura a due e
si sviluppa su due piani: da un lato il loro quotidiano arrabattarsi
per sopravvivere, grazie anche a quello che riescono a trovare;
dall’altro il difficile rapporto fra loro, fatto di ostilità e
diffidenza.
E’ una storia fatta di ‘presenze’:
la presenza di un precedente naufrago, che ha lasciato
misteriosamente la sua capanna; la presenza dei morti di una
popolazione di cui non v’è traccia e le cui sepolture sugli alberi
inquietano i sogni di Chris; la presenza di un grizzly, prima
indifferente nei confronti degli umani, poi determinato a nutrirsene.
La natura selvaggia di questa parte del
continente americano è una costante del racconto ed è evidente che
Lawrence l’ha ben conosciuta, per l’accuratezza dei dettagli con
cui viene descritta, così come è attenta l’osservazione delle
interazioni che si creano fra le diverse specie: una di queste,
quella fra corvi e lupi, diventa decisiva in un passaggio chiave del
racconto. Nello stesso tempo sono chiari i riferimenti alle sepolture
delle antiche popolazioni native.
Chris e Frank passano le settimane
così, cacciando e pescando, curandosi come possono, accompagnati dal
corvo Giovedì, che Chris ha adottato nonostante l’opposizione
dell’altro ragazzo; leggono insieme lo stesso romanzo, lasciato dal
misterioso abitatore della capanna, si aiutano l’un l’altro
nonostante facciano fatica a sopportarsi. Chris, rimasto da poco
orfano, si convince che il padre gli sia apparso in sogno per
annunciargli l’imminente salvataggio, ma in apparenza le cose non
stanno così.
Se dunque la trama in senso stretto ha
molti rimandi ad altri romanzi che hanno trattato temi molto simili,
‘The Skeleton Tree’ si segnala per un intreccio non banale, per
una bella ricostruzione dell’ambiente naturale, fatta di meraviglia
e di timore. Non ci sono facili concessioni al sensazionalismo, ma
una visione del mondo naturale che coniuga conoscenza e senso del
mistero, quel sentirsi davvero piccoli quando si è lontani dal mondo
della tecnologia. Si segnala anche per un finale per nulla scontato,
che colpirà la fantasia dei lettori.
Lettura avventurosa per giovani
lettrici e lettori a partire dai dodici anni.
Eleonora
“The Skeleton Tree”, I. Lawrence,
Edizioni San Paolo 2019
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