E’ uscito nel 2019 e non ho fatto in
tempo a proporlo prima che l’anno finisse, ma eccolo qui ad
inaugurare la nuova stagione: si tratta di ‘Il Linguaggio
dell’Universo. Viaggio illustrato nel mondo dei numeri’,
densissimo libro di divulgazione proposto in Italia dal Touring Club.
Gli autori sono l’inglese Colin Stuart e lo spagnolo Ximo Abadia,
che riescono a trovare insieme una rara ed efficace sintesi nel
rendere comprensibili i concetti più astratti.
‘Il Linguaggio dell’Universo’
parte con una premessa impegnativa ed ambiziosa: il linguaggio della
matematica è universale, ovvero è lo stesso ai quattro angoli del
pianeta; è, quindi, il linguaggio della natura, ovvero
dell’Universo. Tutto quello che c’è può essere espresso e
spiegato in termini matematici.
Antico, antichissimo punto di vista che
si fonda sull’idea di un mondo fatto di numeri e figure
geometriche, che noi dobbiamo solo cogliere e interpretare. Non mi
soffermo su questa affermazione, che fonda buona parte della scienza
moderna, come ci ricorda la famosa frase di Galileo, contenuta ne ‘Il
saggiatore’, che parla del libro della natura e del suo linguaggio
matematico.
Partendo con una premessa di tale peso,
il libro di cui parliamo non può che seguire la via di mostrarci
dove e come la matematica, i numeri e le figure geometriche spiegano
il mondo naturale che ci circonda: ci sono quindi la sequenza di
Fibonacci e la disposizione dei semi nel girasole, il ritmo biologico
delle cicale, la simmetria, i frattali e il delta dei fiumi, la forma
degli organismi unicellulari. E poi, la genetica, la struttura
atomica, la tavola degli elementi e una breve rassegna di leggi
fisiche, da Archimede a Newton.
In questo oceano di complessità ci
muoviamo con meraviglia e una sorta di timore reverenziale verso
argomenti e temi che si comprendono di grande portata, ma che
sfuggono alla reale comprensione della maggioranza di noi. E’ una
bella impresa quella tentata dagli autori, di rendere semplice ciò
che è evidentemente complesso, sfiorando i vari argomenti con
chiarezza e grande capacità di sintesi. Ed è proprio così: pur non
entrando nel merito di nessuno degli argomenti trattati si chiude il
libro con l’impressione di aver sistemato qualche tassello nella
vasta schiera di domande che di solito si presentano affrontando
questioni scientifiche.
E’ quindi un bel libro, un ottimo
incipit per un anno che speriamo porti belle novità, un esempio da
manuale di quella divulgazione che, sfruttando il punto di forza di
un’illustrazione che contribuisce fortemente a rendere
comprensibili i concetti astratti, si presta ad essere utilizzata da
adulti e ragazze e ragazzi curiosi. Di grande formato, con
un’impaginazione vivace, riducendo il testo ad un condensato di
concetti importanti, il libro si presta ad una lettura veloce, ma
anche ad essere un punto di partenza per successivi approfondimenti.
Ma oltre a questi meriti indiscutibili,
che fanno de ‘Il linguaggio dell’universo’ uno dei migliori
libri di divulgazione dell’anno appena trascorso, a me è piaciuto
per la chiarezza e la forza con cui espone il concetto chiave sopra
ricordato e che fonda la storia della scienza moderna: l’Universo
parla la lingua dei numeri, sta a noi riuscire a decodificarla. E’
un assunto indimostrato e indimostrabile, che però ci rende
partecipi di un mondo che pensiamo di poter comprendere e dominare.
Personalmente preferisco i dubbi alle
certezze granitiche, ma questa esprime un indiscutibile fascino,
l’idea grandiosa di un mondo che col suo linguaggio eterno attende
di essere compreso.
Consiglio la lettura a ragazze e
ragazzi che con la matematica hanno una certa dimestichezza, ma anche
a lettrici e lettori curiosi, di tutte le età, o quasi.
Eleonora
“I linguaggio dell’Universo.
Viaggio illustrato nel mondo dei numeri”, C. Stuart e X. Abadia,
Touring club 2019
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