RIPETERE NON GUASTA
Sorprendentemente, di anno in anno si
moltiplicano le pubblicazioni che, sfruttando la data del 27 gennaio,
raccontano in vari modi la Shoah. Tema spesso in passato affrontato
con una certa svogliatezza, ora sembra essere nuovamente attuale,
almeno a giudicare dalla quantità di titoli nuovi pubblicati
sull’argomento. Un po’ sulla lunghezza d’onda delle polemiche
provocate da un negazionismo mai sopito, un po’ per l’efficacia
di testimonianze come quella di Liliana Segre, sembra davvero
cresciuto il desiderio di informazione sull’argomento. E questa è
una cosa buona, che fa in qualche modo da contrappeso agli episodi
sempre più frequenti di antisemitismo e di rivalutazione delle
figure criminali di Hitler e Mussolini.
Fra i testi usciti questo gennaio c’è
anche ‘La musica del silenzio’ scritto da Luca Cognolato e Silvia
Del Francia, già autori di un altro testo dedicato a Perlasca; in questo libro, pubblicato da Feltrinelli Kids, raccontano un
episodio vero legato all’azione dell’uomo che, fingendosi prima
console poi ambasciatore di Spagna, nella Budapest occupata dai
nazisti, riuscì a mettere in salvo migliaia di ebrei. Raccontano la
storia vera di due bambini, fratello e sorella, che nel giro di poco
tempo passano da una vita agiata e gradevole alla condizione di
emarginati, condizione che peggiora sensibilmente dopo l’invasione
dell’Ungheria da parte dell’esercito tedesco. Non è solo la
stella gialla, l’esclusione dalla vita civile, le angherie e gli
insulti: essere ebreo, in quelle condizioni, fra i bombardamenti
russi e l’occupazione nazista, vuol dire rischiare la vita ogni
giorno. Lo sport, la musica i giochi della bimba più piccola sono
solo un ricordo, mentre con l’avanzare dell’esercito russo
aumenta la ferocia nazista. Comincia per i due bambini una fuga
rocambolesca, con l’aiuto di persone che erano disposte a rischiare
la propria vita; in questo modo i bambini raggiungono una casa
protetta, che però resterà tale solo per poco. Ecco che compare in
scena Perlasca, Jorge Perlasca, finto diplomatico spagnolo, che
batteva le case protette per mettere in salvo gli ebrei che lì si
erano nascosti.
Ai due bambini, la cui madre è stata
portata via durante un rastrellamento e il cui padre è disperso, non
resta che affidarsi a quest’uomo qualunque che ha saputo fare la
scelta giusta nel momento più difficile.
La storia in sé ha il valore della
testimonianza, il ricordo vivido dei gesti di coraggio che comunque,
nel male dilagante della Seconda Guerra Mondiale, qualcuno ha avuto
il coraggio di compiere. Attuale perché, di fronte a chi tenta
improbabili rivalutazioni dei personaggi del regima nazi-fascista,
mostra che anche nelle condizioni peggiori è possibile opporsi alla
dittatura. Così come altre testimonianze, anche questa ricorda quale
fosse la posta in gioco in quel conflitto e da quale parte, sia pure
contraddittoriamente, stesse la ragione.
E’ una storia trattata con garbo,
senza retorica, nello stile dello stesso Perlasca, che mai si vantò
delle sue imprese. Una lettura scorrevole, quasi didattica per
ragazzini e ragazzine dai dieci anni in poi.
Eleonora
“La musica del silenzio”,
L.Cognolato e S. Del Francia, Feltrinelli kids 2020
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