lunedì 20 aprile 2020

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


ASPETTANDO CHE 'SPIOVA'...

L'arca del signor Noa, John Yeoman, Quentin Blake
(trad. Maria Pia Sacciani)
Edizioni Clichy 2019


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Proprio in quel momento Sem accese la televisione. La signora delle previsioni annunciava l'imminente arrivo di preoccupanti inondazioni. 'Ecco!' esclamò sobbalzando il signor Noa, 'la trasformerò in un'arca. E così sarà in grado di galleggiare oltre il muretto'. Cam e Sem la trovarono un'idea strepitosa."

Ora lo ha, un motivo per tenere quella enorme barca in giardino.


In attesa delle preoccupanti inondazioni i Noa si attrezzano: trasportano all'interno dell'arca tutto ciò di cui hanno bisogno e, per restare fedeli alla tradizione, fanno salire diverse coppie di animali. A parte quelli di famiglia, ovvero criceti, gatti, pesci e pappagallini, se ne aggiungono in prestito. Solo gli insetti stecco non avranno ospitalità sull'arca: è stata chiara la signora Noa, su questo.


Al suo interno, in attesa della grande pioggia, vengono stipati panini, letti, chitarre e molto altro ancora e quando ormai è il momento di mettersi a dormire, qualcuno bussa: è una coppia di pecore che, fortunatamente, occupa l'ultimo angolino libero.
Chiusi nell'arca per quaranta giorni, bella noia per chi non è abituato a stare con le mani in mano: così l'intera famiglia si occupa delle decorazioni per il futuro Natale.
Il sistema per sapere cosa stia succedendo all'esterno è quello già collaudato in passato. Si manda fuori un volatile, ma non avendo colombe a disposizione, anche delle papere andranno bene. Al ritorno, non hanno nessun ramo d'ulivo nel becco, ma un paio di collant umidi della vicina di casa.
La missione si è rivelata letteralmente un buco nell'acqua.
Ingannare l'attesa cantando e suonando, mette allegria e anche gli animali ne traggono giovamento. La notte passa serena e, quando il mattino successivo, Noa cerca altri animali volontari per una esplorazione all'esterno, nessuno sembra interessato.
Se quel gruppetto di ragazzini, in fila sul prato di casa, incuriosito dalla baldoria sentita la notte precedente, non avesse lanciato sassolini sul fianco dell'arca, la famiglia dei Noa sarebbe ancora lì ad aspettare che spiova...

Nel 2017 Quentin Blake cura una mostra per la House of Illustration che ha girato fino al 2019, per celebrare i suoi 50 anni di libri fatti con John Yeoman.
Tra loro tutto è iniziato nel 1960 quando proprio Blake chiede all'amico Yeoman di scrivere il testo di un libro che lui avrebbe volentieri illustrato, Nasce così A Drink of Water. Il sodalizio, felicemente, prosegue nel tempo e l'ultimo titolo uscito a due mani, nel 2017, All the year around (tradotto e pubblicato da Clichy nel 2018 con il titolo Un anno intero) ne è conferma.



Quentin Blake è il numero uno sia quando è autore completo, sia quando è "solo" illustratore.
Di sicuro è uno degli illustratori più fedeli che si conoscano, visto che è legato a un pugno di autori con cui non si limita a collaborare, ma piuttosto a condividere in profondità il tono e il senso del racconto.
Primo fra tutti Roald Dahl (che senza Blake nell'immaginario collettivo avrebbe un posto diverso), quindi Yeoman e poi la nostra Bianca Pitzorno.
Si tratta di binomi felici, ovvero di intese così potenti tra autore e illustratore che riescono a dare ai libri una sorta di valore aggiunto, che non è così scontato si verifichi.
Il binomio felice con Dahl si costruì con il tempo, passando attraverso una lenta conoscenza reciproca. E montagne di schizzi di prova.
Con Yeoman, le cose sono andate in modo diverso: la loro l'intesa sul foglio arriva grazie alla loro bella amicizia pregressa, nata in gioventù quando entrambi studiavano insieme all'università. 
A Yeoman, più che non a Dahl, spetta il merito di aver rappresentato il punto di partenza di una nuova carriera per Blake, verso l'illustrazione per l'infanzia.
Senza di lui, sarebbe stato molto peggio.


Tanto con Dahl quanto con Yeoman,  Blake resta fedele a due principi ineludibili per lui: costruire la complessa relazione tra testo e illustrazione senza mai andare contro la storia. Questo implica un grande lavoro in fase di disegno preparatorio che, in itinere, viene sottoposto agli autori del testo per ricevere conferma di aver colto il nocciolo. 
Stabilita una programmatica fedeltà al testo, per Blake si parla semmai di ampliamento della storia, ottenuto con l'aggiunta di dettagli. 
Il secondo principio da cui non prescinde è il divertimento, l'humor. 
Quello inglese.


Qui, per esempio, Blake connota i coniugi Noa come una coppia di freak adulti, fazzolettino al collo e gilet per lei, maglietta a righe e scarpe da ginnastica per lui.
Senza mai smentire la storia, Blake ne potenzia il senso, ne accelera il ritmo in un naturale crescendo, lavorando sui dettagli. 

L'umorismo al quale non rinuncia, si insinua laddove pensa di non 'disturbare' il già abbastanza comico testo dell'amico John. 



Si prende un poco di spazio, in coerenza con quanto detto nel testo, come per esempio nella piccola serie di oggetti lignei, in aggiunta a quelli citati nel testo, ovvero biciclette e ombrello di legno, annettendo alla categoria del bricolage fai-da-te anche la fabbricazione della borsa della spesa o dei due sacchi a pelo dei ragazzi, qualche pagina dopo.
Geniale.

Carla

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