BISCOTTI E CANI DA COMPAGNIA
Niente di complicato, un frollino di
provenienza francese.
La galette di Nantes, con ricetta
sbagliata, ma corretta dall'esperienza, presa da un piccolo quanto
prezioso e impreciso libretto di soli biscotti.
Ha aiutato me e la PP a tenerci occupate, in compagnia, nelle serate di
noia, farli e poi mangiarli...
Ingredienti
50 gr di burro
75 gr di zucchero
1/4 di cucchiaino di sale
125 di farina
2 rossi d'uovo
25 gr di mandorle tritate finissime
Accendete il forno a 170°.
In una ciotola mettete il burro morbido
e tagliato a tocchetti e lavoratelo con lo zucchero fino a ottenere
una crema spalmabile, aggiungete il rosso d'uovo e quindi la farina
un po' alla volta e otterrete un composto simile alla frolla.
Prendete un foglio di carta da forno,
infilzateci due stecchi da spiedo come regoli per ottenere un'altezza
uniforme dei biscotti e, poco per volta, stendete l'impasto con un
matterello infarinato (o con un altro foglio di carta da forno). Con
un coppa pasta o una tazzina, o un bicchiere, tagliate dei tondi che
metterete a distanza sulla leccarda del forno, foderata. A questo
punto con i rebbi della forchetta fate delle piccole incisioni sui
biscotti, pennellateli con del rosso d'uovo e mettete sopra un po' di
granella sottile di mandorle.
Infornate per una decina di minuti,
finché non imbiondano.
Fateli freddare quel tanto che vi
permetta di sentirne il sapore.
Carla
Noterella al margine.
La PP è una brava cana, di intelligenza media, (quasi) perfetta (presque parfait, così la definì un bambino in Provenza, accarezzandola, e da qui il suo nome di casa: PP) prudente, pigra, prevedibile e un tantino puzzolente (le P sono parecchie).
Alcuni suoi gesti, sebbene matematicamente ricorrenti, però, continuano a riempirmi di stupore ogni volta che li vedo. Uno su tutti: la zampa che tiene fermo un qualsiasi cartoccio per terra che vada leccato con cura.
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