domenica 26 aprile 2020


BISCOTTI E CANI DA COMPAGNIA

Niente di complicato, un frollino di provenienza francese.
La galette di Nantes, con ricetta sbagliata, ma corretta dall'esperienza, presa da un piccolo quanto prezioso e impreciso libretto di soli biscotti.
Ha aiutato me e la PP a tenerci occupate, in compagnia, nelle serate di noia, farli e poi mangiarli...




Ingredienti
50 gr di burro
75 gr di zucchero
1/4 di cucchiaino di sale
125 di farina
2 rossi d'uovo
25 gr di mandorle tritate finissime

Accendete il forno a 170°.
In una ciotola mettete il burro morbido e tagliato a tocchetti e lavoratelo con lo zucchero fino a ottenere una crema spalmabile, aggiungete il rosso d'uovo e quindi la farina un po' alla volta e otterrete un composto simile alla frolla.


Prendete un foglio di carta da forno, infilzateci due stecchi da spiedo come regoli per ottenere un'altezza uniforme dei biscotti e, poco per volta, stendete l'impasto con un matterello infarinato (o con un altro foglio di carta da forno). Con un coppa pasta o una tazzina, o un bicchiere, tagliate dei tondi che metterete a distanza sulla leccarda del forno, foderata. A questo punto con i rebbi della forchetta fate delle piccole incisioni sui biscotti, pennellateli con del rosso d'uovo e mettete sopra un po' di granella sottile di mandorle.
Infornate per una decina di minuti, finché non imbiondano.
Fateli freddare quel tanto che vi permetta di sentirne il sapore.

Carla


Noterella al margine. 
La PP è una brava cana, di intelligenza media, (quasi) perfetta (presque parfait, così la definì un bambino in Provenza, accarezzandola, e da qui il suo nome di casa: PP) prudente, pigra, prevedibile e un tantino puzzolente (le P sono parecchie). 
Alcuni suoi gesti, sebbene matematicamente ricorrenti, però, continuano a riempirmi di stupore ogni volta che li vedo. Uno su tutti: la zampa che tiene fermo un qualsiasi cartoccio per terra che vada leccato con cura.




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