IL TESTO SACRO, ovvero ALSO SPRACH
GIULIA
Liso, pieno di schizzi e macchie nelle pagine più frequentate, è un libro che conserviamo con affetto ed è irrinunciabile a casa nostra. Un testo sacro.
Il
Puntazzo, che prende il nome da un ristorante a Ginostra, questa
domenica è affare di Germana che lo prepara per Bernardo.
Io,
già che mi sono trovata, ho scelto una pagina senza macchie con una
ricetta che esordisce così:
Crostata di noci di zia Teresa. Natale!
Perfetta, da fare in un 17 maggio balengo di un 2020 balengo.
Ingredienti
250 gr
circa di frulla (queste le mie dosi perché sulla frulla non ascolto nessuno: 125 farina 00+75 burro+50 zucchero+1 pizzico
di sale+un rosso d'uovo)200 gr di noci sgusciate
200 gr di zucchero
1/2 bicchiere di panna
Fate la frulla (anche qui il metodo è il mio personale) mettendo farina, lo zucchero il sale in un robot da cucina con la lama, date due colpi perché si mischino, aggiungete i dadi di burro e fullate di nuovo finché non ottenete sabbietta, quindi mettete il rosso e frullate finché non ottenete la palla di frulla).
Stendete la pasta sulla teglia unta e infarinata, come fareste per una crostata, e mettete in frigo.
Tritate le noci a mano in modo da evitare lo sfarinamento.
Accendete il forno a 180°.
Fate un caramello a secco, ovvero in un pentolino mettete un cucchiaio di zucchero e fate sciogliere a fuoco basso, poi aggiungete un cucchiaio di zucchero per volta e, sempre girando con un cucchiaio di legno, fatelo sciogliere fino ad arrivare a mettere tutti i 200 grammi. A questo punto, fuori dal fuoco, aggiungete con grande attenzione la panna che sfrigolerà moltissimo e farà indurire il caramello. Rimettete sul fuoco e continuate a girare finché lo zucchero non si sarà sciolto nuovamente.
Aggiungete il trito di noci e girate perché di amalgami. Togliete dal fuoco e versate sul guscio di frulla.
Infornate e cuocete finché la frulla non raggiunge il vostro grado prediletto di cottura.
Va servita in piccoli quadrati. Also sprach Giulia!
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