venerdì 17 luglio 2020

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


ALI PER VOLARE

 
Non è la prima ragazzina che sceglie un albero per prendere le distanze dal mondo, ma December, la giovane protagonista del romanzo di Sandy Stark-McGinnis, ‘Vorrei due ali’, ha una sua forte, spiccata personalità.
December è una ragazzina che passa da una famiglia affidataria a un’altra, portandosi dietro un bagaglio leggerissimo: un manuale di ornitologia, un diario avvolto in una felpa azzurra, un sacchetto di semi di girasole. E’ convinta di essere nata uccello e che solo ritrovando quella sua forma originaria potrà ricongiungersi con la mamma. Per questo, ovunque vada, si esercita al volo, salendo sugli alberi e sperimentando i movimenti che gli uccelli compiono per spiccare il volo; è convinta che le cicatrici che porta sulla schiena siano l’indizio di nuove ali nascenti, che le consentiranno di volare via da un mondo percepito come ostile.
Ovviamente, le famiglie affidatarie non apprezzano questi pericolosi esperimenti e presto rinunciano ad accogliere la ragazzina; Adrian, il suo assistente sociale, le propone un nuovo tentativo presso Eleanor, che vive in campagna, raccoglie e cura animali feriti e, a quanto pare, non intende giudicarla. December non abbandona la sua diffidenza, anche se viene subito coinvolta nella cura di Henrietta, una poiana codarossa trovata ferita e ora in riabilitazione.
D’altra parte, il mondo ‘normale’ fatica ad accettarla: a scuola è lo zimbello del gruppo di ragazzine capitanate da Jenny; solo Cheryllyn, una volta Charlie, cerca di ascoltarla e di capirla. Le cose sembrano prendere una piega positiva, nella mente di December si fa strada l’idea che forse lì potrà fermarsi e imparare a mangiare anche la zuppa, oltre ai lombrichi che proprio non riesce a ingoiare. Ma arriva uno sfratto a rompere il precario equilibrio che si stava costruendo; December tenta un ultimo volo, per sfuggire a una realtà che sembra rifiutarla.
Questo ultimo volo disperato è però anche un nuovo inizio, che non può non partire dalla consapevolezza della realtà: cosa sono realmente le cicatrici che ha sulla schiena, cosa ha realmente fatto la sua mamma prima di abbandonarla.

Se anche lo spunto trova assonanze in altri romanzi, primo fra tutti ‘Mina’ di Almond, ‘Vorrei due ali’ ha comunque non pochi punti di forza. Intanto lo stile narrativo asciutto ci racconta il mondo di December in soggettiva, descrivendo quanto la sua convinzione di avere un’altra natura nascosta sotto l’aspetto umano le faccia vedere il mondo attraverso uno specchio deformante: il suo battito cardiaco, la sua agilità, l’assenza di paura del vuoto sono tutte espressioni della volontà di essere qualcosa di diverso, qualcosa in grado di sfuggire ad una realtà inaccettabile.
Interessante poi l’idea di dare un colore ai sentimenti e agli stati d’animo, alle voci delle persone, dove il blu cielo e tutte le sue sfumature sono il bene, l’arancione la cattiveria e la rabbia. La voce di Eleanor, che ha anche lei delle ferite da rimarginare, è una bella voce dal turchese all’azzurro, che usa per cantare in continuazione ‘Eleanor Rigby’, una delle canzoni più tristi dei Beatles. E poi gli uccelli, amati, studiati, sentiti come fratelli nella difficoltà di sopravvivere, ma anche nella incredibile capacità di staccarsi da terra per diventare creature dell’aria; creature cui December parla, che siano vive o impagliate, per trovare sostegno e conforto. Il mondo naturale, fatto di alberi e di pennuti di tutte le dimensioni, è il solo ambiente ‘amico’, in grado di accoglierla. In realtà, la ragazza è meno sola di quanto pensi, ha vicino persone che comprendono il suo dolore e la sua difficoltà a trovare un posto nel mondo; in questo il romanzo mi ha ricordato ‘Il mondo fino a 7’, in cui la strategia di sopravvivenza della protagonista si può realizzare grazie alla rete di solidarietà, anche involontaria, che la circonda.
La strada che compie la ragazza per trovare una normalità accettabile è difficile, non lineare e non può che arrivare al nocciolo duro della sua storia, l’abbandono materno e il senso delle sue cicatrici.
‘Vorrei due ali’, pubblicato da Mondadori con la copertina originale, molto efficace, opera di Danielle Stern, è un romanzo d’esordio ed è un esordio davvero promettente.
Lettura coinvolgente e riflessiva per lettrici e lettori dagli undici anni.

Eleonora

“Vorrei due ali”. S. Stark-McGinnis, Mondadori 2020


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