mercoledì 25 novembre 2020

FUORI DAL GUSCIO! (libri giovani che cresceranno)

ACROBATI E LADRI



Il nuovo romanzo di Katherine Rundell, ‘I ladri di New York’, pubblicato da Rizzoli, non perde smalto rispetto ai precedenti: ambientazione sfavillante, fra una New York anni Venti e un circo russo, gran ritmo e personaggi originali, che colpiscono la fantasia dei giovani lettori; questi gli ingredienti caratterizzano il romanzo.
La protagonista è Vita, una ragazzina dalla chioma fulva, con una gamba ingiuriata dalla poliomielite, una discreta gamma di sorrisi che la rendono speciale; il nonno, che si è fatto raggirare da un delinquente newyorchese, dal nome non casualmente italiano, perdendo un castello sulle rive del fiume Hudson. E poi una banda di ragazzini, da Silk, giovane ladra e scassinatrice, Arkady, che da bravo circense, aspira a comandare, amorevolmente, metà del creato e Samuel, che vuole fare il trapezista, contro il volere della famiglia.
Dunque, la storia inizia con Vita e sua madre che attraversano l’oceano per andare a prendere il nonno che, dopo la truffa subita, vive in un sottotetto. Ma, saputa la storia del raggiro e scoperto che nella vecchia casa è nascosto un gioiello che potrebbe consentire al nonno di recuperare una parte dei suoi beni, Vita decide di progettare un piano per recuperare il gioiello del nonno. La ragazzina, oltre a essere un’abile lanciatrice di coltelli, è caparbia e determinata ed è una mente logica in grado di elaborare un piano che ingannerà anche il lettore. Il primo passo è incontrare il losco signor Sorrotore, gangster non proprio di successo, ma circondato, come da copione, da tirapiedi poco intelligenti e da stranezze come due tartarughe col carapace su cui sono incastonate una serie di pietre preziose. Dall’esito infausto di questo primo incontro con Sorrotore discende la decisione, alquanto avventata, di andare a riprendersi il gioiello di famiglia. Per far questo Vita non esita ad arruolare aiutanti per l’improbabile impresa: la giovane ladra dalla treccia bionda, Silk, e due ragazzi del circo ospitato alla Carnegie Hall.
L’impresa è rischiosa e molto azzardata, non sono pochi, quindi, i colpi di scena che conducono a un rassicurante happy end: i cattivi avranno ciò che meritano, gli animali troveranno il giusto rispetto e la giusta considerazione, i buoni si ritroveranno con un imprevisto futuro comune.
Il punto di forza principale del romanzo è rappresentato dai suoi personaggi, descritti vividamente, che raccontano un mondo giovanile, se non infantile, pieno di risorse, di aspirazioni, di coraggio che il mondo adulto coglie sempre in ritardo. Quello di Vita è sicuramente il personaggio più rilevante, una ragazzina che non si fa fermare né dalla sua zoppia, né, tanto meno, dai divieti materni. Interessante anche la caratterizzazione dei comprimari animali, dall’elefante triste del circo, ai cani da guardia di Sorrotore, subito conquistati da Arcady. Tutti, alla fine, e questo è il messaggio rassicurante che emerge dopo tanti intrighi e colpi di scena, trovano il proprio posto nel mondo.
Oltre al ritmo sostenuto, la scrittura felice della Rundell, capace di descrivere un carattere con pochi accenni, quasi pennellate impressioniste, sostiene una storia che in parte, nello schema, ricalca le precedenti, e la rende gradevole per lettori e lettrici entrati da poco nel mondo del romanzo. Peccato qualche piccola inesattezza nella ricostruzione d’ambiente, sicuramente non percepita dai più giovani.
Lettura consigliata a lettrici e lettori a partire dagli undici anni.
 
Eleonora
 
“I ladri di New York”, K. Rundell, ill. di M. Saunders, traduzione di M.Pace, Rizzoli 2020




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