venerdì 18 dicembre 2020

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

E ALLORA, NON RESTA CHE ANDARE

Avanti tutta! Guia Risari, Daniela Iride Murgia
Edizioni Corsare 2020



ILLUSTRATI PER MEDI (dai 7 anni)

"Questa storia comincia in una giornata un po' inutile, in cui non sta accadendo niente di speciale e nessuno ha ancora sorriso. In giardino, contro l'albero, trovo due pali lunghissimi, così lunghi che non se ne vede la fine.

Ci penso un po' su e mi arrampico." 
 
Non sono due pali qualsiasi: hanno dei legnetti messi di traverso. Sono due trampoli. 
 
Ecco, metti due trampoli davanti a un bambino e lui cercherà di salirci. E tanto più in alto salirà, tanto più penserà di aver fatto la cosa giusta, ovvero vedere lontano, vedere dall'alto, vedere quello che fino a un minuto prima aveva solo potuto immaginare. La seconda cosa che farà quel bambino sarà di non essere solo in questa magnifica esperienza. Così, uno dopo l'altro, secondo un rigoroso ordine di affetto, farà salire con lui il suo cane, papà e mamma, gli amici, anche i più ingombranti, e poi un po' di persone che lui reputerà bisognose di quella visuale: un marinaio che cerca il mare, una ragazzina cieca e un pittore. Tutti, ma proprio tutti, saranno felicissimi di essersi arrampicati, anche papà e mamma che erano i più riottosi. E allora non resta altro che andare! 
 
Una trama scritta tutta al futuro, non credo sia un caso. Alzarsi e prendere la giusta distanza da questa pastoia, guardare altrove, guardare lontano e andare verso un futuro, che sia nuovo necessariamente, pieno di aria diversa, mai respirata finora. E magari fare tutto questo con una squadra ben scelta di compagni di avventura.
 

Se si tasta il polso dell'editoria, pare che il battito sia accelerato perché ha intensificato il passo, sta corricchiando più pimpante di prima. Se si tasta il polso di quella dedicata ai più piccoli la situazione è anche migliore. Non sono io quella che può fare analisi di mercato o sociologiche, ma più semplicemente posso immaginare che le circostanze in cui siamo tutti impastoiati abbiano suggerito a chi finora non aveva cercato nei libri una mappa per andare avanti, di provare un nuovo modo per farlo. Le librerie hanno lavorato sodo perché questo accadesse, il governo ha fatto molto per sostenere la circolazione dei libri, nelle case con porte e finestre chiuse o socchiuse le vie di fuga sono state delegate alle storie scritte. Questo immagino e non vorrei che qualcuno mi convincesse del contrario. E se così stanno le cose, è conseguenza quasi inevitabile che un certo numero di persone abbia capito che nei libri, nei buoni libri, quelli che contengono le buone storie, ci sono i trampoli necessari, per alzarsi e andare avanti. I buoni libri, e di questo nessuno mi farà recedere, sono strumenti utili per orientarsi, e quindi per imparare a camminare, anche stando fermi. Ci hanno detto di stare fermi e così il libro, in molti casi, si è reso necessario per continuare ad andare. In questa ottica Avanti tutta! ha un doppio merito: quello di essere una buona storia con solidi trampoli già incorporati e di indicare, sotto metafora, un'aria nuova da cercare. Un trampolino per fare un salto verso domani. Un domani pieno di cose nuove. Non so dire se sia una mia deformazione di interpretazione, ma mi pare che - con consapevolezze diverse forse - gli autori e gli editori stiano cercando di mettere nelle condizioni i bambini di progettare il domani, e quindi a tendere verso qualcosa di meglio di oggi. Non un generico Andrà tutto bene, ma un più consapevole : dont'hope, cope! (Ungerer rules.)
Non so se un bambino o una bambina coglieranno questa questione fino in fondo, ma mi auguro che la colgano gli adulti che sono quelli che, fino a prova contraria, i libri li scelgono e li comprano per i più piccoli senza portafoglio.
I bambini e le bambine percepiranno invece, molto di più di quanto potrà capitare agli adulti, la bellezza della scoperta, dell'avventura, ovvero dell'ignoto da esplorare che questa storia porta con sé. Troveranno affinità con il protagonista che fa salire un equipaggio di tutto rispetto: i motivi delle scelte sono di una logica inoppugnabile, come di norma è quella dell'infanzia. 
Proveranno il piacere di essere finalmente in alto, godranno di insolite prospettive visive, a loro negate finora.
Spalancheranno gli occhi di fronte a una esperienza che tutti vorrebbero vivere e li terranno spalancati guardando l'immaginario che propone loro Daniela Iride Murgia, sempre così diversa dagli altri, così bella, così colta, così ironica (i trampoli di un illustratore sono le sue matite...). Nel colore, nella forma, nell'iconografia. In ogni più piccolo dettaglio, nelle citazioni, nella meccaniche. Così necessaria per educare lo sguardo alla bellezza. Così esatta nei riferimenti. Davvero è capace di costruire una mappa visiva che sembra uscita dalle tasche di una biblioteca di un esploratore di un tempo passato, cosa che la rende sempre interessante. Piena di dettagli e dialoghi silenziosi tra le figure, uno per tutti il vestito della bambina cieca... con il pittore. 
 

Un panorama che è contemporaneamente esotico, e quotidiano che sa attingere da molti repertori diversi: palme da dattero e soldatini di piombo in divisa danese...ah, la Murgia.
 
 
Lunga vita ai libri che progettano un futuro migliore, Avanti tutta! tra i migliori.

Carla



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