E ALLORA, NON RESTA CHE ANDARE
Avanti tutta! Guia
Risari, Daniela Iride Murgia
Edizioni Corsare 2020
ILLUSTRATI PER MEDI (dai 7 anni)
"Questa storia comincia in una giornata un po' inutile, in cui non sta accadendo niente di speciale e nessuno ha ancora sorriso. In giardino, contro l'albero, trovo due pali lunghissimi, così lunghi che non se ne vede la fine.
Ci penso un po' su e mi arrampico."
Non sono due pali
qualsiasi: hanno dei legnetti messi di traverso. Sono due trampoli.
Ecco, metti due
trampoli davanti a un bambino e lui cercherà di salirci. E tanto più
in alto salirà, tanto più penserà di aver fatto la cosa giusta,
ovvero vedere lontano, vedere dall'alto, vedere quello che fino a un
minuto prima aveva solo potuto immaginare. La seconda cosa che farà
quel bambino sarà di non essere solo in questa magnifica esperienza.
Così, uno dopo l'altro, secondo un rigoroso ordine di affetto, farà
salire con lui il suo cane, papà e mamma, gli amici, anche i più
ingombranti, e poi un po' di persone che lui reputerà bisognose di
quella visuale: un marinaio che cerca il mare, una ragazzina cieca e
un pittore. Tutti, ma proprio tutti, saranno felicissimi di essersi
arrampicati, anche papà e mamma che erano i più riottosi.
E allora non resta
altro che andare!
Una trama scritta
tutta al futuro, non credo sia un caso. Alzarsi e prendere
la giusta distanza da questa pastoia, guardare altrove, guardare
lontano e andare verso un futuro, che sia nuovo necessariamente,
pieno di aria diversa, mai respirata finora. E magari fare tutto
questo con una squadra ben scelta di compagni di avventura.
Se si tasta il
polso dell'editoria, pare che il battito sia accelerato perché ha
intensificato il passo, sta corricchiando più pimpante di prima. Se
si tasta il polso di quella dedicata ai più piccoli la situazione è
anche migliore. Non sono io quella che può fare analisi di mercato o
sociologiche, ma più semplicemente posso immaginare che le
circostanze in cui siamo tutti impastoiati abbiano suggerito a chi
finora non aveva cercato nei libri una mappa per andare avanti, di
provare un nuovo modo per farlo. Le librerie hanno lavorato sodo
perché questo accadesse, il governo ha fatto molto per sostenere la
circolazione dei libri, nelle case con porte e finestre chiuse o
socchiuse le vie di fuga sono state delegate alle storie scritte.
Questo immagino e
non vorrei che qualcuno mi convincesse del contrario. E se così
stanno le cose, è conseguenza quasi inevitabile che un certo numero
di persone abbia capito che nei libri, nei buoni libri, quelli che
contengono le buone storie, ci sono i trampoli necessari, per alzarsi
e andare avanti. I buoni libri, e di questo nessuno mi farà
recedere, sono strumenti utili per orientarsi, e quindi per imparare
a camminare, anche stando fermi. Ci hanno detto di stare fermi e così
il libro, in molti casi, si è reso necessario per continuare ad
andare. In questa ottica
Avanti tutta! ha un doppio merito: quello di essere una buona
storia con solidi trampoli già incorporati e di indicare, sotto
metafora, un'aria nuova da cercare. Un trampolino per fare un salto
verso domani. Un domani pieno di cose nuove. Non so dire se sia una mia
deformazione di interpretazione, ma mi pare che - con consapevolezze
diverse forse - gli autori e gli editori stiano cercando di mettere
nelle condizioni i bambini di progettare il domani, e quindi a tendere verso
qualcosa di meglio di oggi. Non un generico Andrà tutto bene, ma un più consapevole : dont'hope, cope! (Ungerer rules.)
Non so se un
bambino o una bambina coglieranno questa questione fino in fondo, ma
mi auguro che la colgano gli adulti che sono quelli che, fino a prova
contraria, i libri li scelgono e li comprano per i più piccoli senza
portafoglio.
I bambini e le
bambine percepiranno invece, molto di più di quanto potrà capitare
agli adulti, la bellezza della scoperta, dell'avventura, ovvero
dell'ignoto da esplorare che questa storia porta con sé. Troveranno
affinità con il protagonista che fa salire un equipaggio di tutto
rispetto: i motivi delle scelte sono di una logica inoppugnabile,
come di norma è quella dell'infanzia.
Proveranno il
piacere di essere finalmente in alto, godranno di insolite
prospettive visive, a loro negate finora.
Spalancheranno gli
occhi di fronte a una esperienza che tutti vorrebbero vivere e li
terranno spalancati guardando l'immaginario che propone loro Daniela
Iride Murgia, sempre così diversa dagli altri, così bella, così
colta, così ironica (i trampoli di un illustratore sono le sue
matite...). Nel colore, nella forma, nell'iconografia. In ogni più
piccolo dettaglio, nelle citazioni, nella meccaniche. Così necessaria per educare lo sguardo alla
bellezza. Così esatta nei riferimenti. Davvero è capace
di costruire una mappa visiva che sembra uscita dalle tasche di una
biblioteca di un esploratore di un tempo passato, cosa che la rende
sempre interessante. Piena di dettagli e dialoghi silenziosi tra le
figure, uno per tutti il vestito della bambina cieca... con il
pittore.
Un panorama che è contemporaneamente esotico, e quotidiano
che sa attingere da molti repertori diversi: palme da dattero e
soldatini di piombo in divisa danese...ah, la Murgia.
Lunga vita ai libri
che progettano un futuro migliore, Avanti tutta! tra i migliori.
Carla
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