lunedì 11 gennaio 2021

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

IL LATO PRIVATO DELLA GENIALITA’


Sicuramente questo romanzo, ‘Marie e Bronia. Un patto fra sorelle’, racconta la vita di una delle scienziate più famose, Marie Curie e quindi va anche visto nell’ottica della ricostruzione storica della vita di un personaggio famoso. 
Ma è anche qualcosa di diverso: il romanzo, firmato da Natacha Henry e pubblicato da Edt-Giralangolo, racconta le vicende di una famiglia straordinaria, collocandola con grande accuratezza in un ambito storico preciso.
Bronia e Maria Skłodowski nascono a Varsavia in una famiglia di insegnanti e da subito sono incoraggiate a studiare, sono precoci e sveglie, coltivano molto presto il sogno di diventare medico, l’una e chimica, l’altra. Ma gli ostacoli non sono pochi: muore la madre di tubercolosi e Bronia dovrà occuparsi della casa e dei fratelli; Varsavia è occupata dalla Russia zarista, che non consente alle donne di accedere all’università. Le due ragazze non si scoraggiano e partecipano ai corsi dell’Università Volante, un’università clandestina alle cui lezioni potevano partecipare anche le donne. Ma tutto questo non è sufficiente. Per poter portare avanti i loro studi, le ragazze dovrebbero trasferirsi a Parigi: ecco il patto fra le due sorelle, Maria, lavorando come istitutrice presso una famiglia facoltosa, manterrà agli studi la sorella Bronia, che a sua volta, quando fosse stata in grado di mantenersi, avrebbe provveduto agli studi di Maria. Così Bronia parte per Parigi, dove frequenta la comunità degli studenti polacchi e dove incontra anche il suo futuro marito, Kazimierz Dłuski. Nello stesso tempo, Maria si è trasferita nella tenuta degli Zorawski, dove svolge il ruolo di istitutrice e governante; qui si innamora del giovane Kazimierz, ma la sua famiglia, tradizionalista e conservatrice, si oppone al fidanzamento. Maria perde interesse agli studi e rifiuta più volte l’invito della sorella a recarsi a Parigi. Alla fine, anche incoraggiata dal padre, parte e lì inizia una nuova vita. Nella piccola mansarda senza acqua corrente, ricomincia a studiare fisica e chimica alla Sorbona e lì incontra un giovane professore, Pierre Curie.
La parte di racconto che segue è più conosciuta: Maria diventa Marie, si sposa, condivide con il marito ricerche importantissime, che le faranno ricevere per due volte il premio Nobel. Nello stesso tempo, Bronia, divenuta medico come il marito, ritorna in Polonia per condividere con lui l’impresa di aprire un sanatorio nei Carpazi. Nascono figli, ci si accomiata dai genitori anziani, si raccolgono successi e si affrontano lutti.
Il romanzo ci racconta con partecipazione le vicende di questa famiglia fuori dal comune e sottolinea, giustamente, la particolarità delle relazioni familiari.
Siamo a metà Ottocento e i genitori di Bronia e Maria nemmeno per un momento si pongono il problema se sia gusto far continuare gli studi alle ragazze; anzi, il padre, Władyslaw, le incoraggia e le sprona costantemente. Nessuna delle due ce l’avrebbe fatta se l’altra non avesse generosamente porto il proprio aiuto. E poi, i personaggi maschili, i due mariti che, con maggiore o minore coerenza, non solo non ostacolano le carriere delle consorti ma si fanno parte attiva per la loro realizzazione. L’autrice non casualmente ci offre un’accurata ricostruzione d’ambiente, ricca di dettagli, solo apparentemente secondari: come, ad esempio, i due vestiti di Marie, per lei più che sufficienti, tanto che la sorella stenta a convincerla a comprarsene uno nuovo per il matrimonio. O gli impacci del giovane Pierre, vissuto fino ai trentacinque anni con i genitori.
Da questo punto di vista, questa è una storia singolare, in cui l’eccezionalità rompe gli schemi di una società profondamente sessista; Natacha Henry, giornalista e scrittrice franco britannica, sottolinea molto l’aspetto delle relazioni personali, perché in quel contesto fanno la differenza: senza la solidarietà fra sorelle, senza genitori illuminati, senza consorti partecipi dei progetti delle proprie mogli, le vite di Maria e Bronia sarebbero state molto diverse, così come lo sarebbero state se le due ragazze non avessero avuto quella intelligenza, quella tenacia, quella capacità di resilienza che hanno fatto superare loro tutte le avversità.
Lettura importante per ragazzi e ragazze di oggi, alla ricerca di obbiettivi per cui valga la pena combattere. Consigliata dagli undici anni in poi.
 
Eleonora


“Marie e Bronia. Un patto fra sorelle”, N. Henry, Edt-Giralangolo 2020





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