IL LATO PRIVATO DELLA GENIALITA’
Sicuramente questo romanzo, ‘Marie e
Bronia. Un patto fra sorelle’, racconta la vita di una delle
scienziate più famose, Marie Curie e quindi va anche visto nell’ottica della ricostruzione storica
della vita di un personaggio famoso.
Ma è anche qualcosa di diverso: il
romanzo, firmato da Natacha Henry e pubblicato da Edt-Giralangolo,
racconta le vicende di una famiglia straordinaria, collocandola con
grande accuratezza in un ambito storico preciso.
Bronia e Maria Skłodowski nascono a
Varsavia in una famiglia di insegnanti e da subito sono incoraggiate
a studiare, sono precoci e sveglie, coltivano molto presto il sogno
di diventare medico, l’una e chimica, l’altra. Ma gli ostacoli
non sono pochi: muore la madre di tubercolosi e Bronia dovrà
occuparsi della casa e dei fratelli; Varsavia è occupata dalla
Russia zarista, che non consente alle donne di accedere
all’università. Le due ragazze non si scoraggiano e partecipano ai
corsi dell’Università Volante, un’università clandestina alle
cui lezioni potevano partecipare anche le donne. Ma tutto questo non
è sufficiente. Per poter portare avanti i loro studi, le ragazze
dovrebbero trasferirsi a Parigi: ecco il patto fra le due sorelle,
Maria, lavorando come istitutrice presso una famiglia facoltosa,
manterrà agli studi la sorella Bronia, che a sua volta, quando fosse
stata in grado di mantenersi, avrebbe provveduto agli studi di Maria.
Così Bronia parte per Parigi, dove frequenta la comunità degli
studenti polacchi e dove incontra anche il suo futuro marito,
Kazimierz Dłuski. Nello stesso tempo, Maria si è trasferita nella
tenuta degli Zorawski, dove svolge il ruolo di istitutrice e
governante; qui si innamora del giovane Kazimierz, ma la sua
famiglia, tradizionalista e conservatrice, si oppone al fidanzamento.
Maria perde interesse agli studi e rifiuta più volte l’invito
della sorella a recarsi a Parigi. Alla fine, anche incoraggiata dal
padre, parte e lì inizia una nuova vita. Nella piccola mansarda
senza acqua corrente, ricomincia a studiare fisica e chimica alla
Sorbona e lì incontra un giovane professore, Pierre Curie.
La parte di racconto che segue è più
conosciuta: Maria diventa Marie, si sposa, condivide con il marito
ricerche importantissime, che le faranno ricevere per due volte il
premio Nobel. Nello stesso tempo, Bronia, divenuta medico come il
marito, ritorna in Polonia per condividere con lui l’impresa di
aprire un sanatorio nei Carpazi. Nascono figli, ci si accomiata dai
genitori anziani, si raccolgono successi e si affrontano lutti.
Il romanzo ci racconta con
partecipazione le vicende di questa famiglia fuori dal comune e
sottolinea, giustamente, la particolarità delle relazioni familiari.
Siamo a metà Ottocento e i genitori di
Bronia e Maria nemmeno per un momento si pongono il problema se sia
gusto far continuare gli studi alle ragazze; anzi, il padre,
Władyslaw, le incoraggia e le sprona costantemente. Nessuna delle
due ce l’avrebbe fatta se l’altra non avesse generosamente porto
il proprio aiuto. E poi, i personaggi maschili, i due mariti che, con
maggiore o minore coerenza, non solo non ostacolano le carriere delle
consorti ma si fanno parte attiva per la loro realizzazione.
L’autrice non casualmente ci offre un’accurata ricostruzione
d’ambiente, ricca di dettagli, solo apparentemente secondari: come,
ad esempio, i due vestiti di Marie, per lei più che sufficienti,
tanto che la sorella stenta a convincerla a comprarsene uno nuovo per
il matrimonio. O gli impacci del giovane Pierre, vissuto fino ai
trentacinque anni con i genitori.
Da questo punto di vista, questa è una
storia singolare, in cui l’eccezionalità rompe gli schemi di una
società profondamente sessista; Natacha Henry, giornalista e
scrittrice franco britannica, sottolinea molto l’aspetto delle
relazioni personali, perché in quel contesto fanno la differenza:
senza la solidarietà fra sorelle, senza genitori illuminati, senza
consorti partecipi dei progetti delle proprie mogli, le vite di Maria
e Bronia sarebbero state molto diverse, così come lo sarebbero state
se le due ragazze non avessero avuto quella intelligenza, quella
tenacia, quella capacità di resilienza che hanno fatto superare loro
tutte le avversità.
Lettura importante per ragazzi e
ragazze di oggi, alla ricerca di obbiettivi per cui valga la pena
combattere. Consigliata dagli undici anni in poi.
Eleonora
“Marie e Bronia. Un patto fra
sorelle”, N. Henry, Edt-Giralangolo 2020
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