mercoledì 27 gennaio 2021

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

IL PICCOLO CONTRIBUTO 
 
La piccola Anna, Inger e Lasse Sandberg (trad. Laura Cangemi)
Vanvere Edizioni 2020


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)


"Mentre camminava per strada la Piccola Anna vide un Signore Alto alto.
Era così alto che non entrava nella pagina. Aveva un cappello verde e ci fece sedere sopra la Piccola Anna."


Il cappello con tutta la bambina arrivò sulla testa del Signore Alto Alto e da lassù Anna poteva vedere a grande distanza. Le cose che vide furono diverse, ma forse è meglio non svelarle. Andranno scoperte, girando le pagine, una a una. Così come te che hai il libro in mano, anche Anna le guardò una per una.
Messe tutte insieme, però, fecero riconoscere ad Anna qualcosa di 'familiare'.

È piccolo, ma davvero molto piccolo, ma mantiene onorevolmente la forma del libro. È la prima cosa che colpisce di questo oggetto: il suo essere un libro, un libro grande, in miniatura. Ha la sua copertina cartonata, i suoi angoli vivi, la carta delle sue pagine è uso mano e anche il numero di pagine è regolamentare. Però sta nel palmo di una mano di adulto. L'aver ripetuto la copertina anche nella controcopertina rende il libricino ancora più prezioso.
 
 
C'è da supporre che questo formato abbia a che fare con il contenuto della storia.
Il suo essere lillipuziano è una sorta di eco 'formale' di quello che è il carattere distintivo della protagonista, la Piccola Anna e del suo gentile amico, il Signore Alto Alto. Infatti l'atto di aver rimpicciolito ulteriormente l'originale svedese, il contenitore libro a tali minuscoli termini rende ancora più ingombrante il Signore Alto alto che lo attraversa a fatica. Pezzi di lui rimangono fuori scena ed è questo uno dei divertimenti del libro, ma non l'unico. L'altro consiste nel chiamare dentro il proprio lettore fin dalla seconda pagina quando la Piccola Anna comincia la sua osservazione. 
 

Una domanda diretta - Secondo te cosa vide? - dà l'avvio a un gioco da fare con gli occhi e con la voce. In ogni pagina è raffigurato qualcuno o qualcosa che viene solo enumerato a parole nella pagina di sinistra e disegnato in quella di destra. Alla voce del lettore il compito di riempire quel silenzio del testo. A una prima lettura non sempre si indovineranno le definizioni corrette, in alcuni casi occorre la giusta dose di capacità di osservazione. 
 

Ma già dalla seconda volta che lo si sfoglia, sarà gustoso e soddisfacente per il piccolo lettore non sbagliarne neanche mezza. E questo è il secondo divertimento del libro.
Le cose da notare però non finiscono qui. Un libro costruito in questo modo, con un protagonista così ingombrante, e una così minuscola, apre a una riflessione sul concetto di spazio reale e spazio immaginato. Un ragionamento per una mente 'in costruzione' non esattamente banale.
Nel 1964 , anno in cui uscì, già un bel po' di strada era stata fatta riguardo alla questione del rapporto fra il disegno, ovvero lo spazio circoscritto e progettato della pagina, e lo spazio reale che prosegue dal filo del foglio. 
 
 
Anche La Piccola Anna, per come è disegnata, porta il suo 'piccolo' contributo alla riflessione. Ogni volta che sottoponiamo a un bambino uno spazio disegnato o dipinto (o chiediamo a lui di realizzarlo) mettiamo in essere un meccanismo di pensiero tutt'altro che semplice. Inger e Lasse Sandberg, per come hanno immaginato la loro storia, richiedono al piccolo lettore di 'credere ciecamente' allo spazio bianco disegnato, del tutto costruito ad arte per il suo sguardo, e contemporaneamente lo mettono in guardia dal non dimenticare lo spazio che nella realtà occuperebbero effettivamente le 'cose' disegnate. Quello spazio reale che parte proprio laddove la pagina termina.
In altre parole, il Signore Alto Alto è così grande che mai in nessuno dei disegni che lo ritraggono riesce a comparire per intero, come a confermare che lui è contemporaneamente finto, perché è un disegno, ma anche molto vero, infatti non ha abbastanza spazio per starci, nei disegni, nelle pagine...
Bella capriola! 


Sulla questione del 'tradimento dell'immagine' non sarà necessario ricordare pipe che non sono pipe... Ma è un po' quella roba lì.


Carla
 
Noterella al margine. Forse sulle orme del Signore Alto Alto dietro i libri di questa coppia di autori di culto di tutta la Svezia è stato costruito un gigantesco sistema familiare (Tresandberg Ab) che governa tutti i diritti dei personaggi dei loro libri che sono diventati da cartoni animati, a decorazioni di piscine, da musei/laboratorio a pupazzi di stoffa, da fumetti a magliette che Inger Sandberg, nel festeggiare i suoi novant'anni, sorridente e sorniona indossa.

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