ALMA DEL VENTO
Lo straordinario viaggio di due ragazzi in fuga sulle onde della libertà’, pubblicato da Mondadori, è l’ultimo romanzo pubblicato in Italia di Timothée de Fombelle, anche questa volta con l’ausilio delle illustrazioni di François Place. E che romanzo!
Dopo prove non all’altezza del romanzo che ha portato l’autore all’attenzione del pubblico italiano, ‘Tobia. Un millimetro e mezzo di coraggio’, pubblicato nel 2006 per i tipi delle edizioni San Paolo, ecco finalmente un romanzo di grande respiro, costruito con sapiente perizia, ricco di avventura e di riflessioni sul mondo coloniale.
La trama, come nei suoi migliori romanzi, non è lineare e intreccia tre linee narrative: la storia di Alma, intrepida ragazzina appartenente ad un popolo africano ai confini del mito; la storia di Joseph, imbarcato sulla nave negriera comandata dal feroce Capitano Gardel; e quella di Amélie Bassac, la figlia dell’armatore della Douce Amélie, la nave attorno alla quale si incrociano i destini dei tre ragazzi; Amélie, coinvolta nel complotto ordito dal contabile del padre, si trova a doversi imbarcare, alla volta delle Americhe, per rintracciare il veliero di sua proprietà, e su cui si svolge buona parte dell’azione.
La storia che seguiamo con maggiore chiarezza è quella di Alma, da quando, per seguire le tracce del fratellino, fuggito in sella al cavallo bianco con cui avevano imparato a vivere, lascia la sua terra: una valle chiusa da un passaggio impenetrabile, che solo con la stagione delle piogge può essere attraversato. In quella valle vive isolata la sua famiglia: il padre, ex mercante di schiavi, la madre, ultima del popolo degli Oko, portatori di segreti poteri, e il fratello più grande.
Appena il fratellino più piccolo fugge, Alma si mette sulle sue tracce e così farà il padre, ignaro della fuga di Alma. I cacciatori Ashanti, nel frattempo, raggiungono la valle e fanno prigionieri Nao e suo figlio.
Nello stesso tempo Joseph, imbarcato sulla Douce Amélie, cerca di convincere il Capitano di essere in possesso di informazioni importanti sul leggendario tesoro del pirata Luc de Lerne; spinto dall’avidità, il Capitano segue le indicazioni del ragazzino, che sulla nave incontra il carpentiere Poussin, che ha ben altri motivi per essere lì. Sta infatti indagando sulla morte sospetta di suo figlio e dell’amico che lo stava istruendo.
C’è dunque forte il sapore dell’avventura, quella degli intrighi e dei colpi di scena, delle storie di mare e di pirati, ma c’è anche il ritratto impietoso dei grandi imperi coloniali, siamo nel 1786, della tratta degli schiavi africani, della disumanità che ha accompagnato la grandezza degli stati europei.
Uno dei ‘tesori’ più preziosi imbarcati sulla nave era rappresentato da casse piene di biancheria, portate in America perché si riteneva che lavate nelle lontane lande americane sarebbero tornate indietro più bianche che mai; mentre nella stiva viaggiavo ammassati i futuri schiavi delle piantagioni di cotone. Raffinatezza e orrore, la grande civiltà fondata sullo sfruttamento e il commercio degli schiavi.
Il romanzo, come dicevo, ha una struttura complessa, ma come in ‘Tobia’, c’è un ritmo serrato che tiene incollati alla pagina, e un grande respiro, che unisce la ricostruzione realistica della tratta degli schiavi nell’Africa Occidentale, con i luoghi, i porti, gli usi e gli attori di questo disumano mercato, ma nello stesso tempo una vena fantastica, che rende giustizia ai popoli così a lungo sfruttati.
Sono molti i colpi di scena e non tutte le linee narrative si intrecciano perfettamente nel finale, facendo pensare, ed è un bel pensiero, ad un possibile seguito.
E’ un romanzo davvero apprezzabile per la forza del suo racconto e per la capacità narrativa dell’autore, ma anche per l’originalità dell’ambientazione scelta, uno di quei romanzi che si fatica ad abbandonare.
Lettura caldamente consigliata a ragazze e ragazzi riflessivi, amanti dell’avventura, a partire dai dodici anni.
Eleonora
“Alma del vento. Lo straordinario viaggio di due ragazzi in fuga sulle onde della libertà”, T. de Fombelle, ill. F. Place, Mondadori 2021
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