AL LIMITE
‘Un comportamento estremamente
illogico”, di John Corey Whaley, pubblicato recentemente da
Mondadori nella collana I Grandi, si gioca tutto sul concetto di
limite: il personaggio principale è un borderline, soggetto ad
attacchi di panico e da anni rinchiuso dentro casa; la protagonista
femminile, e poi il suo fidanzato, agiscono al limite dell’
eticamente corretto, aiutano Solomon, ma anche sfruttandolo. E
l’editore, scegliendo di collocare il romanzo in una collana per
ragazzi, lo pone però al limite della categoria, tracimando
decisamente verso la letteratura per Giovani Adulti.
I personaggi principali sono appunto
Solomon, circondato da una famiglia quasi perfetta per disponibilità
e comprensione; Lisa, una ragazza prossima a lasciare il liceo e
determinata a vincere una borsa di studio scrivendo una relazione su
un’esperienza diretta con la malattia mentale; il suo fidanzato
Clark, giovanotto aitante, ma poco avvezzo a frequentare i compagni
della squadra di pallanuoto.
Solomon ha iniziato la sua carriera da
‘strano’, buttandosi, alle medie, dentro una fontana; da quel
momento si è chiuso dentro casa per non soccombere ai suoi attacchi
di panico; studia online, segue con maniacale precisione alcune serie
televisive, prima fra tutte quella di Star Trek.
Lisa lo ha eletto a cavia
inconsapevole: vuole riuscire a fargli riconquistare il mondo esterno
per aumentare le sue probabilità di accesso alla borsa di studio.
Così riesce a introdursi nella vita di Solomon, a conquistarne la
fiducia, condividendo con lui quasi tutto il suo tempo libero; in
nessun modo vuole far sapere qual è il suo vero obiettivo. Il
fidanzato Clark, con cui i rapporti sono poco più che platonici, non
condivide questo modo di agire, ma viene coinvolto nell’impresa. A
questo punto Solomon si ritrova ben due amici, mentre la nonna
finanzia la costruzione di una piscina, grande sogno di Solomon.
Gli altri personaggi, le famiglie di
Lisa e Clark, sono sostanzialmente di contorno e servono a
distribuire tipizzazioni come la madre che inanella matrimoni mal
assortiti, o la famiglia ultra religiosa.
Con il passare del tempo, la situazione
non può che complicarsi: Solomon dichiara la propria omosessualità,
si innamora, non ricambiato, di Clark, mentre inevitabilmente, il
segreto di Lisa viene a galla. Tutto sembra andare in pezzi, ma le
cose trovano una ricomposizione inaspettata.
Nonostante rischi più volte di farlo,
l’autore riesce a evitare le situazioni più scontate, anzi nel
finale rimescola le carte delle relazioni fra i personaggi
principali. Se pecca indiscutibilmente di una certa semplificazione
delle situazioni, il romanzo ha indubbiamente alcuni punti di forza:
la descrizione, tratteggiata con sensibilità, di un ragazzo in
difficoltà con modalità di fuga che rasentano la patologia. Le sue
paure, le sue ossessioni, la riscoperta del mondo esterno attraverso
i ‘corpi’ dei suoi nuovi amici; la descrizione dell’universo
fantastico dei ragazzi di oggi, impregnato dalle serie televisive (e
Star Trek non è certo la peggiore) e dai video giochi, cui Solomon
affianca gli scacchi e i giochi da tavolo. L’indeterminatezza
sessuale, che lascia in ombra molti aspetti della vita degli e delle
adolescenti. La descrizione dell’evoluzione del rapporto fra i tre,
dove attrazione, gelosia, affetto, fratellanza si mescolano in
proporzioni variabili.
Molti ingredienti, un linguaggio
fluido, una struttura a capitoli alterni che vedono le vicende dal
punto di vista dei due personaggi principali, tutto questo rende la
lettura consigliata a ragazze e ragazzi a partire dai quattordici
anni.
Eleonora
“Un comportamento estremamente
illogico”, di J. Corey Whaley, Mondadori 2021
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