ANCORA SUL PRIMA E SUL DOPO
Dopo l’eccellente rappresentazione del tempo data da Anne-Margot Ramstein e Matthias Aregui in ‘Prima Dopo’, lo stesso editore, L’Ippocampo, propone un illustrato di Bernadette Gervais: ‘In 4 tempi’.
Qui, infatti, la sequenza temporale è
scandita dai quattro riquadri che riempiono la pagina di destra,
mentre in quella di sinistra il ritmo è esplicitato dai quattro
punti in cui si sviluppa l’azione.
In questo modo 1. un bocciolo 2. si
schiude, 3. cadono i sepali e 4. il papavero sboccia.
Fosse tutto così, sarebbe
probabilmente un lavoro apprezzabile soprattutto dal punto di vista
formale. In realtà l’autrice si diverte, e molto, a costruire
delle piccole storie: un’anatra che passa da sola, poi, nella
sequenza successiva, passa insieme ad un’altra e infine, nella
terza sequenza, i due passano seguiti dagli anatroccoli.
Altre volte, le tavole collegate fra
loro, con lo stesso soggetto, che non sono mai collocate
consecutivamente, ripetono un’azione che appare sempre uguale: la
chiocciola che parte e poi passa, sempre lentissimamente.
Talvolta viene descritta, sempre in
quattro tempi, un’azione velocissima: la lepre che corre o il
riccio che, spaventato, si appallottola; altre volte si seguono i
cambiamenti indotti dal passare del tempo: la fioritura di un
bocciolo o una pera che prima matura e poi marcisce.
Ma tutte queste sequenze sono comunque
espressione del passare del tempo, un tempo lineare, talvolta
accelerato, altre volte rallentato dall’azione di soggetti
lentissimi. Un tempo ritmato e razionalizzato nella scansione in
quattro parti, comunque orientato dal passato al presente.
Il lettore e la lettrice più piccoli
si divertiranno un mondo a ricostruire le storie, così come le ha
pensate l’autrice : quanto tempo, o meglio quante pagine impiega la
lumaca per arrivare da un lato all’altro del foglio? E il gatto ad
andare e tornare?
Ma credo ci si possa divertire
moltissimo anche a inventarsele le storie, su questo schema ritmico
e semplice.
Meno astratto di ‘Prima Dopo’,
questo è un albo godibilissimo a tutte le età: formalmente
ineccepibile, coi rigorosi fondi neri della pagina a sinistra e con
la geometrica leggibilità delle immagini di destra; la scansione in
quattro tempi invita alla ricerca della differenza del dettaglio,
qualche volta macroscopico, altre volte no, che denota il passaggio
di stato. I più piccoli potranno interpretare al meglio l’aspetto
giocoso, i più grandi potranno perdersi in intriganti riflessioni
sul tempo, sulla sua soggettività e sullo scorrere ineluttabile dal
prima al dopo. Sul tempo si potrebbero dire molte altre cose e lo si
potrebbe descrivere in modi diversi, per esempio supponendone la
ciclicità; ma questo mi sembra un ottimo, razionalissimo, inizio.
Lettura consigliata a lettrici e
lettori dai cinque anni in poi.
Eleonora
“In 4 tempi”, B. Gervais, L’Ippocampo edizioni 2021
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