martedì 6 aprile 2021

UNO SGUARDO DAL PONTE (libri a confronto)

FRA MENZOGNE E VERITA’

Non so quanto appassionino i giovani lettori e le giovani lettrici, ma le questioni che sto per trattare mi appassionano da tempi immemorabili. E’ possibile distinguere fra verità, per quanto relativizzate, e menzogne, si tratti di ‘fake’ che girano sul web o antiche credenze popolari? Ha senso seminare spirito critico e metodo scientifico, in un mondo che sembra dominato dal prevalere del ‘senso comune’, in qualsiasi modo, anche fraudolento, esso si determini?
Alla nobile schiera dei paladini della verità si annoverano gli autori dei libri che vi propongo, Graziano Ciocca e Daniele Aristarco.


Il primo, biologo e divulgatore, è autore di ‘Bufale Bestiali. Perché gli animali non sono quello che crediamo’, pubblicato da De Agostini, nella collana di divulgazione dedicata a lettrici e lettori dai dodici anni in poi.
Di cosa parla questo libro, arricchito dalle vignette del fumettista Lorenzo De Felici? Di una serie di luoghi comuni e credenze relative agli animali, dal suicidio di massa dei lemming al cimitero degli elefanti per arrivare ai super-poteri ‘bestiali’ dei supereroi. Il libro, che affronta numerosi argomenti, smonta le affermazioni fallaci, raccontandone la genesi e dimostrandone l’assenza di basi reali: un po’ per tradizione, molto per la tendenza a trovare risposte semplici a questioni complesse, spesso e volentieri ci accontentiamo dei luoghi comuni per spiegare alcuni comportamenti animali. Un esempio su tutti: lo struzzo che per nascondersi da un predatore, nasconde la testa nel terreno. Non falso, falsissimo: in realtà lo struzzo, il maschio a guardia del nido, si china per occuparsi delle uova, mentre può tranquillamente affrontare un predatore, essendo velocissimo e anche agguerrito. Di esempi di questo genere ce ne sono moltissimi.
Quello che trovo interessante, oltre la capacità di sostenere un testo abbastanza lungo con uno stile ironico e preciso allo stesso tempo, è l’individuare la linea di demarcazione fra una convinzione nata dal senso comune, o dalla tradizione, o anche dal patrimonio fiabesco, ed una derivante da osservazione e metodo, cioè dal confronto di dati. Quello che sappiamo oggi, ed è ‘provvisoriamente vero’, come dice l’autore citando un testo di fisica, nasce dal paziente lavoro di osservazione, catalogazione e interpretazione svolto dai tanti biologi, specialisti nelle diverse branche.



Alla disanima delle ‘bufale’, è anche dedicato il libro di Daniele Aristarco, con le illustrazioni di Giancarlo Ascari e Pia Valentinis, ‘Fake. Non è vero ma ci credo. Il libro, pubblicato da Einaudi ragazzi nel 2018, analizza il meccanismo di costruzione delle ‘false notizie’, come nascono e con quali strumenti vengono fatte accettare da chi è in grado di manipolare i mass media. 


Gli esempi sono tanti: il finto attacco alla radio di una cittadina tedesca ad opera di soldati polacchi, in realtà agenti segreti nazisti, che diede il via all’occupazione della Polonia e, di fatto, alla Seconda Guerra Mondiale; la gigantesca burla dei cerchi nel grano, opera di due pensionati americani, che ha dato il via ad una delle più durature ‘fake’ sulla presenza di extra-terrestri sul nostro pianeta; per finire con la gigantesca frottola sulla presunta cospirazione dietro al ‘finto’ sbarco sulla luna; la serie di false notizie relative ai migranti, che hanno sostenuto le campagne elettorali di alcuni partiti. In ultimo, ma non meno importante, la dimostrazione di come i cosiddetti cookies, espressione della pubblicità comportamentale, cerchino di trasformarci nel consumatore perfetto.
Importantissimo insegnare ai lettori e alle lettrici più giovani il metodo per smascherare le false notizie: la ricerca sulle fonti, il confronto con siti e personalità autorevoli e con opinioni differenti. Tutto quello che non ha a che fare con reazioni emotive o con l’adesione acritica a opinioni che non fanno che confermare quello di cui siamo già convinti, ma si fondano sull’analisi razionale, nei limiti del possibile, dei fatti.
Abbiamo ben visto, durante la pandemia, lo scontro fra chi proponeva opinioni (compreso ‘coviddi non ce n’è’) e chi tentava un approccio scientifico con tutti i limiti della scienza di fronte a qualcosa di sconosciuto.
Questo mi sembra il punto cruciale: non uno scontro fra ‘fedi’, fra credenze e opinioni contrapposti, ma fra metodi di conoscenza, fra chi si accontenta del senso comune e chi cerca le ragioni delle cose.
La ragione scientifica è fatta di domande e di risposte approssimative, di dubbi e di nuove risposte, che magari non rassicurano quanto potrebbe fare una clamorosa ‘bufala’; è fatta di ricerca continua e di infinita curiosità per un mondo che continua a meravigliare , e a spaventare, di quando in quando.
Letture consigliate caldamente, dai dodici ai novantanove anni, a quei ragazzi e quelle ragazze che vogliono vivere con gli occhi ben aperti.

Eleonora


“Bufale bestiali. Perché gli animali non sono quelli che crediamo”, G. Ciocca, Ill. L. De Felici, De Agostini 2021

“Fake. Non è vero ma ci credo”, D. Aristarco, Ill . G. Ascari e P. Valentinis, Einaudi Ragazzi 2018


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