MICROCOSMO, MACROCOSMO
‘In un seme. Manuale per piccoli
collezionisti di meraviglie’, firmato da Beti Piotto e Gioia
Marchegiani, per i tipi di Topipittori, è davvero un bell’esempio
di come, parlando di un aspetto particolare del mondo viventi, si
riesca alla fine a parlare anche di altro, di equilibri naturali, di
ecosistemi, di co-evoluzione e, in generale, dell’interdipendenza
all’interno della biosfera.
Ma in primo luogo questo libro è
proprio quello che dice di essere: un manuale che spiega la
riproduzione delle piante e la funzione dei semi, le diverse
strategie riproduttive che le piante mettono in campo per continuare
ad esistere: dalle piante che provvedono da sole a disperdere i
propri semi, magari con una piccola esplosione, a quelle che
utilizzano il vento, oppure svariate specie animali, che vengono
ricompensate con adeguate quantità di nettare zuccherino, o con la
polpa succosa di un frutto.
Di ogni pianta viene indicato il nome
scientifico e il nome comune e non è un dettaglio: l’invito ai
giovani lettori e lettrici è diventare in primo luogo dei
collezionisti e poi dei tassonomisti, cioè studiosi in erba in grado
di classificare, di riconoscere le peculiarità di alcune piante e
alberi.
Le piante trattate sono di tutti i
tipi: alberi nostrani, piante esotiche, anche comunissime erbe
infestanti. E anche in questo la scelta non è banale, perché anche
nel giardino dietro casa, o nel proprio terrazzo si possono
riconoscere quei meccanismi naturali di cui si parla in generale.
Ci sono due punti che secondo me
rimandano da questo già ricchissimo microcosmo al macrocosmo: uno
riguarda proprio le sementi, così importanti nell’alimentazione
umana, e la conservazione delle specie autoctone contro il monopolio
delle multinazionali, tema cui ha dedicato le sue battaglie Vandana
Shiva. Chi è padrone della terra, dei suoi frutti, e di tutte le
ricchezze, o le povertà che ne derivano?
E l’altro tema è quello della
conservazione degli ecosistemi: la consapevolezza
dell’interdipendenza fra specie animali, uomo compreso, e vegetali
rende cruciale la questione della salvaguardia dei delicati equilibri
ecologici che, nella loro complessità, consentono la nostra stessa
sopravvivenza. Un esempio chiarissimo è quello delle api, specie in
difficoltà a causa dell’uso dei pesticidi, le cui criticità
rischiano di ricadere pesantemente sull’agricoltura.
Dunque, da qualcosa di molto semplice,
farsi una propria piccola arca dei semi, può discendere una maggiore
comprensione di temi molto complessi.
I testi sono di una chiarezza
cristallina, nella loro semplicità e precisione, e sono accompagnati
dalle belle immagini di Gioia Marchegiani, dettagliate quanto è
necessario, ma anche evocative entrando nel testo per esprimere
quello che il testo non può dire: che questo microcosmo non solo è
importante, è anche pieno di bellezza.
L’immagine forse più evocativa è
quella che domina la copertina, in cui la struttura evanescente di un
alchechengi è resa in tutta la sua fragilità.
Credo che questo volume sia una delle
migliori uscite della notevole collana PiNO, che Topipittori dedica
alla divulgazione, ma anche una delle migliori uscite, in campo
no-fiction, di quest’anno.
Consiglio caldamente la lettura e l’uso
di ‘In un seme’, a tutti i ragazzi e le ragazze curiose, che
apprezzino la natura e la sua intrinseca bellezza.
Eleonora
“In un seme. Manuale per piccoli
collezionisti di meraviglie”, B. Piotto e G. Marchegiani,
Topipittori 2021
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