venerdì 10 settembre 2021

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

 OLLE, IL CANE PENSOSO

 
Un piccolo capolavoro dalla penna felice di Guus Kuijer, con le illustrazioni di Thé Tjong-Khing, ci viene ora proposto da Camelozampa, a più di trent’anni dalla sua pubblicazione originale.
È la storia di Olle, straordinario compagno di vita per ben tredici anni. Olle è un cane, anzi il cane dello scrittore, che lo introduce, suo malgrado, nel mondo del linguaggio animale.
L’inizio di questa breve storia è di una normalità solo apparente: Olle da cucciolo non è bravo a rispondere ai comandi, ma se ci si ragiona un po’ alla fine si comporta degnamente. L’autore, che in quel momento ha quasi cinquant’anni, non vuole credere alla moglie quando lei afferma di aver sentito il cane pronunciare alcune parole: stiamo scherzando, un cane che parla, ma bastano poche righe per ribaltare lo scetticismo in serena accettazione.
E così il nostro protagonista, lo scrittore stesso, ci racconta di come ha cominciato a scambiare piacevoli conversazioni con Olle, ma anche con l’imponente compagna che si aggiunge alla famiglia e con le oche Flip e Flap.
Il mondo animale è tutto un chiacchiericcio, uno scambio continuo di affermazioni, saluti, insulti, che gli umani distratti non riescono a cogliere.
Scopriamo così che Olle è convinto che la sua paperella di gomma sia viva, che ama riflettere sulle sorti del mondo, ama in modo particolare la sua casa dei sogni, ovvero la tana che ha accuratamente scavato in giardino e in cui si rifugia per meditare.
Ama anche la sua compagna Dien, ma non sa, e non imparerà mai, a far nascere dei cuccioli; il loro legame resterà un caldo amore romantico; ma Olle è anche affezionato alla coppia di oche selvatiche Flip e Flap, con cui ha, nel momento della cova, qualche incomprensione, che sfocia in rumorosi battibecchi.
Una volta entrati nel mondo di Olle non si può far altro che seguirlo nelle sue avventure, nelle sue riflessioni, nella straordinaria capacità di valutare gli estranei, capacità ben sfruttata dai suoi amici umani.
Molti sono gli episodi esilaranti, come quello del panettiere, attaccato, con molta delicatezza, alle caviglie nella speranza di fargli cadere il cestino pieno di pane fragrante.
Tutta la vita di Olle scorre in queste pagine, descritta da Kuijer con la sua proverbiale leggerezza, capace di rendere così intimamente umani momenti allegri e momenti tristi. A fianco di Madelief o di Polleke, straordinari personaggi usciti dalla sua penna, abbiamo questo saggio cane, intento a vivere intensamente la sua vita.
‘Il vento è un libro avvincente. Olle guarda in lontananza, ma non vede niente. Tutto ciò che succede, succede nella sua testa. È seduto ritto, il naso all’insù per non perdersi una sola riga del vento.’ Chi ha vissuto con i cani sa quanto siano vere queste parole.
Se dunque la breve storia di Olle centra temi importanti con l’efficacia di sempre, altrettanto interessante è il linguaggio che adotta l’autore, un linguaggio che mescola sapientemente pensiero razionale e pensiero magico, rendendo plausibile e ‘vero’ anche quello che la razionalità nega.
Questa capacità di parlare ad altezza bambino, o ragazzo, gli consente di affrontare pensieri, sogni, desideri che altrimenti non avrebbero voce.
Un cane sa parlare? Certamente sì, nell’universo infantile, ma anche per quegli adulti che non hanno dimenticato la propria infanzia e che ne hanno coltivato la memoria. Ma direi di più, questa capacità di comprendere anche quello che non è detto a parole, o con parole inconsuete, consente di conoscere aspetti della realtà non meno importanti.
Per tutti questi motivi e per il bellissimo ritratto di un cane pensoso, consiglio caldamente la lettura a bambine e bambini dagli otto anni in poi, tacendo alle mamme e alle nonne il breve accenno alla riproduzione canina. Spero non me ne vorranno.
 
Eleonora


“Olle”, G. Kuijer, ill. di Thé Tiong-Khing, Camelozampa 2021




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