mercoledì 27 ottobre 2021

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

L’UNIVERSO IN UN FIOCCO DI NEVE
 

Assolutamente originale il libro illustrato, di cui Bertrand Santini firma il testo e Laurent Gapaillard le immagini, intitolato ‘Il Fiocco’, alludendo a quanto di più elementare possiamo immaginare, un fiocco di neve. La pubblicazione è recentissima, a opera de L’Ippocampo.
Il testo che ispira ‘Il Fiocco’, ‘Strena seu de nive sexangula’, è del giovane Keplero; il protagonista di questa storia è proprio lui, Keplero, che si presenta a Palazzo Reale, durante una grande festa per il nuovo anno, con un regalo sorprendente. Prima di lui un astronomo aveva regalato al re un cannocchiale e con quello il giovane invita Sua Maestà a rimirare il suo dono, un semplice fiocco di neve. Il re lo guarda ingrandito e non vede solo la geometrica bellezza della sua struttura: comprende all’improvviso che l’Uomo non è affatto al centro dell’Universo, ma è parte di tutto il creato. I cortigiani, gli uomini di fede lì presenti si scandalizzano e uno di essi prende in mano il fiocco di neve, che si scioglie; ma ecco che da lì scaturisce una valanga che invade il palazzo e origina un disastroso incendio, da cui si salva il solo Keplero.
 
 
Conosciamo questa coppia di autori per ‘Lo Yark’  e in questa nuova prova ritroviamo le migliori capacità di entrambi. Santini, che è un maestro della prosa poetica, prende spunto dal testo di Keplero per dare vita a una favola in rima, tradotta da Ottavio Fatica, dall’evidente finalità morale. Gapaillard, con i suoi virtuosistici disegni a china, costruisce un immaginario che dà corpo all’idea di apocalisse che Santini vuole trasmettere.
 

In realtà, il testo originale, in forma epistolare, riguarda la struttura geometrica dei cristalli di neve e le riflessioni che ne conseguono, dovute all’osservazione di questo fenomeno naturale.
La geometrica potenza della natura, i suoi sconfinati segreti che i nuovi strumenti consentono di osservare, nel cielo come in terra, è la metafora di un ordine naturale di cui l’uomo è parte infinitesima e secondaria, se non fosse per le sue capacità distruttive.
Questo è un sentimento, prima ancora che un ragionamento, che oggi si fa sempre più forte, ma nel ‘600 ancora non erano chiare le implicazioni che gli studi astronomici e matematici avrebbero comportato. Ma giustamente Santini proprio su quelle prime rivoluzionarie affermazioni, sullo stupore che la natura, svelata con i nuovi strumenti di indagine, suscitava, sullo sgomento delle domande che si affacciavano già allora, all’alba della scienza moderna, proprio su questo sofferma l’attenzione e immagina questa magica notte in cui un ragazzino svela al re e alla sua ottusa corte quanto siano poca cosa nei confronti del Mondo. L’arroganza e l’ignoranza di questa corte, che potrebbe ben rappresentare l’umanità in genere, sono la causa della loro rovina e nessuno può dire se questa sia la fine della storia o l’inizio di una nuova era.
 
 
Le illustrazioni di Gapaillard sono dettagliatissime, sia nella parte architettonica che in quella naturalistica, richiamando, in alcuni momenti, le stampe di Piranesi. Ma non c’è in queste immagini solo la precisione descrittiva dell’ambiente in cui si svolge il racconto: c’è il senso di stupore, c’è il grottesco delle figure umane asservite al dogma, c’è la disperazione di una rovina inarrestabile.
 

Bella prova d’autore, suggestiva nella sintesi estrema di un racconto morale, perfetta dal punto di vista formale.
Non è certo un libro pensato solo per i ragazzi, è proprio quel tipo di libro illustrato che rivolge ad una platea vasta di possibili lettori. Caldamente consigliato a partire dai dodici anni.

Eleonora


“Il Fiocco”, B. Santini e L. Gapaillard, L’Ippocampo 2021

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