venerdì 29 ottobre 2021

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

L'ETÀ D'ORO
 
Rapimento in biblioteca, Margaret Mahy, Quentin Blake 
(trad. Marina Vaggi) 
Interlinea 2021 




 NARRATIVA ILLUSTRATA PER MEDI (dai 7 anni) 

 "Un giorno Serena Laburnum, la bellissima bibliotecaria, venne rapita da una banda di malviventi. Era andata a fare due passi nel bosco, appena fuori città, quando fu assalita dai rapitori che la portarono via. 'Perché mi rapite?' domandò secca. 'Non ho amici né parenti ricchi. In realtà sono un’orfana senza altra casa che la biblioteca'.'Proprio per questo' disse il capo rapitore. 'Il Consiglio Comunale pagherà caro per riaverti indietro. Dopotutto chiunque sa che la biblioteca non funziona senza di te'". 

Era vero: lei aveva in tasca le chiavi della biblioteca. Tuttavia un piccolo problema c'era con il suo rapimento. La bibliotecaria si rivela fin da subito contagiosa, dato che la domenica precedente era stata a trovare una sua amica e i suoi quattro bambini con la varicella. Il capo dei rapitori l'ha già avuta, ma il resto della banda dopo poco è tutta a letto piena di bolle. Così mentre il Consiglio Comunale è lì che non sa che decisione prendere, la bibliotecaria si deve improvvisare infermiera, ma per essere efficace le occorrerebbe consultare il prezioso Dizionario dei più efficaci rimedi casalinghi, che però è su uno degli scaffali della biblioteca. 
Ed è così che il rapimento viene temporaneamente sospeso; la bibliotecaria ritorna tra i suoi libri, prende quelli necessari e ritorna - perché è leale - tra i suoi malati. 
 
 
Il tempo passa leggendo loro e curando con gli efficaci rimedi i rapitori che dopo tre settimane accantonano definitivamente l'idea del rapimento e la lasciano tornare al suo bancone. Se così si fosse conclusa la vicenda, tutto sarebbe andato bene, ma sarebbe stata una storia anche un po' noiosa. Le cose, invece, andarono ben diversamente e, dopo un bel po' di colpi di scena, inseguimenti e anche un terremoto, la vicenda non si concluse bene: si concluse magnificamente. 

A più di quarant'anni dalla sua prima pubblicazione in inglese nel 1979, si trova di nuovo in circolazione questo racconto di una delle scrittrici che hanno illuminato la letteratura di quegli anni ruggenti, Margaret Mahy, e illustrato da un altro faro lucente, Quentin Blake. 
Pubblicato in Italia nel 1985 da Editrice Bibliografica (!) con un titolo di poco diverso e con una bibliotecaria chiamata Costanza Gentilucci e un bandito Salvatore Benvenuto e un morbillo al posto di una varicella, ha fatto ridere legioni di ragazzini. 
Margaret Mahy, che ha dedicato questo racconto a una sua amica bibliotecaria, è stata lei stessa bibliotecaria a lungo. Chi meglio di lei poteva raccontare il mondo un po' ovattato di una biblioteca e metterlo temporaneamente in subbuglio con una incursione di briganti senza scrupoli? Erano quelli gli anni in cui ai ragazzini venivano serviti racconti di ottima fattura e di ottimi autori che dell'assurdo e del paradosso avevano fatto una fede. 
 
 
Rapimento in biblioteca/La bibliotecaria rapita non fa eccezione. La Mahy lavora magistralmente sempre sul filo dell'inverosimile, infilando in un contesto molto verosimile, il granello che manda tutto all'aria e scompagina l'ordine e qualsiasi previsione. Nella vita abitudinaria di una bibliotecaria, arriva un rapitore; nella vita fuorilegge dei rapitori arriva la varicella e Peter Coniglio; nella biblioteca, tra i libri in ordine alfabetico, si infila a scaffale il capo dei briganti, al silenzio delle sale si oppone un terremoto e ultimo, nella vita di una signorina tranquilla che fa un mestiere tranquillo... Questo è il plot che potrebbe essere stato concepito tranquillamente anche dalla mente senza confini di un qualsiasi bambino.
 

Invece è il frutto del pensiero di un adulto. La Mahy percorre una sorta di doppio binario in cui per tutta la vita si è mossa: da un lato l'ordine (riassumibile nella professione di una bibliotecaria quale lei è stata prima), dall'altro il caos creativo (riassumibile nella professione di scrittrice quale lei è stata dopo). 
In questo c'è qualcosa di davvero eccitante: la capacità e l'attitudine a essere entrambe le cose. E per di più essere capace di dimostrare, grazie al caos della creatività, che lo stereotipo della bibliotecaria può essere ampiamente sovvertito. In questo senso Serena Laburnum è una bandiera di libertà: mantiene il suo ordine mentale, ma nello stesso momento è capace di inventare soluzioni del tutto paradossali. La sua è una grande riscossa. E siccome l'illustratore per eccellenza delle riscosse e delle rivolte è Quentin Blake, da quella delle lavandaie in poi, il gioco è fatto. 
La sua leggendaria capacità di creare caratteri, personaggi che diventano indimenticabili, e la sua altrettanto unica abilità nel rendere la confusione del movimento, sono in perfetta armonia con quanto scrive Margaret Mahy. E non solo per questo titolo ma per tanti altri. 
Era davvero un'età d'oro, quella. 
 

Lascerei ad altri di parlare di quello che si coglie sullo sfondo, tra le righe, ovvero il valore dei libri per quanto riguarda il loro apporto alla conoscenza e per la loro ricaduta in ambito sociale: dal fornire il know how per alleviare le sofferenze di una varicella inaspettata, al rendere indimenticabile il tempo passato ad ascoltare qualcuno che ti legge una storia. 

 Carla

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