venerdì 5 novembre 2021

FAMMI UNA DOMANDA!

NEL SISTEMA SOLARE CON UN LIBRO GAME


La proposta sul tema dell’astronomia si arricchisce di una nuova, originale impostazione: Luca Perri, che già conosciamo, astrofisico e divulgatore, Adrian Fartade, divulgatore scientifico e Leo Ortolani, uno dei più famosi autori italiani di fumetti, padre del notissimo Rat-man, uniscono le forze per proporre a ragazze e ragazzi un avventuroso viaggio nel sistema solare. Ma non è un libro di divulgazione quale siamo abituati ad utilizzare: la forma espositiva scelta è quella di un libro game, dal titolo ‘Apollo credici. Un game book spaziale’, pubblicato da De Agostini.
Il protagonista è un Pandalorian, e ogni riferimento è pienamente voluto, dal nome improbabile di Schwa Niqqud 8, che gira vestito da panda; intraprende un viaggio spaziale, imbarcandosi sulla navicella Apollo credici, governata da un super computer dal nome evocativo di AL4500.
Fin qui, tutto chiaro; ma per procedere nell’esplorazione del sistema solare, ci vuole la collaborazione del lettore, che a ogni ‘svolta’ deve decidere come proseguire scegliendo fra le varie alternative proposte. Una volta finito di esplorare Giove, ad esempio, si può scegliere se dirigersi verso Saturno oppure andare a esplorare le lune di Giove.
 
 
E così girovagando ci si avvia verso la fine del libro, dove l’intervento di un motore a improbabilità infinita, ovvero un dado, deciderà il finale, talvolta poco edificante, o malinconico o addirittura trionfale.Con questa meccanica, che è tipica dei libri game, la lettura può essere più o meno lineare o avere numerose digressioni, ritorni precipitosi alla base, per poi riprendere di nuovo in mano il libro, ricominciando da capo.
Quanto al contenuto, questo è uno dei migliori libri dedicati all’argomento ‘sistema solare’ per una fascia d’età di ragazze e ragazzi delle medie.
E’ approfondito, chiaro, direi meticoloso nel descrivere le peculiarità di ciascun pianeta; a differenza della collana enciclopedica della Dorling Kindersley, tradotta da Gribaudo, non c’è l’uso dell’immagine come supporto alla spiegazione. Il prezioso intervento di Ortolani, in forma di vignette o di illustrazioni a tutta pagina, non serve a esplicitare il testo, ma rappresenta la sua interpretazione, ovviamente grottesca, del racconto. La spiegazione, dunque, è affidata, coraggiosamente, al testo scritto, che però, grazie alla struttura particolare del libro, non è mai noioso. L’aspetto più strettamente narrativo è all’insegna dell’ironia, con un linguaggio mai troppo tecnico.
 

 
Va detto, poi, che le informazioni sono aggiornatissime e dettagliate quanto lo possono essere in un libro dedicato ai più giovani.
L’uso della forma del libro game potrà non piacere a quelle persone che non amano le contaminazione dei linguaggi: qui credo invece si tratti di un’idea originale per avvicinare i ragazzi alla lettura di testi divulgativi impegnativi, dal punto di vista del contenuto. D’altra parte i libri game hanno avuto in passato una storia gloriosa, che sta lentamente rinascendo, non a caso in parallelo alla crescita dell’attenzione intorno al mondo dei giochi da tavolo, in tutte le loro complesse articolazioni.
Trovo che la casa editrice che propone questo e altri titoli divulgativi, la De Agostini, ha fatto un vero salto di qualità in questo campo, anche se continua a non valorizzare a sufficienza queste produzioni con una minore attenzione sul piano della grafica.
Consiglio la lettura del libro a ragazze e ragazzi appassionati di astronomia, che amino anche i giochi ‘intellettuali’ e un po’ nerd.

Ma lo consiglio ancor di più a genitori e insegnanti che abbiano voglia di allargare i propri orizzonti.

Eleonora

“Apollo credici”, A. Fartade, L. Perri, L. Ortolani, De Agostini




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