LA VERA BESTIA
L’ultimo romanzo, tradotto in italiano, di di Kevin Brooks è piuttosto spiazzante: ‘La Bestia dentro’, pubblicato da Edt giralangolo.
In realtà è un romanzo difficilmente rappresentabile all’interno di un genere letterario: si tratta sicuramente di un thriller, come recita la copertina, e aggiungerei ‘ad alta tensione’,ma, come sempre nei suoi romanzi, è anche un passaggio in una situazione mentale ‘al limite’.
Il protagonista, Elliot, è un quattordicenne particolare, schiacciato da uno stato di panico permanente, tenuto a malapena sotto controllo grazie ad un farmaco. La sua vita è tutta circoscritta dalla sua camera, perfettamente insonorizzata e dotata di tutto il necessario. Detesta gli esseri umani, a parte tre persone, la madre, la zia e il dottor Gibson; Elliot chiama gli uomini cavernivori, a sottintendere la loro natura ferina.
L’azione si svolge nell’arco di poche ore e si snoda su una serie di sfortunate coincidenze, che portano dritte alla scena finale, con tutto quello che ne consegue.
Siamo alla vigilia di Natale ed è in corso una bufera di neve; per errore della farmacia, Elliot non ha potuto ricevere il consueto rifornimento del farmaco che gli consente di tenere sotto controllo la sua devastante paura. La madre, dunque, si accinge ad andare in paese per recuperare la medicina, ma è costretta a lasciare da solo il protagonista. Anche questa soluzione fallisce e ad andare in paese dev’essere la zia, di cui però ben presto si perdono le tracce. La madre di Elliot a questo punto decide di raggiungere a piedi la casa della sorella, i telefoni, cellulari compresi, sono fuori uso.
Ecco Elliot da solo a casa, in attesa spasmodica, con l’unica compagnia di Ellamay, la sorella gemella morta al momento del parto, che lo accompagna costantemente.
Nel frattempo, la zia Shirley è stata aggredita dentro la propria casa da due balordi che vogliono aspettare il ritorno del figlio, direttore di banca, per costringerlo ad aprirgli la cassaforte. Ma il giovanotto è stato drogato dai suoi dipendenti, durante la festa aziendale.
Dunque, la zia di Elliot, e poi la madre, sono impossibilitate a muoversi per aiutare il ragazzo e lui è costretto ad affrontare le sue paure tutte insieme: deve uscire di casa per trovare sua madre e recuperare il farmaco da cui dipende la sua già ridotta normalità.
Si tratta di uno scenario tipico del thriller: il protagonista inconsapevole di una parte degli eventi, è isolato e sottoposto ad una gigantesca prova di coraggio.
Il percorso che porta Elliot verso la casa della zia è fitto di pericoli reali e immaginari; il ragazzino si ferisce, scappa da chi cerca di aiutarlo, perde uno stivale, si trascina nella neve, terrorizzato dalle pecore quanto dai cani. Incontra ‘cavernivori’ amichevoli e ostili. Poi succede qualcosa che cambia i termini della situazione: la Belva oscura, il panico che si impossessa progressivamente di lui, diventa qualcos’altro, e così cambiano le sue sorti.
Come nei suoi romanzi precedenti, di cui secondo me ‘L’estate del coniglio nero’ è il migliore, Brooks costruisce la sua trama con precisione, incastrando i pezzi di questa notte disperata con geometrica sapienza, portando il lettore e la lettrice verso la scena finale con il cuore in gola.
Bello l’arco narrativo del personaggio del protagonista, non so quanto credibile sul piano psicologico, ma convincente sul piano narrativo: un esito che appare scontato vien ribaltato grazie alla trasformazione del protagonista, rovesciando, momentaneamente, i ruoli.
Interessante il rapporto fra Eliot ed Ellamay, la sorella vera o sognata, in ogni caso presente; incarna il buon senso, la ragionevolezza, il realismo, di cui Elliot, o comunque la parte prevalente della sua personalità, ignora.
Infine, fra le righe, s’insinua una non facile riflessione sul Male e su i suoi molti aspetti, la sua ambiguità.
Insomma, un bel romanzo, che si legge d’un fiato, insinuando inquietudine in lettrici e lettori senza paura a partire dai quattordici anni.
Eleonora
“La Bestia dentro”, K. Brooks, Edt Giralangolo 2022
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