In questi due anni di pandemia ci siamo immersi nel mondo di virologi e di epidemiologi, disorientati dall’improvvisa fragilità rivelata dalla specie umana.
Diversi scienziati si sono prodigati anche nella divulgazione per bambine e bambini, con lo scopo dichiarato di rendere comprensibile quella nuova vita che veniva loro imposta, con tutta una serie di regole e divieti prima inesistenti.
‘I microbi’ di Sheddad Kaid-Ferrón e Eduard Altarriba, pubblicato dall’editore Erickson, tenta di fare molto di più, partendo proprio dalle basi della microbiologia.
Il libro è calibrato su un lettore già un po’ informato, anche se, meritoriamente, ogni parola ‘difficile’ viene adeguatamente spiegata.
L’impostazione è di una linearità assoluta, fondata sulle definizioni degli oggetti di studio, classificati secondo le diverse tipologie: quindi si distinguono i microrganismi cellulari, procarioti ed eucarioti, da quelli acellulari, ovvero i virus.
Poi si passa ad analizzare i singoli organismi cellulari, batteri, archei, alghe e funghi.
Nella parte successiva gli autori descrivono le infezioni e raccontano le imprese di chi le ha studiate: da Pasteur a Fleming, fino a Dorothy Hodgkin, che riuscì a sintetizzare la penicillina in modo da poterla produrre su vasta scala.
Si arriva, alla fine, ai virus e alle loro peculiarità, consistente nell’essere parassiti che necessitano di un ospite per nutrirsi e riprodursi, Semplicissimi ed altrettanto efficienti.
Il libro non può che chiudersi con la descrizione dei meccanismi di crescita di un’epidemia, con diretti riferimenti a quello che abbiamo vissuto e tuttora stiamo vivendo. Leggendo queste pagine si è consapevoli della nostra fragilità di fronte a microrganismi, virus o batteri che siano, che hanno la capacità di mutare velocemente e di sviluppare difese contro i farmaci, vedi ad esempio i batteri super resistenti; nello stesso tempo ci si stupisce anche della velocità con cui la scienza contemporanea abbia affrontato questa sfida: basta paragonare l’impotenza della medicina di fronte alla epidemia di ‘spagnola’, l’epidemia influenzale che fra il 1918 e il 1920 uccise nel mondo 40 milioni di persone.
Oppure come la conquista delle Americhe sia stata combattuta anche dalle epidemie provocate nelle popolazioni native che non erano mai venute a contatto con i microrganismi portati dai conquistatori. Diamond insegna.
Quello che soprattutto capiamo, leggendo questo libro, è che viviamo in un mondo che conosciamo a malapena: siamo circondati, immersi in un mondo di microrganismi che sono dentro e fuori di noi, ma ne siamo ben poco consapevoli.
Sheddad Kaid-Salah Ferrón e Eduard Altarriba fanno un ottimo lavoro di squadra, il primo per i testi, il secondo per le illustrazioni che prendono spesso tutta la pagina, virando qualche volta nell’infografica, ma in sostanza esplicitando il contenuto del testo, che certo non è immediatamente intuitivo.
La lettrice e il lettore ideali per questo tipo di libro, ricordiamo che i due autori hanno già firmato altri testi del genere, sono ragazzi e ragazzi motivati e informati, con almeno 10 anni, magari accompagnati nella lettura da adulti curiosi quanto loro. C’è molto da imparare fra queste pagine, molto da riflettere su temi di grande attualità.
Direi che è un testo indispensabile nelle biblioteche scolastiche, utile a casa anche come libro di consultazione e ricerca di argomenti specifici.
Eleonora
“I microbi”, S. Kaid-Salah Ferrón e E. Altarriba, Erickson 2020
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