mercoledì 27 aprile 2022

FAMMI UNA DOMANDA!

INDAGANDO ANCORA GLI UCCELLI

Britta Teckentrup aveva già esplorato il mondo dell’ornitologia un paio di anni fa, dedicando un libro all’uovo. Ed ecco qui un secondo volume, sempre pubblicato da Uovonero, dedicato al piumaggio: ‘La penna’ racconta con rigore analitico un altro elemento caratteristico degli uccelli, affiancando un testo pensato e scritto con uno schematismo molto razionale a tavole che riescono ad essere contemporaneamente realistiche e suggestive.
Il testo è denso di informazioni che tendono a sottolineare i punti fermi delle definizioni, che analizzano struttura e funzioni del piumaggio: quindi progressivamente si descrivono le parti di una penna, la sua struttura e le diverse caratteristiche che le penne assumono a seconda della funzione che svolgono; ci sono le penne ‘di contorno’, timoniere e remiganti; ma ci sono grandi differenze anche in base alle caratteristiche del volo, con uccelli destinati a coprire grandi distanze, oppure a svolazzare all’interno di una foresta; ci sono uccelli marini ed altri, ormai non più volatori, che passano la loro vita nel freddo estremo del polo sud.


In realtà il testo è estremamente analitico, riportando con precisione e molti dettagli le tante caratteristiche dei diversi tipi di uccelli. Non mancano accenni agli antenati preistorici e all’uso simbolico e decorativo che le penne hanno avuto nella storia umana.
Trattandosi di un lavoro di Britta Teckentrup non si può non notare non solo la cura con cui vengono rese le immagini, ma anche la raffinatezza delle tavole: gli sfondi a tinte neutre sfruttano sovrapposizioni e velature per dare profondità e corpo alla rappresentazione del soggetto, che viene reso senza il realismo tipico del disegno naturalistico, ma non sacrificando nulla delle sue caratteristiche fondamentali. Trattando degli splendidi colori delle varie livree, la Teckentrup può facilmente variare gamme cromatiche, lavorare sulle sfumature, oppure sfruttare i violenti contrasti di colore.


La resa è quindi di grande impatto, suggestiva e affascinante, tanto quanto l’oggetto di questo studio monografico.
Quanto all’uso di questo libro da parte di scienziate e naturalisti in erba, direi che per i più piccoli, dai sette anni in poi, è consigliata l’assistenza di adulti disponibili ad integrare le spiegazioni, nel testo molto chiare, ma anche molto sintetiche. Per i più grandi sarà interessante affiancare la curiosità per il mondo naturale con quella per l’illustrazione naturalistica, nelle sue diverse versioni, e a questo punto anche per il pubblico italiano di possibilità ce ne sono tante.
L’unico appunto che mi sento di fare è di non aver pensato a strumenti come un glossario e una bibliografia, che possono aiutare i lettori e le lettrici più appassionati; così come non c’è accenno alle fonti, anche quello strumento utile di approfondimento.


Ma si tratta di ben poca cosa, di fronte a un libro ben pensato e ben fatto, a partire dalla carta, dalla rilegatura, l’impaginazione e via continuando. Una bella prova d’autore, in coerenza con la precedente pubblicazione già menzionata.

Eleonora

“La penna”, B. Teckentrup, Uovonero 2022



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