lunedì 11 aprile 2022

FAMMI UNA DOMANDA!

PAURE ANIMALI


La paura è un’emozione comunissima, che condividiamo con i nostri fratelli animali. Studiarla da un punto di vista scientifico significa cercare di spiegarne la funzione, da un punto di vista evoluzionistico. Chiara Morosinotto, ecologa, con l’aiuto del fratello Davide, tenta di spiegare tanta complessità a ragazze e ragazzi con un testo agile e spesso divertente: ‘La paura del leone. Perché tutti gli animali si spaventano e perché alla natura va bene così’, pubblicato da Rizzoli.
Quello che può sembrare un concetto semplicissimo, tutti conosciamo e sperimentiamo la paura, in realtà svela aspetti molto diversi: c’è ovviamente la paura della preda che sfugge al predatore, ma anche quella che induce alla reazione esemplari adulti che vogliono proteggere la prole; tremano di paura quegli animali che sono alla base della catena alimentare, e che sono cibo per diversi predatori, ma ha paura anche un predatore imponente come un puma di fronte ad un predatore più forte, che poi siamo noi umani.
L’autrice, che ha svolto moltissimo lavoro sul campo, soprattutto in Finlandia, racconta con precisione moltissimi esempi di strategie difensive alimentate dalla naturale paura di fronte ai diversi predatori, dal mimetismo delle farfalle, agli stratagemmi di tanti uccelli che difendono il proprio nido.


Questa nutrita e divertente serie di osservazioni e aneddoti mi ha fatto pensare ad un altro libro che aveva la stessa ispirazione: ‘L’anello di re Salomone’, di Konrad Lorenz, in cui lo scienziato austriaco, fondatore della moderna etologia, raccontava il suo rapporto con gli animali che popolavano la villa fuori Vienna in cui elaborò da giovane le sue osservazioni sul campo. Questo testo, famosissimo e letto tuttora con piacere da tantissimi lettori, descrivendo gli episodi spesso esilaranti della sua esperienza, introduceva nello stesso tempo, in termini divulgativi, alcuni aspetti della sua teoria che lo avrebbero portato al Premio Nobel.
Anche qui, la brava Chiara, che non credo che aspiri, almeno per il momento, ad un riconoscimento del genere, introduce concetti importanti relativi alle strette interrelazioni fra le specie in un ecosistema, come, per esempio, si evince dalla vicenda dei lupi del Parco di Yellowstone.
Molta parte dell’evoluzione dei comportamenti difensivi e di fuga hanno a che fare con il rapporto preda/predatore: ad ogni nuova tattica difensiva corrisponde un nuovo stratagemma elaborato dal predatore e così via. Viviamo su un pianeta in cui la vita è cresciuta e si è differenziata così, in una catena alimentare in cui si mangia e si è mangiati, fino al predatore più efficiente di tutti, l’homo sapiens. Viene facile il parallelismo con quella che, dal secondo dopo guerra in poi, è diventata la corsa agli armamenti che il grande dr. Seuss rappresenta ne ‘La battaglia del burro’. Solo che lì i due popoli contendenti, che del panino imburrano rispettivamente la parte di sopra o quella di sotto, sono colti nell’immagine finale in cui sono costretti all’immobilità perché lasciarsi sfuggire l’arma finale rappresenterebbe la fine del mondo. In natura a questo non si arriva mai, perché ciascun animale tende a salvare se stesso più che a distruggere l’intera genia del suo nemico.


Riflessioni filosofiche a parte, direi che questo libro , dalla lettura scorrevole ma dal contenuto impegnativo, può sicuramente attrarre ragazze e ragazzi che abbiano un interesse non superficiale per la natura, a partire dai dodici anni. Lo vedo bene insieme ai libri di Luca Perri, pubblicati da De Agostini, testi cioè che valorizzano l’intelligenza dei propri lettori, che ampliano orizzonti, che suscitano desiderio di approfondimento.
La copertina e le illustrazioni che precedono i capitoli sono dell’eccellente Dieter Braun.

Eleonora

“La paura del leone. Perché tutti gli animali si spaventano e perché alla natura va bene così”, C e D. Morosinotto, Rizzoli 2022





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