venerdì 9 settembre 2022

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

DEL FARE SQUADRA : GLI STEADS E AMOS [I PARTE] 

Amos Perbacco perde l'autobus, Erin E. Stead, Philip C. Stead 
(trad. Cristina Brambilla) 
Babalibri 2022 


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni) 

"Amos mise il bollitore sul fornello, dimenticando però di accenderlo. Poi si sedette ad aspettare il suo tè mentre, quasi per caso, si addormentava sulla sedia della cucina. Bip-bip! Amos si svegliò di soprassalto. 'Oh, no!' disse, controllando l’ora, 'arriverò in ritardo al lavoro!' Indossò i suoi stivaletti e il suo cappello preferito e si precipitò fuori.

Amos si era addormentato al tavolo di cucina perché la notte, dall'emozione, non aveva quasi chiuso occhio: con i suoi amici aveva in progetto di andare a fare una gita. L'essersi addormentato al tavolo di cucina fu la ragione che gli fece perdere l'autobus. Il numero cinque, quello che lo avrebbe portato diretto allo zoo dove lavora e dove i suoi amici lo stanno aspettando. Tutta la strada la fa arrancando, quanto gli permettono i suoi piedi e il bagaglio che porta con sé: un fascio di ombrelli. Nel correre dietro - invano - all'autobus perde anche il suo berretto e il suo portapranzo. Arrivato allo zoo, non gli resta che raccontare ai suoi amici animali quello che è successo e, mentre lo fa, uno di loro, la tartaruga, si allontana e prende l'uscita. Amos nel frattempo si appisola sulla panchina, esausto. I suoi amici fanno al suo posto tutti i lavori che avrebbe dovuto svolgere lui e in tal modo, oltre ad aver scoperto che le giornate riservano belle sorprese, forse c'è ancora tempo per salvare la gita... 

Mai come nel caso degli Steads, il nome di un autore (ovvero due) appare sempre, ma proprio sempre, legato al titolo di un altro suo/loro libro. Nel 99% dei casi in cui vengono citati i loro nomi, Philip ed Erin Stead, segue: "gli autori del Raffreddore di Amos Perbacco", in originale the authors of A Sick Day for Amos McGee


La storia che segna il loro esordio - in coppia - ha del meraviglioso e il tipo di rapporto che li vede insieme da più di dieci anni su molti libri si riassume nella dedica 'circolare' che compare ne Il Raffreddore di Amos Perbacco, nel 2010, e che si ripete identica a distanza di dieci anni in Amos Perbacco perde l'autobus
Brevemente: entrambi del Michigan, si conoscono al college. Studiano insieme, lui salta le lezioni per parlare con lei, ma lei è troppo timida per rispondere. Lui rimane estremamente colpito dai suoi disegni: 'avevo questo senso di urgenza di conoscerla, perché se una persona disegna così bene, deve valere la pena conoscerla'. Lei introversa all'inverosimile, lui determinato a diventare un illustratore di libri per bambini. Si sposano. E si spostano entrambi a NY in cerca di fortuna: lui ha il suo primo contratto con Neal Porter per un albo illustrato (Creamed Tuna Fish and Peas and Toast), lei lavora in una libreria per bambini, la Books of Wonder. Siamo nel 2007. 
Da un loro comune amico, George O'Connor, Neal scopre che la moglie di Philip disegna molto bene e chiede a Philip di mostrargli 'le sue cose'. Philip è titubante, perché Erin, in una crisi che dura da tre anni, non prende in mano una matita se non per fare piccoli disegni. Uno di questi, un vecchio che gioca a scacchi con un elefante, è sul tavolo di cucina da giorni, in attesa di essere regalato a un amico che glielo ha commissionato. Philip lo prende a sua insaputa, lo scansiona e lo manda a Neal. A Neal piace e li convoca entrambi. Ora Philip ha il compito più arduo, convincere Erin che ce la può fare, e per aiutarla nella decisione in soli 4 giorni scrive il testo di Amos Perbacco. A lei piace, è scritto per lei, e accetta di vedere Neal. A cena, quei tre decidono che c'è abbastanza materia per fare un libro. 
E nel 2010 esce Il Raffreddore di Amos Perbacco. Ha un successo tale che va esaurito già in prevendita. Lo premia il NYT e l'anno successivo arriva la Caldecott. 
BUM! Erin Stead vince la Caldecott al suo primo libro pubblicato. 


Al suo discorso di ringraziamento dichiara: "Philip ha sempre saputo che avrei dovuto fare libri. Io no. Pensavo di essere troppo seria, i miei disegni troppo piccoli e silenziosi per stare su uno scaffale. Questa era una carriera che ammiravo e rispettavo profondamente, ma che sentivo di non meritare. E forse non ce la facevo. È difficile fare libri. Dovrebbe essere difficile farne di buoni. Tutto deve stare insieme così strettamente: le parole e le immagini ...
"Penso che il motivo per cui non ero preparata è perché disegnare per me è davvero difficile. Non che non mi piaccia farlo, ma ci vuole tanto coraggio che non sempre ho... Prima di decidere ostinatamente di smettere di disegnare, ho lavorato in una libreria per bambini, frequentavo la sezione dei libri illustrati della mia biblioteca, insomma ho studiato sempre, anche quando mi formavo per diventare una pittrice, libri ed editoria per ragazzi. Però... Il fine settimana in cui mi sono trasferita a New York, io e Phil abbiamo camminato lungo la 18th Street e siamo entrati in Books of Wonder. Con una mossa insolitamente propositiva, ho chiesto un lavoro a uno staff che sarebbe poi diventato un riferimento per la mia carriera. Tutti questi amici lavorano ancora nell'ambito dell'editoria per bambini e molti di loro sono pubblicati da Roaring Brook Press (Neal Porter), incluso George, che per primo disse a Neal che ero un artista, indipendentemente dal fatto che lo pensassi o meno. Nick Bruel, Jason Chin, Julie Fogliano, George O'Connor e altri sono tutti amici diversi, stimolanti, divertenti e premurosi. Mi hanno fatto sedere con una pila di libri illustrati e mi hanno insegnato a venderli. Discutere e leggere con questi colleghi è stata la migliore educazione che abbia mai avuto. Tutti loro hanno incoraggiato me e Philip e ci hanno aiutato lungo la strada.


Ed ecco che la squadra si è formata. 
Le storie che Phil ha scritto per Erin, in particolare la prima, sono congegnate in modo che a lei venga naturale illustrarle, ossia sebbene in Amos sia nata prima la storia e poi le illustrazioni, è pur vero che la storia è stata scritta con in testa il tipo di disegno di Erin. Questo fa sempre emergere una grande armonia di fondo tra illustrazione e testo, che poi è una delle chiavi di volta della buona qualità di un albo illustrato. 
L'unico suggerimento che arriva da Neal Porter e dalla sua sconfinata esperienza a Philip ancora un po' alle prime armi nella scrittura, consiste in un consiglio: aggiungere una frase per far capire che tipo sia Amos. E Philip scrive queste parole: "Poi si rivolgeva alla zuccheriera dicendo: 'Un cucchiaino per i miei fiocchi d'avena, per favore, e due per il mio tè"
D'altronde anche un editor se conosce il suo mestiere, fa lavoro di squadra con i suoi autori... 
Tornando alla piccola squadra di base, i due Steads, e in particolare al loro lavoro per Amos Perbacco è ancora Erin che racconta: "Philip ha scritto la storia di Amos McGee appositamente per me. Quando mi è stata mostrata la prima bozza su un bloc notes, non ci sono stati dubbi. Mi ha fatto molto piacere incontrare quei personaggi. Li ho sentiti subito come amici che conoscevo da molto tempo. Ma ogni personaggio sembrava anche un'estensione di me"
Si guardi il pinguino, per esempio. 


Continua Erin: "Nessuno mi conosce meglio di Phil. Quindi, quando scrive una storia appositamente per me, sono in grado di disegnare in modo naturale. Sono molto fortunata. Ci conosciamo da quando avevamo 16 anni e ancora oggi lavoriamo su due diverse scrivanie in uno studio comune. Phil è il mio miglior critico e niente lascia lo studio senza la sua approvazione. Una volta impostata una storia per me, mi permette di entrare nel processo di scrittura e cambierà un testo in base a ciò che sto disegnando. Amo lavorare ai libri in squadra"
E a ben vedere, il discorso si potrebbe allargare anche per i due libri illustrati sui testi di Judie Fogliano. Ma questa è un'altra storia. 
Se Erin riconosce parte di sé nei personaggi di Amos Perbacco, Philip, che è stato naturalmente assimilato ad Amos stesso, è certo di non corrispondergli poi tanto. Non ha quella calma e quella inconfondibile flemma di Amos.
 

Pur tuttavia, ragionando, a posteriori, su questo vecchietto lento e pacifico, Philip ha capito che esso incarna il suo ideale di personaggio, ossia qualcuno che abbia ha la forza interiore di andare controcorrente, di procedere con ostinazione in direzione diversa da quella che ha preso il mondo. In qualche modo di essere sovversivo. 
Amos - apparentemente - era differente dalle sue passioni letterarie. Philip è sempre stato attirato da libri insoliti (per intenderci considera il capolavoro di Sendak, In the night kitchen)  lievemente urticanti: il suo autore di culto è Edward Gorey. 
Pensa che ogni buona storia debba contenere al suo interno un qualche piccolo conflitto, qualcosa che crei attrito. E all'inizio della sua carriera pensava di scrivere storie così e poi è arrivato Amos: la pace fatta personaggio. 
Eppure...

[continua]

Carla

Noterella al margine. A settembre di Erin e Philip Stead si parlerà a Cagliari durante una giornata di formazione propedeutica all'incontro/intervista con i magnifici Steads durante il Festival Tuttestorie, a Cagliari dal 5 all'8 di ottobre.

Nessun commento:

Posta un commento