UNA BUONA IDEA
Zoolibri 2021
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)
"E' sempre la stessa storia: il solito pensiero non mi fa prender sonno.
'Sono stanco di svegliarmi così presto per andare a scuola. Non è giusto!'
'Che cosa hai detto?' chiede la mamma. 'Ho detto che domani non posso andare a scuola!'
'Dammi una buona ragione e potrai restare a letto' replica la mamma."
E così parte la sfida. Ogni giorno lui ci prova.
Prima la malattia contagiosa, quindi il rimpicciolimento (idea probabilmente ispirata alla triste vicenda di Triclinio o alla perniciosa restringite della signora Sporcelli), poi la pietrificazione e via andare per sette lunghe mattinate, il piccolo asino blu tenta in ogni modo strade diverse per convincere sua madre che per lui è proprio impossibile andare a scuola.
Fino al momento in cui, all'ottava mattina un silenzio insolito lo circonda.
Peccato, che nessuno venga a constatare quale è stato l'ultimo guaio che gli impedisce di vestirsi, lavarsi e poi uscire... per andare tutti a scuola o al lavoro, non fa differenza...
Il 19 settembre anche le ultime due regioni hanno spedito i loro bambini a scuola: la Val d'Aosta e la Sicilia. Non c'è più scampo neanche per loro.
Tutti devono alzarsi presto, devono lavarsi, vestirsi, fare colazione, prendere cartelle o zaini e mettersi in marcia.
Diciamo la verità: la fatica sta tutta nel riprendere il ritmo, perché la voglia di rivedersi con amici e compagni - almeno al principio dell'anno scolastico - ha tutto un suo fascino.
Quando arriverà l'inverno e tutto sembrerà più faticoso, allora sì che molti bambini cominceranno la loro politica recalcitrante e quindi potranno prendere ispirazione dalle sette soluzioni dell'asino blu.
Il tono scanzonato di questo breve e divertente piccolo repertorio di scuse, o meglio di buone ragioni, è nel DNA di Matteo Razzini.
A lui piace non prendersi troppo sul serio, a lui piace esagerare e scrivere storie che abbiano una voce, una voce forte, dentro.
Questo, come già altri suoi libri, dimostra di avere un suo potenziale nell'essere messo in scena.
Costruito sulla ripetizione, quindi con uno schema narrativo semplice semplice che anche a piccolissimi diventa gradito, in qualche modo porta in sé una sorta di crescendo, viste le ragioni sempre più folli che l'asino blu mette in campo, è fatto di soli dialoghi. Un tentativo divertente da parte del piccolo, al quale come un boomerang torna indietro sempre la stessa risposta: NO!
Sempre perentoria, a giudicare dalle due lettere, la N e la O, belle grandi e scandite e seguite dall'immancabile punto esclamativo.
Quel No è lì su ogni pagina ed è a un passo dal diventare un ritornello. Quale bambino vorrà sottrarsi, una volta capito il meccanismo, dal ripetere il no in un coro estemporaneo?
Ed ecco che da un libro uscito dalla testa di Matteo Razzini, si genera un canovaccio per uno spettacolo, una narrazione pubblica e condivisa. Questo è nel suo stile.
C'è da credere che il limite delle 32 pagine e dei 7 giorni che sono il confine di questa storia, possa essere valicato con grande gusto durante le sue narrazioni orali.
E c'è da credere che alle 7 buone ragioni, la sua vulcanica testolina ne aggiunga almeno altrettante, ad uso e consumo dei suoi spettatori.
Così come la potenzialità orale, una sorta di fremente voce di sottofondo che attraversa e dà movimento al racconto, altrettanto sembra voler essere l'illustrazione di Beatrice Zampetti, che non si accontenta di mettere in scena i tre + uno protagonisti principali, ma li moltiplica - appena può - sulla pagina: lo stesso asino svogliato - specialista in bolle di moccio dal naso - compare enne volte nelle sue diverse posture, sempre più annoiate, per esempio ai piedi del suo letto: gambe su pancia all'aria, gambe giù pancia sotto, gambe in giù pancia in su braccia conserte, gambe larghe e braccia larghe sbadiglio scomposto.
Ma, come se non bastasse, laddove pensa di potersi ritagliare altro spazio senza per forza trovarsi vincolata dalla storia, ossia nei risguardi, mette in sequenza un'intera squadra di asini blu che fanno cose; non importa se grandi, piccoli, vecchi, nuovi.
Carla
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