lunedì 19 dicembre 2022

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

DIVERSA DAGLI ALTRI

Le caramelle magiche, Heena Baek (trad. Dalila Immacolata Bruno) 
Terre di mezzo 2022 

ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni) 

"Io gioco da solo. 
Giocare da soli non è poi così male. 
Gli altri bambini non immaginano neanche quanto possa essere divertente giocare con le biglie. Loro fanno altri giochi, e non mi invitano mai. 
Per questo, alla fine ho deciso di giocare da solo. 
Mi servono delle biglie nuove. Ehi, queste non le avevo mai viste prima d'ora. 
'Queste sono caramelle speciali. Sono deliziose!'" 

Così dice l'omino del negozio dove Dong Dong è appena entrato in cerca di biglie. Nel sacchettino che ha appena comprato ci sono 6 caramelle, rotonde come biglie. 
Un po' come le caramelle che si vedevano tanti anni fa e che poi, essendo sferette, sono state considerate pericolose. Sparite. 


Queste forse non saranno pericolose, ma decisamente particolari. 
La prima, quella scozzese come il divano di casa, sa così tanto di menta che il sapore arriva fino alle orecchie del bambino che improvvisamente si sente chiamare da una voce che arriva dal soggiorno e chiede aiuto per un telecomando incastrato fra i cuscini. 
Effettivamente è proprio il divano a parlare e a lamentarsi. 
Incredibile! Caramelle magiche? 
La seconda che mette in bocca è a macchie, a macchie come il suo cane. 
Dong dong anche con il cane fa due chiacchiere. Chiarificatrici. 
Poi papà torna a casa con le sue solite litanie sul mettere a posto, sulle cose da fare, sulla cena da finire, sulla pulizia dietro le orecchie, sullo zaino di scuola per il giorno dopo, sulla lettura, sul dormire. 
E nonostante il divieto di mangiare dopo essersi lavato i denti, Dong dong di nascosto nella sua camera, mette in bocca la terza caramella, quella a puntini che sembra avere la barba... 

I libri di Heena Baek sono diversi dagli altri. E ti rimangono negli occhi per sempre. 
Sono visivamente ammalianti e raccontano storie in cui alla vita quotidiana si intreccia la meraviglia e anche un po' di tenerezza. Così, come se niente fosse. 
Sa essere sempre divertente, spargendo in giro una sottile ironia sulle parole che mette in bocca ai suoi personaggi e nei loro sguardi, spesso colti in primissimo piano, spesso fuori fuoco. Sa essere a tal punto onesta nella restituzione dei suoi protagonisti, che rasenta il limite della scomodità. 
In questo, ricorda moltissimo Stian Hole. 
Non è mai illogica, al contrario è sempre molto attenta a dare coerenza alle sue storie, nonostante maneggi materia magica a tutto spiano. 
Sa essere accogliente, dolce, in tutte le sue storie, perché sa che l'immaginazione non può andare in frantumi. 


Non ci si deve nascondere, tuttavia, che la sua grande originalità e la sua migliore qualità sta nella tecnica che usa e nella prospettiva molto cinematografica, da film di animazione, claymation per essere più precisi, che applica a tutti i suoi libri. 
A questo si aggiungano l'uso strumentale della profondità di campo e del relativo fuori fuoco, una buona grafica, ma soprattutto una grande sensibilità  che dimostra nel costruire le espressioni e la postura dei suoi personaggi: tutto questo contribuisce a far fare uno scatto ulteriore all'intera storia, verso la qualità assoluta. 
Formatasi in Corea in tecnologie applicate all'educazione e poi specializzatasi in California in animazione, Heena Baek è strepitosa nella sua capacità di rendere ogni suo albo illustrato un vero e proprio set di cinema di animazione. 
Che cinema e albi illustrati abbiano molto in comune è già stato detto migliaia di volte, tuttavia nei suoi libri il legame si fa ancora più stretto e patente. 
Come lavora? E' lei stessa a raccontarlo: il primo passo è nello storyboard, con schizzi abbastanza approssimativi delle singole scene.


Poi passa alla costruzione dei personaggi, fil di ferro, stagnola e argilla a coprire. 
Poi passa al colore e all'abbigliamento. 
A questo punto, avendo i suoi personaggi, ripetuti enne volte in posture ed espressioni diverse, passa allo scatto fotografico, o meglio agli scatti (che possono essere migliaia, prima di raggiungere l'inquadratura perfetta): zoom e primissimi piani con sfondi fuori fuoco, ma sempre leggibili per creare la corretta profondità di campo e la sensazione, nello sguardo del lettore, di essere proprio lì. 
Ogni scena è il risultato di questo lento e lungo processo, laborioso, ma pieno di emozione. 
Quando finalmente la composizione le sembra perfetta, avverte in sé un senso di pacificazione interiore che è impagabile. Tanto più forte è la sua gioia durante questo suo complesso processo creativo, tanto più sarà apprezzato il libro dai suoi lettori: è una legge! 


E, mentre tutto questo succede, sono passati sette o otto mesi. 
Caramelle magiche esce nel 2017 ed è il suo decimo libro. Diventa immediatamente un successo editoriale enorme, fa seguito I am a dog nel 2019, che è, ad evidenza, una sorta di prequel sulla storia del cane di Dong Dong. 
A onor del vero, anche tutto quello che è venuto prima, e vi assicuro che sono libri grandiosi, è sempre stato sotto i riflettori accesi della critica: dal 2005 quando vince a Bologna, fino al 2020 in cui riceve, come prima coreana, l'Astrid Lindgren Memorial Award. 


Quindi, perché la nostra immaginazione non vada in frantumi, non si può fare altro che pubblicare gli altri titoli, uno dopo l'altro, partendo da The Bath Fairy, possibilmente.



Carla

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