PRENDIMI PER MANO
In una stanza d’ospedale s’incontrano due giovani, Antoine e Chloé, lui per una frattura del mignolo, lei per un’operazione all’anca; da questo elemento del tutto fortuito scaturisce la trama che anima il romanzo di Olivier Adam, ‘Prendimi per mano’, pubblicato da Camelozampa.
La narrazione alterna le voci di lui e di lei e intreccia il presente e la rievocazione di quella notte fatale.
I ragazzi sono entrambi orfani di padre, sono adolescenti come tanti, confusi, soli, alla ricerca di qualcosa che nemmeno sanno dire cos’è. Per questo quella notte è speciale, quando si ritrovano affiancati nella camera d’ospedale in attesa di essere operati; dalla finestra vedono cadere i primi fiocchi di neve e decidono di uscire clandestinamente per regalarsi un momento che sia solo loro.
Vanno in riva al fiume, dove l’acqua comincia a gelare; è un momento di libertà assoluta che possono vivere solo insieme, superando la solitudine che li tiene prigionieri.
E dunque: un ragazzo e una ragazza spaventati, una camera d’ospedale e una folle notte in cui tutto può avvenire, in cui insieme scoprono emozioni, attrazione e distacco. Infatti, il giorno dopo le loro strade si dividono nuovamente, lui dimesso, lei presa da un lungo percorso di riabilitazione.
Naturalmente, si cercano, senza fortuna, e il pensiero di ritrovarsi diventa ossessivo per entrambi.
Il romanzo di Adam è una classica storia d’amore fra adolescenti, che fotografa quella loro particolare solitudine che nasce dalla convinzione di non essere capiti; e paura del domani, nella forma di una malattia o nella forma di una vita che appare monotona e vuota.
La trama segue un filone narrativo già percorso, incontri casuali, amore travolgente e imprevedibile, separazione e ritorno; originale, però, è la gestione dei tempi che l’autore concentra in una notte speciale e dilata nei giorni seguenti, nel ritorno alla normalità, nel presente. La singolarità di un incontro diventa un assoluto, la chiave di volta per rendere la vita e il futuro accettabili.
Questa è una visione del tutto consonante con il punto di vista degli adolescenti, che della ricerca di assoluto fanno una vocazione.
Ma se questo corrisponde a una visione romantica della vita, lo scrittore francese riesce bene a calarsi anche nelle paure e nella solitudine dei due adolescenti, paure e solitudine che raramente appaiono evidenti agli occhi degli adulti.
Consiglio la lettura a ragazze e ragazzi alla ricerca di storie emozionanti e coinvolgenti, a partire dai quattordici anni.
Una parola in più va spesa per la traduzione collaborativa, operata da un gruppo di studenti e studentesse del Corso di lingua, linguistica e traduzione francese, coordinati dalla Professoressa Mirella Piacentini dell’università di Padova. Va anche detto, ed è cosa meritoria, che il libro è stampato con i caratteri ad alta leggibilità.
Eleonora
“Prendimi per mano”, O. Adam, Camelozampa 2023
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