venerdì 26 maggio 2023

FAMMI UNA DOMANDA!


IL CLIMA CHE CAMBIA (E FA PAURA)



Non sono certo poche le pubblicazioni, gli articoli che parlano del cambiamento climatico e dei suoi effetti; nel caso del libro divulgativo di Mario Tozzi, ‘Perché il clima sta cambiando?’, pubblicato da Einaudi Ragazzi, l’involontario tempismo è davvero singolare. Uscito ai primi di maggio, il testo, articolato e preciso come si conviene, spiega il cambiamento climatico proprio quando a misurarne le conseguenze, per quanto indirette, sono migliaia di persone che, nel nostro Paese hanno subito una devastante alluvione.
Attualità a parte, il libro di Tozzi, geologo, ricercatore e divulgatore scientifico, si sofferma su diverse problematiche legate al tema del clima. Innanzitutto, fornisce una serie di dati statistici che attestano le variazioni di temperatura, l’aumento della siccità e i fenomeni estremi, tutti fra loro interconnessi; viene messa in evidenza la tragica influenza che il consumo del suolo, legato alle attività produttive, ha sugli effetti dei fenomeni atmosferici, già di per sé ‘eccezionali’.
Fare un passo indietro, rispetto allo sfruttamento delle risorse naturali e al consumo di suolo, non è solo necessario, è impellente; ma è sufficiente? Per rispondere a questa domanda, l’autore analizza i dati relativi alla responsabilità dei combustibili fossili e della produzione di metano, legata agli allevamenti intensivi, nell’aumento delle temperature a livello globale.
Non ci sono molti dubbi al riguardo; per mettere mano a questa tematica è necessario mettere in discussione il nostro modello di sviluppo, il nostro stile di vita. La domanda a questo punto è: possiamo gestire il cambiamento oppure è necessario stravolgere il nostro modello di sviluppo per invertire la tendenza all’aumento della temperatura?
In questo ambito il problema cruciale è il fattore tempo: la capacità di reazione dimostrata dai sapiens finora è veramente scarsa: il grande fotografo brasiliano Salgado, in un’intervista ad Aldo Cazzullo sul Corriere della sera, afferma che abbiamo già oltrepassato il confine del non ritorno e che, quindi, il nostro destino è segnato, mentre la Terra, la sua biosfera, come successo in altre ere, troverà il modo di ricominciare.
Questa è una visione pessimistica, forse rassegnata, ma l’ottimismo della volontà è quello che ci fa dire che libri come questo forse possono aprire gli occhi ai più giovani, in modo che a protestare non siano più solamente i coloriti e irriverenti guerrieri di Friday for Future o Ultima Generazione.
Il tema del cambiamento climatico è stato varie volte affrontato nei libri per ragazzi; per i più grandi, sopra i dodici anni, per esempio da Luca Perri in ‘Pinguini all’equatore’ ; molto diverso l’approccio, nel libro di Mario Tozzi molto serio, documentato, assertivo, pur nella semplicità dell’esposizione; nel libro di Perri, l’approccio era più ironico, problematico, coinvolgente, pur arrivando alle stesse identiche conclusioni.
Questioni di stile, dunque, ma non solo: la difficoltà ad affrontare testi argomentativi di una certa serietà è nota; cercare un percorso espositivo più vivace non è una banalizzazione, ma rappresenta un tentativo di superare le difficoltà di comprensione che spesso ragazze e ragazzi hanno.
Mario Tozzi sceglie un approccio più didattico, sistematico, usando qua e là terminologie obbiettivamente difficili.
Detto questo, la tematica è talmente importante che, magari con l’aiuto di un adulto, è più che opportuno che questo e altri testi simili entrino nelle bibliografie ideali destinate ai ragazzi e alle ragazze della scuola media.
Capire è il presupposto per poter agire, poi, a ragion veduta.

Eleonora

“Perché il clima sta cambiando?”, M. Tozzi, Einaudi Ragazzi 2023


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