mercoledì 24 maggio 2023

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)



LA RABBIA E IL DOLORE

Lea, la protagonista di ‘Tanto amore non può morire’, di Moni Nilsson, è molto arrabbiata con l’amica del cuore Noa, che le ha parlato della partecipazione di sua madre al Galà del Cancro, un evento pubblico a sostegno della ricerca. In quell’occasione la mamma di Lea ha dichiarato di essere una malata terminale.
Lea sa bene che la mamma è in una fase della malattia senza speranza, ma non accetta l’idea che realmente possa morire e meno che mai può accettare che a ricordarglielo sia proprio l’amica del cuore. Per questo decide di odiarla con tutte le sue forze, perché finché odierà Noa, la mamma non morirà.
Lea spia dalla finestra l’amica che viene in visita con la madre, a sua volta amica della mamma. Tutte le volte che le vede arrivare, va a nascondersi dalla vicina; nonostante sia la sua migliore amica, praticamente una sorella, la evita in tutti i modi, lascia la amatissima squadra di calcio, si mette continuamente nei guai.
In tanti fanno fatica a sopportarla, tranne il timido Konrad, con cui si fidanza per qualche giorno.
Tutta la vita familiare è sconvolta dalla malattia: il padre trascura il lavoro e si fa crescere una folta barba, il fratello maggiore Lucas, talvolta permette a Lea di entrare nella sua privatissima stanza, dove suona con l’amico Abbe, di cui Noa e in parte anche Lea sono segretamente innamorate.
Col passare dei giorni, la parvenza di una vita normale si dissolve e cominciano a moltiplicarsi le ‘ultime volte’: l’ultimo ballo dei genitori, l’ultimo incontro di tutta la famiglia con le amiche del cuore della mamma, nominate madrine di Lucas e Lea, a sottolineare una continuità di amore che la morte non può interrompere.
La quotidianità di madre e figlia è fatta di confessioni, di silenzi complici, di consapevolezza che man mano cresce e di molte, inevitabili lacrime. Così come cambiano nel tempo i rapporti con gli altri familiari, perché poche cose uniscono le persone più di un lutto condiviso.
La mamma di Lea affronta l’avvicinarsi della morte con immenso dolore, per tutto quello che non potrà dare ai figli, che non potrà vivere con loro e cerca di lasciare quanti più ricordi è possibile, perché su quelli si fonderà quell’amore così grande che non può finire, lei mamma squalo che protegge le due bambine delfino.
Lea è una ragazzina forte, autonoma, determinata, come se ne incontrano spesso nella letteratura nordica; è un personaggio che alterna una visione infantile del mondo, in cui ancora resiste il pensiero magico, alla consapevolezza della perdita, fino alla capacità, davvero rara, di lasciare andare.
Questo romanzo di Moni Nilsson, tradotto con grande sensibilità da Samanta K. Milton Kowles, per i tipi di Uovonero, è a suo modo un romanzo esemplare nel saper trattare con delicatezza un tema tanto drammatico e spesso stigmatizzato nella letteratura per ragazzi. I personaggi sono destinati a restare nel cuore di lettrici e lettori proprio per la loro fragilità, incoerenza, rabbia. Nello stesso tempo si parla di morte senza eufemismi, senza inganni consolatori, parlando del dolore e del lutto per quello che sono realmente.
Moni Nilsson è una scrittrice svedese che ha ricevuto numerosi premi, fra cui l’Astrid Lindgren Prize. In Italia erano già usciti dei titoli della serie di ‘Tsatsiki e Ma’’, Pubblicati da Bohem Press.
Per il tema trattato, alcuni adulti esprimeranno perplessità, nonostante la letteratura per ragazzi sia costellata di orfani e di lutti, basti pensare ai bellissimi libri di Ulf Stark. Curiosamente, il lettore e la lettrice adulti oscillano fra richiedere improbabili libri ‘consolatori’, che li aiutino ad affrontare il tema del lutto con i bambini, al rifiuto totale di sfiorare l’argomento.
Ecco, questo secondo me, è un libro necessario proprio per rompere luoghi comuni e presunti tabù, anche se, probabilmente, non è un libro per tutti. Lo consiglio caldamente a ragazze e ragazzi a partire dagli undici anni.

Eleonora


“Tanto amore non può morire”, M. Nilsson, trad. S. K. Milton Knowles, Uovonero 2023


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