INQUIETANTI STORIE DI PAURA
Biancoenero editore, casa editrice specializzata per l’utilizzo del font ad alta leggibilità, ha inaugurato una nuova interessante collana dal titolo Fifa Blu, storie di paura indirizzata a lettrici e lettori sopra i dieci anni. Doppiamente meritorio, perché amplia l’offerta editoriale in quello che ingiustamente viene considerato un ‘genere’ minore, il thriller o l’horror; e poi perché risponde alla domanda di letture ‘facilitate’, che non viene solo da lettrici e lettori dislessici, ma anche semplicemente lettori ancora alle prime armi, per vari motivi, a prescindere dall’età.
Ne ho scelti due, entrambi abbastanza paurosi e per la medesima fascia d’età, sopra i dodici anni: ‘Così imparate a uscire di notte’ di François Gravel e Martine Latulippe, e ‘Uccelli del malaugurio’, di Jocelyn Boisvert; gli autori sono franco-canadesi e propongono testi non troppo lunghi, ma ad alta intensità di paura.
In breve, le trame: ‘Così imparate a uscire di notte’, tradotto da Gabriella Baldanzi, vede come protagonisti Olivier e la sua amica Matilde, che una sera, mentre gironzolano indecisi se andare ad un festa oppure no, capitano in un cantiere, nella cui recinzione è stato praticato un foro. La curiosità è grande e i due non resistono alla tentazione di dare un’occhiata; in una buca spunta uno zainetto giallo, che contiene diversi oggetti, fra cui una bussola che sembra rotta e una maglietta verde a fiori. Il tutto sembra appartenere a una bambina, ma non una bambina qualunque: potrebbero essere oggetti appartenuti ad Iris, una bimba scomparsa anni prima. Interrompe le loro ricerche un uomo, all’apparenza un guardiano, che li avvicina tenendo al guinzaglio un temibile rottweiler. I due ragazzi, intimoriti, se la danno a gambe, lasciando lì lo zainetto, ma portandosi dietro la maglietta e la bussola.
L’uomo misterioso, di cui apprendiamo da subito le terribili propensioni omicide, segue Matilde fino a casa sua e sembra avere le peggiori intenzioni, che il lettore scopre nelle pagine, a fondo nero, a lui dedicate. Per fortuna arriva il lunedì e prima Olivier, poi Matilde, parlano con la polizia, che viene messa sulle tracce del colpevole di un caso irrisolto.
Naturalmente la storia non finisce qui e tiene incollato alle pagine anche il lettore o la lettrice più distratti; le pagine hanno l’aspetto di un dossier della polizia, riportando le deposizioni dei due ragazzi. Ci sono diagrammi, foto, ricostruzioni più o meno recenti, pagine di deposizioni e del diario di Matilde.
L’altro, ‘Uccelli del malaugurio’, tradotto da Flavio Sorrentino, rimanda chiaramente al capolavoro cinematografico di Alfed Hitchcock, ‘Gli Uccelli’. Qui, abbiamo una famiglia in vacanza, che si sta dirigendo verso un selvaggio Parco Naturale, naturalmente in Canada. La strada che percorrono, lontana dall’autostrada, è pressoché deserta, mentre all’orizzonte compaiono nubi tempestose. La singolarità è rappresentata dal fatto che alcuni uccelli, grigi e neri, sembrano seguirli. Appena decidono di fare una breve sosta, Dan viene spiato da un uccello e, successivamente, si scatena un vero e proprio attacco nei confronti della macchina, che nel frattempo ha finito la benzina. Gli uccelli si sono radunati e in questo caso, lo stormo di storni non evoca riflessioni fisico-filosofiche, ma una grande paura. Dan, il più piccolo, Dafne, la sorella maggiore quattordicenne e i genitori sono chiusi in macchina, mentre si avvicina la tempesta. Non si può davvero svelare lo sviluppo della narrazione, che scorre veloce e intensa. Qui la Natura, ben lungi dall’essere idilliaca, mostra il suo lato più inquietante e misterioso, quello che alimenta leggende e storie di paura, come questa.
Entrambi i romanzi, brevi il giusto, hanno una struttura lineare e una narrazione diretta, semplice, senza complessità linguistiche e strutturali. Oltre al font, hanno un’impaginazione vivace, arricchita dalle illustrazioni. Rappresentano una bella novità, che incontrerà sicuramente il favore di un pubblico finora poco ascoltato.
Consiglio la lettura a chi, a partire dai dodici anni, non teme orchi e uccelli neri, che almeno nei libri possono essere facilmente sconfitti.
Eleonora
“Così imparate a uscire di notte”, F. Gravel e M. Latulippe, trad. G. Baldanzi, Biancoenero edizioni 2023
“Uccelli del malaugurio”, J. Boisvert, trad. F. Sorrentino, Biancoenero edizioni 2023
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