CASE
Pubblicato in Francia nel 2022 e lì premiato con il Prix d’Architecture pour la Jeunesse2023 de l’Académie d’Architecture , ‘Casa’, di Isabelle Simler, è arrivato in Italia grazie alla traduzione curata dall’editore L’Ippocampo.
Non è un argomento nuovissimo, le ‘case’ degli animali sono spesso oggetto della curiosità dei bambini, ma qui la trattazione, che riguarda 27 animali, esprime un approccio diverso.
Ciascuno degli animali protagonisti presenta la propria dimora raccontandola con piglio poetico, poche righe che descrivono l’eccezionalità di queste costruzioni che attraversano il mondo animale: dagli insetti agli uccelli ai mammiferi, ciascuna storia racconta la bellezza e la stravaganza di queste ‘case’ così particolari.
Ci sono gli insetti operosi, come termiti e api, ragni tessitori di irraggiungibile bravura, gasteropodi, uccelli di tutte le dimensioni e dalle straordinarie abilità, mammiferi. Una carrellata molto varia, che non segue nessun criterio tassonomico, esplorando il mondo animale con curiosità e stupore.
Particolarmente interessanti le ‘case’ di alcuni uccelli, come il pendolino europeo, il colibrì o dell’elfo dei cactus, rapace che trova riparo all’interno di quelle piante spinose.
Ma come ignorare l’imponente edificio di paglia costruito dal passero repubblicano?
E poi, a seguire, le costruzioni dei castori o le tane delle marmotte, edifici complessi che sembrerebbero richiedere intelligenze superiori, capacità di progettazione degne di un insigne architetto: questo è proprio uno di quegli aspetti del comportamento animale che spesso hanno creato non pochi grattacapi ai naturalisti: interpretare le capacità costruttive animali come espressione dell’evoluzione, o pensare che ci sia una sorta di trasmissione ‘culturale’ all’interno delle specie. La risposta naturalmente varia da specie a specie, ma le sorprese, in termini di intelligenze animali, crescono di giorno in giorno.
Comunque la si pensi, questo libro illustrato, suggestivo grazie alle belle, accurate illustrazioni dell’autrice, non può che stupire bambini e bambine affascinati dagli animali; magari li può aiutare a guardare gli animali non umani con più rispetto e considerazione. Personalmente, ho trovato particolarmente significativo voler chiudere il libro con lo sguardo malinconico dell’orango, col suo morbido giaciglio di foglie di una foresta che magari domani non ci sarà più.
Caratteristiche del testo e dell’impianto esplicativo fanno di questo libro un bell’esempio di divulgazione per i piccoli, a partire dai cinque anni, ma può essere apprezzato anche da bambine e bambini più grandi.
Eleonora
“Casa”, I. Simler, L’Ippocampo 2023
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