CERCANDO LA FILOSOFIA
Matteo Saudino è uno stimabile professore di storia e filosofia in un liceo torinese, ma è anche autore di un noto canale youtube ‘BarbaSophia’, dedicato alla filosofia.
Anche lui, che è un ottimo divulgatore, si cimenta nell’impresa di raccontare la filosofia ai bambini e lo fa con un romanzo filosofico intitolato ‘Sofia Express’, pubblicato lo scorso anno da Salani.
La forma narrativa è spesso usata quando, nella divulgazione, si affrontano temi complessi; in questo caso il tema del viaggio fantastico compiuto da bambini e bambine di una quinta elementare è niente meno che la ricerca della felicità, nel pensiero filosofico della Grecia antica.
Dalla complessità del tema si evince quanto fosse necessario contenere l’argomento in un ambito almeno in parte più ristretto. Ed ecco l’escamotage del pulmino ‘Sofia Express’ che porta i bambini attraverso il tempo e lo spazio, fra Atene e Alessandria d’Egitto, passando per il giardino di Epicuro nei sobborghi di Atene.
In questo viaggio i bambini sono accompagnati dal loro maestro Paolo e dalla reincarnazione della filosofa Diotima di Mantinea. I bambini, dunque, con la mente piena di domande, incontrano prima il sofista Protagora, poi la scienziata Ipazia, poi Epicuro, infine Socrate e Platone.
Il tema della felicità è tanto accattivante quanto difficile da affrontare: quello che bambini e bambine imparano in questi incontri ravvicinati con i pensatori greci è soprattutto un metodo di indagine, che parte proprio dalla definizione di quello che consideriamo ‘felicità’. Un metodo razionale, che sfronda l’idea di felicità da tutte le accezioni più facili e banali. Seguire questo metodo implica impostare un discorso che è condiviso da tutti e tutte e che risponde alle diverse esigenze e aspirazioni, cercandone il tratto comune.
In questo modo, i giovani lettori e lettrici si confrontano con il concetto di moderazione, proprio della filosofia epicurea, col precetto, di origine delfica, di ‘conosci te stesso’, col metodo dialogico che consente ai pensieri di emergere e di confrontarsi con il punto di vista di altri.
Le tematiche connesse a quelle esposte sono molte, ma giustamente l’autore si concentra su questi concetti basilari che rendono l’idea dell’originalità e radicalità del pensiero greco, che è poi la fonte e l’origine del nostro.
Se, dunque, l’intenzione è meritoria e valido il criterio di selezione dei temi affrontati, trovo tuttavia difficile immaginare un uso autonomo di questo libro da parte dei giovani lettori, comunque di un’età superiore ai dodici anni. D’altra parte, anche isolando i singoli episodi, non si semplifica la comprensione del filo conduttore che lega uno all’altro.
Ho qualche dubbio che la forma narrativa sia davvero il veicolo migliore per introdurre concetti filosofici.
In fondo, la cosa migliore è adottare il metodo socratico e sottoporre a bambini/e e ragazzi/e quesiti sempre più radicali, guidandoli nella ricerca di risposte razionali e condivise.
Consiglio comunque la lettura a chi si voglia cimentare nell’impresa di introdurre i giovani lettori nei meandri del pensiero filosofico.
Eleonora
“Sofia Express”, M. Saudino, Salani 2023
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